lucy PA
Palazzo della Ragione - Padova
Il Palazzo della Ragione (detto anche Salone) era l'antica sede dei tribunali cittadini di Padova. Fu eretto a partire dal 1218 e sopraelevato nel 1306 da Giovanni degli Eremitani che gli diede la caratteristica copertura a forma di carena di nave rovesciata. La grandissima sala del piano superiore (misura 81 metri per 27 ed ha un'altezza di 27 metri) , all'epoca la più grande sala pensile (cioè sollevata da terra) del mondo, costituiva un vero miracolo di ardimento architettonico e di solidità. Dagli antichi scrittori sappiamo che Giotto aveva decorato le volte del salone dopo il 1306 con motivi astrologici, soggetti religiosi e figure allegoriche che andarono distrutti nell'incendio del Palazzo del 1420. Gli affreschi che si possono ammirare oggi (circa 500 ), sono sempre soggetti astrologici ed allegorici, completati tra il 1425 e il 1440, basati sugli studi di Pietro d'Abano.
Nella sala è conservato un gigantesco cavallo ligneo, copia rinascimentale di quello del monumento al Gattamelata di Donatello.Recentemente un angolo del Salone è stato adibito ad ospitare un pendolo di Foucault, a sottolineare l'inscindibile connessione tra Padova e la scienza.
Il Salone divide le due grandi piazze delle Erbe e delle Frutta, sedi dei mercati padovani. Sotto il Salone, lungo due gallerie parallele, trovano posto numerose e caratteristiche botteghe di generi alimentari.
Come ideale congiunzione alla sua primitiva funzione è fisicamente collegato ad oriente all'attuale sede municipale.
Palazzo della Ragione - Padova
Il Palazzo della Ragione (detto anche Salone) era l'antica sede dei tribunali cittadini di Padova. Fu eretto a partire dal 1218 e sopraelevato nel 1306 da Giovanni degli Eremitani che gli diede la caratteristica copertura a forma di carena di nave rovesciata. La grandissima sala del piano superiore (misura 81 metri per 27 ed ha un'altezza di 27 metri) , all'epoca la più grande sala pensile (cioè sollevata da terra) del mondo, costituiva un vero miracolo di ardimento architettonico e di solidità. Dagli antichi scrittori sappiamo che Giotto aveva decorato le volte del salone dopo il 1306 con motivi astrologici, soggetti religiosi e figure allegoriche che andarono distrutti nell'incendio del Palazzo del 1420. Gli affreschi che si possono ammirare oggi (circa 500 ), sono sempre soggetti astrologici ed allegorici, completati tra il 1425 e il 1440, basati sugli studi di Pietro d'Abano.
Nella sala è conservato un gigantesco cavallo ligneo, copia rinascimentale di quello del monumento al Gattamelata di Donatello.Recentemente un angolo del Salone è stato adibito ad ospitare un pendolo di Foucault, a sottolineare l'inscindibile connessione tra Padova e la scienza.
Il Salone divide le due grandi piazze delle Erbe e delle Frutta, sedi dei mercati padovani. Sotto il Salone, lungo due gallerie parallele, trovano posto numerose e caratteristiche botteghe di generi alimentari.
Come ideale congiunzione alla sua primitiva funzione è fisicamente collegato ad oriente all'attuale sede municipale.