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SALUTI SALATI BIS n.4

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VI INVIO I MIEI SALUTI SALATI

 

… dal mare … momenti emozionanti….vissuti con passione ed eccitazione tra scogliere, spiagge e cale di sabbia soffice, nelle acque azzurre o verdi, tra la gente o in solitudine.

 

C’è stato un tempo in cui i saluti, in qualsiasi momento dell’anno, venivano scritti sulle cartoline.

Le mitiche cartoline, appartengono ormai alla storia.

Fino a qualche decennio fa, specie d’estate, le cartoline erano un passaggio obbligatorio.

Trovare le cartoline, scriverle e poi, naturalmente, spedirle, rappresentava un momento fondamentale delle nostre vacanze e poco importava dove le trascorressimo.

Paesello sconosciuto, località marina o città d’arte, non c’era luogo che non prevedesse il rito della cartolina illustrata che, ad ogni estate, si perpetuava con le stesse identiche modalità.

Prima si stilava la lista di persone a cui mandarle, poi c’era la scelta della cartolina, un’operazione per nulla semplice.

Nei paesini più sperduti, trovare delle cartoline decenti rappresentava un’impresa, anche perché il rischio di mandare ogni anno le stesse era molto alto. Gli scorci riprodotti sulle cartoline impilate nei raccoglitori della tabaccheria, erano proprio pochi. Insomma se si era fortunati quattro, cinque tipi, non di più.

Se ci trovavamo al mare, vista la maggiore offerta, era decisamente più semplice. In questi casi ci si poteva sbizzarrire fra mare e spiagge.

Terminata la fase dell’acquisto delle cartoline, a cui contestualmente era legato quello dei famigerati francobolli, ecco arrivare il momento della scrittura.

Scrivere una cartolina non era una cosa da poco.

Dopo averle acquistate e scritte, arrivava il momento cruciale della spedizione.

Ovviamente prima di imbucarle nelle mitiche buche delle lettere, (quelle rosse con la doppia fessura “per la città” e “per tutte le altre destinazioni”), c’era da attaccare i francobolli.

Si trattava di rettangolini di carta, con una delle due facce variamente istoriata, da collocare generalmente in alto a destra, nell’apposito riquadro.

I francobolli nel pleistocene si leccavano, visto che quelli adesivi erano ancora un miraggio.

Oggi di cartoline non se ne spediscono quasi più, anzi a malapena se ne trovano o si ricercano.

 

Pino Daniele - Chi tene 'o mare

 

www.youtube.com/watch?v=sPC6t69fPMI

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Uploaded on August 16, 2024
Taken on June 2, 2009