Lucamaiden
Pitigliano tramonto
Panorama notturno della città del tufo Pitigliano (Gr)
ACQUEDOTTO MEDICEO
L'Acquedotto Mediceo si presenta come un'imponente opera che contraddistingue la parte sud-orientale del centro storico di Pitigliano. L'acqua raccolta dai vicini fiumi Lente, Meleta e Prochio veniva convogliata in direzione dell'abitato.
La parte visibile dell'acquedotto si presenta come una successione di arcate tonde, due delle quali più ampie e separate da un elevatissimo pilastro che scende nella valle sottostante la parte sud-orientale del borgo, sopra il quale vi è una piccola apertura a nicchia con arco tondo. Le tredici arcate successive si caratterizzano per ampiezza ed altezza notevolmente minori rispetto alle prime due. I relativi pilastri di appoggio si dipartono da una cortina muraria in tufo che, quasi certamente, era parte integrante della cinta muraria medievale; una cordonatura separa la base dei pilastri dalla sottostante cortina muraria.
L'acquedotto è completamente rivestito in tufo e si integra pienamente, sia con il contesto geologico della zona che con le altre architetture di epoca precedente.
PALAZZO ORSINI
Il complesso di Palazzo Orsini è costituito da un cassero, due torri e un torrione, con strutture murarie esterne prevalentemente rivestite in intonaco e alcuni tratti in conci di tufo; le parti sommitali presentano merlature.
L'ingresso avviene attraverso una prima rampa che conduce ad un portale ad arco tondo, oltre il quale un'altra breve rampa dà accesso al cortile interno, dove è collocato il caratteristico pozzo-cisterna in stile rinascimentale, a cui risulta coevo il loggiato che vi si affaccia su un lato, con arcate tonde poggianti su colonne con capitelli ionici.
Dal cortile, una breve gradinata conduce al portale d'ingresso del palazzo, architravato, al cui interno è ospitato il Museo Diocesano di Palazzo Orsini; sul lato opposto, un'altra scalinata conduce all'entrata del Museo Archeologico.
CATTEDRALE SS. PIETRO E PAOLO
La prima menzione di una pieve in Pitigliano risale al 1061. Nel 1276 vengono, invece, ricordate tre pievi: San Giovanni, Santa Maria (oggi detta San Rocco) e San Pietro. Quest'ultima divenne in seguito "Collegiata" con il "Capitolo dei Canonici" e prese il titolo dei Santi Pietro e Paolo. Fu varie volte ristrutturata, particolarmente nel 1509 per volontà di Niccolò III Orsini Conte di Pitigliano e nel corso del XVIII secolo. Dopo che il vescovo di Sovana venne a risiedere stabilmente a Pitigliano, l'antica Collegiata divenne Cattedrale nel 1845 per l'impegno del vescovo F. M. Barzellotti.
Sul lato sinistro della cattedrale si trova la torre campanaria utilizzata originariamente per attività civili e militari. La struttura originaria prevedeva solo due ordini (come attesta lo stemma comunale della città di Pitigliano) ai quali in epoca medicea ne fu aggiunto un terzo affidando alla torre il ruolo di campanile come attestano le campane fuse nel 1726.
Pitigliano tramonto
Panorama notturno della città del tufo Pitigliano (Gr)
ACQUEDOTTO MEDICEO
L'Acquedotto Mediceo si presenta come un'imponente opera che contraddistingue la parte sud-orientale del centro storico di Pitigliano. L'acqua raccolta dai vicini fiumi Lente, Meleta e Prochio veniva convogliata in direzione dell'abitato.
La parte visibile dell'acquedotto si presenta come una successione di arcate tonde, due delle quali più ampie e separate da un elevatissimo pilastro che scende nella valle sottostante la parte sud-orientale del borgo, sopra il quale vi è una piccola apertura a nicchia con arco tondo. Le tredici arcate successive si caratterizzano per ampiezza ed altezza notevolmente minori rispetto alle prime due. I relativi pilastri di appoggio si dipartono da una cortina muraria in tufo che, quasi certamente, era parte integrante della cinta muraria medievale; una cordonatura separa la base dei pilastri dalla sottostante cortina muraria.
L'acquedotto è completamente rivestito in tufo e si integra pienamente, sia con il contesto geologico della zona che con le altre architetture di epoca precedente.
PALAZZO ORSINI
Il complesso di Palazzo Orsini è costituito da un cassero, due torri e un torrione, con strutture murarie esterne prevalentemente rivestite in intonaco e alcuni tratti in conci di tufo; le parti sommitali presentano merlature.
L'ingresso avviene attraverso una prima rampa che conduce ad un portale ad arco tondo, oltre il quale un'altra breve rampa dà accesso al cortile interno, dove è collocato il caratteristico pozzo-cisterna in stile rinascimentale, a cui risulta coevo il loggiato che vi si affaccia su un lato, con arcate tonde poggianti su colonne con capitelli ionici.
Dal cortile, una breve gradinata conduce al portale d'ingresso del palazzo, architravato, al cui interno è ospitato il Museo Diocesano di Palazzo Orsini; sul lato opposto, un'altra scalinata conduce all'entrata del Museo Archeologico.
CATTEDRALE SS. PIETRO E PAOLO
La prima menzione di una pieve in Pitigliano risale al 1061. Nel 1276 vengono, invece, ricordate tre pievi: San Giovanni, Santa Maria (oggi detta San Rocco) e San Pietro. Quest'ultima divenne in seguito "Collegiata" con il "Capitolo dei Canonici" e prese il titolo dei Santi Pietro e Paolo. Fu varie volte ristrutturata, particolarmente nel 1509 per volontà di Niccolò III Orsini Conte di Pitigliano e nel corso del XVIII secolo. Dopo che il vescovo di Sovana venne a risiedere stabilmente a Pitigliano, l'antica Collegiata divenne Cattedrale nel 1845 per l'impegno del vescovo F. M. Barzellotti.
Sul lato sinistro della cattedrale si trova la torre campanaria utilizzata originariamente per attività civili e militari. La struttura originaria prevedeva solo due ordini (come attesta lo stemma comunale della città di Pitigliano) ai quali in epoca medicea ne fu aggiunto un terzo affidando alla torre il ruolo di campanile come attestano le campane fuse nel 1726.