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VENOSA (Città di Orazio) - IL CASTELLO - EXPLORE -429 - 2012-11-10
Il castello di Venosa è icnograficamente definito da una struttura quadrangolare a cortile centrale, e presenta delle robuste torri cilindriche angolari. Tutt'intorno alla costruzione, dotata di numerosi trabocchetti, corre un grande fossato, largo una quindicina di metri e profondo fra i sei e gli otto metri. I lati meridionale e occidentale sono costituiti da mura piuttosto alte e possenti, mentre i versanti Nord ed Est del massiccio quadrilatero sono caratterizzati da una loggia cinquecentesca a pilastri ottagonali. La merlatura della torre di ponente reca lo stemma di un sole raggiante, che è il simbolo di Pirro del Balzo Orsini: come molti altri nobili del Quattrocento, anche il duca venosino era rimasto folgorato dal Castelnuovo di Napoli, sede palaziale del regno degli Aragona. Pertanto, il castello di Venosa, al pari di quello di Matera, era stato concepito proprio sul modello del Maschio Angioino. Con i torrioni scarpati, coi corpi di fabbrica possenti e adatti a sopportare i bombardamenti delle armi da fuoco, ma anche con una spazialità architettonica che non rinunciava alle comodità e al lusso, il castello di Venosa è quindi un tipico prodotto del suo tempo: oltre ad assolvere al ruolo di fortezza vera e propria, riuniva in sé quelle mansioni di rappresentanza che potevano qualificarlo esplicitamente come sede di un potere signorile, desideroso di esprimere lo status nobiliare a imitazione della reggia partenopea e del centro del potere aragonese.
VENOSA (Città di Orazio) - IL CASTELLO - EXPLORE -429 - 2012-11-10
Il castello di Venosa è icnograficamente definito da una struttura quadrangolare a cortile centrale, e presenta delle robuste torri cilindriche angolari. Tutt'intorno alla costruzione, dotata di numerosi trabocchetti, corre un grande fossato, largo una quindicina di metri e profondo fra i sei e gli otto metri. I lati meridionale e occidentale sono costituiti da mura piuttosto alte e possenti, mentre i versanti Nord ed Est del massiccio quadrilatero sono caratterizzati da una loggia cinquecentesca a pilastri ottagonali. La merlatura della torre di ponente reca lo stemma di un sole raggiante, che è il simbolo di Pirro del Balzo Orsini: come molti altri nobili del Quattrocento, anche il duca venosino era rimasto folgorato dal Castelnuovo di Napoli, sede palaziale del regno degli Aragona. Pertanto, il castello di Venosa, al pari di quello di Matera, era stato concepito proprio sul modello del Maschio Angioino. Con i torrioni scarpati, coi corpi di fabbrica possenti e adatti a sopportare i bombardamenti delle armi da fuoco, ma anche con una spazialità architettonica che non rinunciava alle comodità e al lusso, il castello di Venosa è quindi un tipico prodotto del suo tempo: oltre ad assolvere al ruolo di fortezza vera e propria, riuniva in sé quelle mansioni di rappresentanza che potevano qualificarlo esplicitamente come sede di un potere signorile, desideroso di esprimere lo status nobiliare a imitazione della reggia partenopea e del centro del potere aragonese.