Luigi Strano
Alpine Marmot (Marmota marmota)
The Alpine Marmot (Marmota marmota) is a species of marmot found in mountainous areas of central and southern Europe. Alpine Marmots live at heights between 800 and 3,200 metres, in the Alps, Carpathians, Tatras, the Pyrenees and Northern Apennines Italy. They were reintroduced with success in the Pyrenees in 1948, where the Alpine Marmot had disappeared at end of the Pleistocene epoch.They are excellent diggers, able to penetrate soil that even a pickaxe would have difficulty with, and spend up to nine months per year in hibernation.An adult Alpine Marmot may weigh between 4 and 8 kg and reach between 42–54 cm in length (not including the tail, which measures between 13–16 cm on average). This makes the Alpine Marmot the largest squirrel species.
Alpine Marmots eat plants such as grasses and herbs, as well as grain, insects, spiders and worms. They prefer young and tender plants over any other kind, and hold food in their forepaws while eating. They mainly emerge from their burrows to engage in feeding during the morning and afternoon, as they are not well suited to heat, which may result in them not feeding at all on very warm days. When the weather is suitable, they will consume large amounts of food in order to create a layer of fat on their body, enabling them to survive their long hibernation period.
Alpine Marmot in Massif des Écrins, France.When creating a burrow, they use both their forepaws and hind feet to assist in the work—the forepaws scrape away the soil, which is then pushed out of the way by the hind feet. If there are any stones in the way, providing they aren't too large, the Alpine Marmot will remove them with its teeth. "Living areas" are created at the end of a burrow, and are often lined with dried hay, grass and plant stems. Any other burrow tunnels that go nowhere are used as toilet areas. Once burrows have been completed, they only host one family, but are often enlarged by the next generation, sometimes creating very complex burrows over time. Each Alpine Marmot will live in a group that consists of several burrows, and which has a dominant breeding pair. Alpine Marmots are very defensive against intruders, and will warn them off using intimidating behavior, such as beating of the tail and chattering of the teeth, and by marking their territory with their scent. One can often see an Alpine Marmot "standing" while they keep a look-out for potential predators or other dangers. If one is spotted, they will emit a loud whistle or chirp—one whistle is given for possible airborne predators, more for ground predators.
The mating season for Alpine Marmots occurs in the spring, right after their hibernation period comes to a close, which gives their offspring the highest possible chance of surviving the coming winter. Alpine Marmots are able to breed once they reach an age of two years. Once the female is pregnant, she will take bedding materials (such as grass) into the burrow for when she gives birth, after a gestation period of 33–34 days. Each litter consists of between one to seven babies, through this number is usually three. All the babies are born blind, and within several days all will have grown dark fur. The weaning period takes a further forty days, during which time the mother will leave the young in the burrow while she searches for food. After this period, the offspring will come out of the burrow and search for solid food themselves. Their fur becomes the same colour as other Alpine Marmots by the end of the summer, and after two years they will have reached their full size. If kept in captivity, Alpine Marmots can live up to 15–18 years.
Introduced Alpine Marmots in the Pyrenees .
As the summer begins to end, Alpine Marmots will gather old stems in their burrows in order to serve as bedding for their impending hibernation, which can start as early as October. They seal the burrow with a combination of earth and their own faeces. Once winter arrives, the Alpine Marmots will huddle next to each other, and begin hibernation, a process which lowers their heart rate down to five beats per minute, and breathing down to 1–3 breaths per minute, which uses up their stored fat supplies as slowly as possible. Their body temperatures will drop to almost the same as the air around them, although their heart rate and breathing will speed up if they approach freezing point. Some Alpine Marmots will starve to death despite this, due to their layer of fat running out. This is most likely to happen in the younger Alpine Marmots than the older ones.
La marmotta delle Alpi (Marmota marmota) è un roditore del genere delle marmotte e della famiglia degli Sciuridi, vive a delle altitudini superiori ai 1.500 metri, al limite superiore della foresta, dove gli alberi si diradano e diminuiscono di grandezza. Normalmente le altitudini in cui vive la marmotta vanno dai 2000 metri ai 3000 metri d'altitudine.
Le famiglie si nutrono d'erba, di granaglie e di foglie. A fine settembre, si ritrovano nelle loro tane e, dopo averne ostruito l'ingresso, affrontano poi il lungo periodo invernale. Il loro ritmo cardiaco rallenta notevolmente ed il loro sonno sarà interrotto una dozzina di volte da brevi fasi di risveglio.
È un animale dal corpo tozzo e del peso di circa 5 kg, per la lunghezza di 70 cm, dei quali 20 per la coda. È un plantigrado dalle zampe possenti e dai lunghi artigli. Il muso è caratterizzato da due piccole orecchie rotondeggianti e da lunghe vibrisse (peli di 4-7 cm). Queste hanno funzione sensoriale e si sviluppano a lato del naso. Tra questo e l'occhio vi sono particolari ghiandole facciali il cui secreto serve per il riconoscimento individuale e la marcatura del territorio. La posizione degli occhi gli consente di avere un largo campo visivo, mentre le sue orecchie sono quasi completamente nascoste nella pelliccia. Molto evidenti per il loro notevole sviluppo sono i denti incisivi. Sono privi di radice e pertanto a crescita continua: l'animale li consuma giornalmente durante la masticazione del cibo. Il colore della pelliccia è grigio-brunastro, con notevoli possibilità di variazioni individuali. I piccoli dell'anno sono facilmente riconoscibili, oltre che per le loro minori dimensioni, anche per il colore grigio uniforme del mantello.
Le zampe sono piuttosto corte; quelle anteriori, in particolare, sono munite di forti e robuste unghie che servono all'animale per lo scavo delle tane. La coda, lunga circa 15 cm, è folta e costituisce, in relazione alla posizione che assume, un importante segnale nei rapporti sociali fra i vari componenti del gruppo.
Con due sottospecie la marmotta è diffusa nell'arco alpino (Marmota m. marmota) e nei Carpazi, monti Tatra e alcuni massicci montuosi della Germania (Marmota m. latirostris).
In epoca relativamente recente è stata introdotta nei Pirenei e in alcune aree dell'Appennino settentrionale .
La marmotta vive in tane scavate direttamente nel terreno. Esse hanno diverse tipologie in relazione all'uso che devono svolgere: le tane di fuga, ad esempio, consistono in semplici cavità a fondo cieco e sono di solito situate sotto un masso; le tane principali sono invece costituite da una o più aperture che conducono in gallerie profonde anche una decina di metri. All'interno vi sono numerosi anfratti dove le marmotte passano la notte, partoriscono e trascorrono l'inverno. L'animale è diurno: esce dalla propria tana al mattino, per rientrarvi solo nelle ore più calde e al crepuscolo. Durante il giorno si dedica al pascolo, alla pulizia della pelliccia, a lunghe soste al sole e al gioco, attività che svolge un'importante funzione nel rafforzare i rapporti sociali fra i vari componenti del gruppo. La marmotta infatti non vive isolata bensì in famiglie formate da un numero variabile di individui. Ogni gruppo è generalmente costituito dal maschio e dalla femmina adulti oltre che dalle femmine fino al terzo anno. I giovani maschi vengono precocemente allontanati dalla famiglia dopo il primo anno di vita.
Questa specie trascorre l'intera stagione invernale nello stato di letargo: tutti i componenti del gruppo si raccolgono nell'anfratto più ampio e profondo della tana, stretti gli uni agli altri per limitare la dispersione di calore. Durante questo periodo il metabolismo dell'animale subisce un notevole rallentamento: gli atti respiratori si abbassano a 2-3 al minuto, la temperatura da 38 gradi scende a soli 7-4 gradi e le pulsazioni cardiache passano a 4-5 al minuto. Prima del letargo, che dura generalmente da ottobre ad aprile, gli animali trasportano con la bocca l'erba secca per allestire un appropriato giaciglio per il lungo inverno. In primavera, all'uscita del letargo, la Marmotta costituisce una facile preda perché ben visibile, mentre corre alla ricerca del cibo, sulle praterie ancora innevate.
Le ricerche più recenti hanno evidenziato che durante il letargo gli animali sono soggetti a periodici risvegli seguiti da breve attività. Questi temporanei risvegli hanno lo scopo di aumentare la temperatura corporea sia degli adulti sia dei piccoli, maggiormente esposti ad un'eventuale morte per ipotermia. Si tratta di un caso di cura parentale estesa anche agli altri adulti presenti. Se il numero di questi nella tana diminuisce o è ridotto alla singola unità, tale tecnica di termoregolazione sociale diventa insufficiente e la mortalità dei piccoli aumenta.
Il fischio è il tipico segnale di allarme della specie e serve inoltre a mantenere un collegamento fra i componenti del gruppo. Si è potuto rilevare che il fischio è singolo in caso di avvistamento di predatore alato (Aquila), multiplo quando il pericolo arriva da terra (ad esempio Volpe o Cane).
La sua alimentazione è costituita essenzialmente da erbe e radici che le consentono di accumulare, nella buona stagione, il grasso che verrà consumato durante il letargo invernale. Non essendo un ruminante deve selezionare, in funzione della digeribilità, il tipo di alimento: questa è la ragione per cui sono privilegiate le parti vegetali più tenere ed in particolare i fiori.
Il periodo degli amori si colloca in primavera; dopo una gestazione di 40 giorni nascono generalmente da due a cinque piccoli. Essi vengono allattati dalla madre per 42 giorni e escono dalla tana, per la prima volta, solitamente agli inizi di luglio. La marmotta vive in nuclei familiari in cui il maschio tende ad accoppiarsi solo con la femmina adulta dominante.
Font : Wikipedia
Alpine Marmot (Marmota marmota)
The Alpine Marmot (Marmota marmota) is a species of marmot found in mountainous areas of central and southern Europe. Alpine Marmots live at heights between 800 and 3,200 metres, in the Alps, Carpathians, Tatras, the Pyrenees and Northern Apennines Italy. They were reintroduced with success in the Pyrenees in 1948, where the Alpine Marmot had disappeared at end of the Pleistocene epoch.They are excellent diggers, able to penetrate soil that even a pickaxe would have difficulty with, and spend up to nine months per year in hibernation.An adult Alpine Marmot may weigh between 4 and 8 kg and reach between 42–54 cm in length (not including the tail, which measures between 13–16 cm on average). This makes the Alpine Marmot the largest squirrel species.
Alpine Marmots eat plants such as grasses and herbs, as well as grain, insects, spiders and worms. They prefer young and tender plants over any other kind, and hold food in their forepaws while eating. They mainly emerge from their burrows to engage in feeding during the morning and afternoon, as they are not well suited to heat, which may result in them not feeding at all on very warm days. When the weather is suitable, they will consume large amounts of food in order to create a layer of fat on their body, enabling them to survive their long hibernation period.
Alpine Marmot in Massif des Écrins, France.When creating a burrow, they use both their forepaws and hind feet to assist in the work—the forepaws scrape away the soil, which is then pushed out of the way by the hind feet. If there are any stones in the way, providing they aren't too large, the Alpine Marmot will remove them with its teeth. "Living areas" are created at the end of a burrow, and are often lined with dried hay, grass and plant stems. Any other burrow tunnels that go nowhere are used as toilet areas. Once burrows have been completed, they only host one family, but are often enlarged by the next generation, sometimes creating very complex burrows over time. Each Alpine Marmot will live in a group that consists of several burrows, and which has a dominant breeding pair. Alpine Marmots are very defensive against intruders, and will warn them off using intimidating behavior, such as beating of the tail and chattering of the teeth, and by marking their territory with their scent. One can often see an Alpine Marmot "standing" while they keep a look-out for potential predators or other dangers. If one is spotted, they will emit a loud whistle or chirp—one whistle is given for possible airborne predators, more for ground predators.
The mating season for Alpine Marmots occurs in the spring, right after their hibernation period comes to a close, which gives their offspring the highest possible chance of surviving the coming winter. Alpine Marmots are able to breed once they reach an age of two years. Once the female is pregnant, she will take bedding materials (such as grass) into the burrow for when she gives birth, after a gestation period of 33–34 days. Each litter consists of between one to seven babies, through this number is usually three. All the babies are born blind, and within several days all will have grown dark fur. The weaning period takes a further forty days, during which time the mother will leave the young in the burrow while she searches for food. After this period, the offspring will come out of the burrow and search for solid food themselves. Their fur becomes the same colour as other Alpine Marmots by the end of the summer, and after two years they will have reached their full size. If kept in captivity, Alpine Marmots can live up to 15–18 years.
Introduced Alpine Marmots in the Pyrenees .
As the summer begins to end, Alpine Marmots will gather old stems in their burrows in order to serve as bedding for their impending hibernation, which can start as early as October. They seal the burrow with a combination of earth and their own faeces. Once winter arrives, the Alpine Marmots will huddle next to each other, and begin hibernation, a process which lowers their heart rate down to five beats per minute, and breathing down to 1–3 breaths per minute, which uses up their stored fat supplies as slowly as possible. Their body temperatures will drop to almost the same as the air around them, although their heart rate and breathing will speed up if they approach freezing point. Some Alpine Marmots will starve to death despite this, due to their layer of fat running out. This is most likely to happen in the younger Alpine Marmots than the older ones.
La marmotta delle Alpi (Marmota marmota) è un roditore del genere delle marmotte e della famiglia degli Sciuridi, vive a delle altitudini superiori ai 1.500 metri, al limite superiore della foresta, dove gli alberi si diradano e diminuiscono di grandezza. Normalmente le altitudini in cui vive la marmotta vanno dai 2000 metri ai 3000 metri d'altitudine.
Le famiglie si nutrono d'erba, di granaglie e di foglie. A fine settembre, si ritrovano nelle loro tane e, dopo averne ostruito l'ingresso, affrontano poi il lungo periodo invernale. Il loro ritmo cardiaco rallenta notevolmente ed il loro sonno sarà interrotto una dozzina di volte da brevi fasi di risveglio.
È un animale dal corpo tozzo e del peso di circa 5 kg, per la lunghezza di 70 cm, dei quali 20 per la coda. È un plantigrado dalle zampe possenti e dai lunghi artigli. Il muso è caratterizzato da due piccole orecchie rotondeggianti e da lunghe vibrisse (peli di 4-7 cm). Queste hanno funzione sensoriale e si sviluppano a lato del naso. Tra questo e l'occhio vi sono particolari ghiandole facciali il cui secreto serve per il riconoscimento individuale e la marcatura del territorio. La posizione degli occhi gli consente di avere un largo campo visivo, mentre le sue orecchie sono quasi completamente nascoste nella pelliccia. Molto evidenti per il loro notevole sviluppo sono i denti incisivi. Sono privi di radice e pertanto a crescita continua: l'animale li consuma giornalmente durante la masticazione del cibo. Il colore della pelliccia è grigio-brunastro, con notevoli possibilità di variazioni individuali. I piccoli dell'anno sono facilmente riconoscibili, oltre che per le loro minori dimensioni, anche per il colore grigio uniforme del mantello.
Le zampe sono piuttosto corte; quelle anteriori, in particolare, sono munite di forti e robuste unghie che servono all'animale per lo scavo delle tane. La coda, lunga circa 15 cm, è folta e costituisce, in relazione alla posizione che assume, un importante segnale nei rapporti sociali fra i vari componenti del gruppo.
Con due sottospecie la marmotta è diffusa nell'arco alpino (Marmota m. marmota) e nei Carpazi, monti Tatra e alcuni massicci montuosi della Germania (Marmota m. latirostris).
In epoca relativamente recente è stata introdotta nei Pirenei e in alcune aree dell'Appennino settentrionale .
La marmotta vive in tane scavate direttamente nel terreno. Esse hanno diverse tipologie in relazione all'uso che devono svolgere: le tane di fuga, ad esempio, consistono in semplici cavità a fondo cieco e sono di solito situate sotto un masso; le tane principali sono invece costituite da una o più aperture che conducono in gallerie profonde anche una decina di metri. All'interno vi sono numerosi anfratti dove le marmotte passano la notte, partoriscono e trascorrono l'inverno. L'animale è diurno: esce dalla propria tana al mattino, per rientrarvi solo nelle ore più calde e al crepuscolo. Durante il giorno si dedica al pascolo, alla pulizia della pelliccia, a lunghe soste al sole e al gioco, attività che svolge un'importante funzione nel rafforzare i rapporti sociali fra i vari componenti del gruppo. La marmotta infatti non vive isolata bensì in famiglie formate da un numero variabile di individui. Ogni gruppo è generalmente costituito dal maschio e dalla femmina adulti oltre che dalle femmine fino al terzo anno. I giovani maschi vengono precocemente allontanati dalla famiglia dopo il primo anno di vita.
Questa specie trascorre l'intera stagione invernale nello stato di letargo: tutti i componenti del gruppo si raccolgono nell'anfratto più ampio e profondo della tana, stretti gli uni agli altri per limitare la dispersione di calore. Durante questo periodo il metabolismo dell'animale subisce un notevole rallentamento: gli atti respiratori si abbassano a 2-3 al minuto, la temperatura da 38 gradi scende a soli 7-4 gradi e le pulsazioni cardiache passano a 4-5 al minuto. Prima del letargo, che dura generalmente da ottobre ad aprile, gli animali trasportano con la bocca l'erba secca per allestire un appropriato giaciglio per il lungo inverno. In primavera, all'uscita del letargo, la Marmotta costituisce una facile preda perché ben visibile, mentre corre alla ricerca del cibo, sulle praterie ancora innevate.
Le ricerche più recenti hanno evidenziato che durante il letargo gli animali sono soggetti a periodici risvegli seguiti da breve attività. Questi temporanei risvegli hanno lo scopo di aumentare la temperatura corporea sia degli adulti sia dei piccoli, maggiormente esposti ad un'eventuale morte per ipotermia. Si tratta di un caso di cura parentale estesa anche agli altri adulti presenti. Se il numero di questi nella tana diminuisce o è ridotto alla singola unità, tale tecnica di termoregolazione sociale diventa insufficiente e la mortalità dei piccoli aumenta.
Il fischio è il tipico segnale di allarme della specie e serve inoltre a mantenere un collegamento fra i componenti del gruppo. Si è potuto rilevare che il fischio è singolo in caso di avvistamento di predatore alato (Aquila), multiplo quando il pericolo arriva da terra (ad esempio Volpe o Cane).
La sua alimentazione è costituita essenzialmente da erbe e radici che le consentono di accumulare, nella buona stagione, il grasso che verrà consumato durante il letargo invernale. Non essendo un ruminante deve selezionare, in funzione della digeribilità, il tipo di alimento: questa è la ragione per cui sono privilegiate le parti vegetali più tenere ed in particolare i fiori.
Il periodo degli amori si colloca in primavera; dopo una gestazione di 40 giorni nascono generalmente da due a cinque piccoli. Essi vengono allattati dalla madre per 42 giorni e escono dalla tana, per la prima volta, solitamente agli inizi di luglio. La marmotta vive in nuclei familiari in cui il maschio tende ad accoppiarsi solo con la femmina adulta dominante.
Font : Wikipedia