Back to photostream

Rome - Me and Trajan's Forum

Trajan's Forum (Latin: Forum Traiani) is chronologically the last of the Imperial fora of Rome. The forum was constructed by the architect Apollodorus of Damascus.

This forum was constructed on the order of Emperor Trajan with the spoils of war from the conquest of Dacia, which ended in 106. The Fasti Ostiensi (see Fasti) states that the Forum was inaugurated in 112, while Trajan's Column was inaugurated in 113.

To build this monumental complex, extensive excavations were required: workers eliminated the sides of the Quirinal and Capitoline (Campidoglio) Hills, which closed the valley occupied by the Imperial forums toward the Campus Martius.

It is possible that the excavations were initiated under Emperor Domitian, while the project of the Forum was completely attributed to the architect Apollodorus of Damascus, who also accompanied Emperor Trajan in the Dacian campaign.

During the time of the construction, several other projects took place: The Markets of Trajan were constructed,Caesar's Forum (where the Basilica Argentaria was built), and the Temple of Venus Genetrix were renovated.

The Forum was built from a vast stoa-lined piazza measuring 660 by 390 feet (200 x 120 m) with exedrae on two sides. The main entrance to the forum is on the southern side, a triumphal arch surmounted by a statue of Trajan in a six-horse chariot. The Basilica Ulpia lies at the north end of the piazza, which was cobbled with rectangular blocks of white marble and decorated by a large equestrian statue of Trajan. On either side of the piazza are markets, also housed by the exedrae.

North of the Basilica was a smaller piazza, with a temple dedicated to the deified Trajan on the far north side facing inwards. Directly north of the Basilica Ulpia on either side of the forum were two libraries, one housing Latin documents and the other Greek documents. Between the libraries was the 125-foot (38 m) Trajan's Column.

In the mid-4th century, Constantius II, while visiting Rome, was amazed by the huge equestrian statue of Trajan and by the surrounding buildings:

But when he came to the Forum of Trajan, a construction unique under the heavens, as we believe, and admirable even in the unanimous opinion of the gods, he stood fast in amazement, turning his attention to the gigantic complex about him, beggaring description and never again to be imitated by mortal men. (Ammianus XVI 14 The imperial visit and the landmarks of the forum were described by historian Ammianus Marcellinus.In modern times only a section of the markets and the column of Trajan remain. A number of columns which historically formed the Basilica Ulpia remained on site, and have been re-erected. The construction of the Via dei Fori Imperiali in 1933 covered a number of these columns, which remain visible under the arches on which the road runs.

 

Il Foro di Traiano è l'ultimo in ordine cronologico dei Fori Imperiali di Roma, nonché il più grandioso.Per realizzare questo complesso monumentale fu necessario compiere un ampio lavoro di sbancamento, eliminando la sella che congiungeva il Campidoglio al Quirinale e che chiudeva la valle dei Fori Imperiali verso il Campo Marzio.È possibile che i lavori di sbancamento fossero stati già iniziati sotto Augusto (in occasione del completamento del Foro di Cesare) e che fossero poi ripresi in modo più ampio da Domiziano. Il progetto del Foro è stato ipotizzato opera dell'architetto Apollodoro di Damasco, che aveva accompagnato l'imperatore nella campagne daciche. Per realizzare il nuovo Foro vennero anche demoliti l'Atrium Libertatis (le cui funzioni passarono ad una delle absidi della Basilica Ulpia, che nella Forma Urbis Severiana reca la scritta LIBERTATIS) e un tratto delle mura Serviane, entrambi collocati probabilmente sulla sella eliminata.Contemporaneamente al Foro, anche per contenere il taglio delle pendici del Quirinale, vennero innalzati i Mercati di Traiano, un complesso di edifici con funzioni prevalentemente amministrative e di archivio, collegato alle attività che si svolgevano nel foro, e fu inoltre rimaneggiato il Foro di Cesare, dove si eresse la Basilica Argentaria e venne ricostruito il tempio di Venere Genitrice.Un'interpretazione del Foro vedeva in esso una trascrizione monumentale della pianta tipica degli accampamenti militari, quale preciso segnale della politica traianea impostata sulla componente bellica. Sebbene questa interpretazione sia stata poi superata, la decorazione del complesso è una celebrazione dell'esercito vittorioso e soprattutto una celebrazione delle virtù del suo comandante, lo stesso imperatore, protagonista delle scene di guerra rappresentate nei rilievi scultorei e raffigurato nelle statue, quella in cima alla Colonna Traiana (oggi sostituita da quella di san Pietro) e quella equestre più grande del vero al centro della piazza. Anche alcuni indizi epigrafici[3] suggeriscono una glorificazione di Traiano legata al suo ruolo di vittorioso generale. Vi sono tuttavia anche elementi che sottolineano la pacificazione ottenuta con la vittoria che la pura e semplice gloria militare.Alla glorificazione e futura apoteosi dell'imperatore, determinata dalle sue virtù, alludono anche i diversi fregi figurati degli edifici del complesso, con grifoni, sfingi, Vittorie e amorini. La sepoltura di Traiano nel basamento della sua Colonna rappresentò il culmine di questo intento celebrativo.

Il complesso veniva utilizzato per varie funzioni: un procurator Fori Divi Traiani, ricordato in un'iscrizione rinvenuta nei Mercati, doveva amministrare le varie attività che vi si svolgevano. Sappiamo dalla Forma Urbis Severiana che una delle absidi della Basilica Ulpia aveva ereditato le funzioni dell' Atrium Libertatis, dove si dovevano svolgere le cerimonie di manomissione degli schiavi.Certamente fu sede di cerimonie pubbliche di vario genere: vi vennero pubblicamente bruciati i documenti di archivio che contenevano la registrazione dei debiti verso il fisco condonati da Adriano, e Marco Aurelio vi tenne una vendita all'asta di beni del palazzo imperiale per finanziare le campagne militari. Le basiliche erano tradizionalmente sede dei tribunali e dell'attività giudiziaria, e a questo scopo potevano servire le absidi, spazi separati e raccolti rispetto alla navata centrale. Sappiamo infine che in epoca tarda si tenevano nel Foro lezioni e attività culturali, forse nelle esedre dei portici.

 

Font : Wikipedia

9,111 views
7 faves
18 comments
Uploaded on December 4, 2009
Taken on December 2, 2009