istriano
CAVA CISE
Cava Cise si trova sulla strada che porta da Montona a Pisino, precisamente prima di "Katun Tarvis".
Fino a pochi anni fa quel luogo, una ex cava di bauxite, adibita a discarica, custodiva sepolti nella memoria i resti di un gruppo di persone barbaramente trucidate il tra le 12 e le 13 del 10 maggio del 1945.
Si trattava di alcuni militari della Milizia di Difesa Territoriale (M.D.T.) e civili imprigionati a Montona dopo la fine delle ostilità di aprile e successivamente trasferiti a Pisino.
Dal 2001 Cava Cise è diventato un Parco della Rimembranza, grazie all'impegno della"Famiglia Montonese" che ha trovato i fondi per comprare il terreno sul quale vennero uccisi e sepolti con un palmo di terra le vittime.
Mi è stato tramandato questo aneddoto:
il mio bisnonno Prodan Petar, commerciante di vini, discendeva con il suo carro per la strada che da Pisino portava a Montona poco prima dell'esecuzione e vedendo tutte quelle persone raggruppate sul luogo chiese cosa facessero, perché li avessero legati...
pronta la risposta. "Vecchio, non impicciarti in affari non tuoi se non vuoi scendere dal carro e unirti a loro"....
Il mio bisnonno tornò a casa e, dopo neanche un km, sentì più raffiche di mitra accompagnate dallo strazio di quei corpi.
Per giorni nessuno osò avvicinarsi a quel luogo, nonostante i lamenti continuassero a sentirsi.
Per approfondimenti:
www.biblioteca-anvgd.it/documenti/ciacole.pdf
www.edit.hr/lavoce/2006/060518/fvg.htm
CAVA CISE
Cava Cise si trova sulla strada che porta da Montona a Pisino, precisamente prima di "Katun Tarvis".
Fino a pochi anni fa quel luogo, una ex cava di bauxite, adibita a discarica, custodiva sepolti nella memoria i resti di un gruppo di persone barbaramente trucidate il tra le 12 e le 13 del 10 maggio del 1945.
Si trattava di alcuni militari della Milizia di Difesa Territoriale (M.D.T.) e civili imprigionati a Montona dopo la fine delle ostilità di aprile e successivamente trasferiti a Pisino.
Dal 2001 Cava Cise è diventato un Parco della Rimembranza, grazie all'impegno della"Famiglia Montonese" che ha trovato i fondi per comprare il terreno sul quale vennero uccisi e sepolti con un palmo di terra le vittime.
Mi è stato tramandato questo aneddoto:
il mio bisnonno Prodan Petar, commerciante di vini, discendeva con il suo carro per la strada che da Pisino portava a Montona poco prima dell'esecuzione e vedendo tutte quelle persone raggruppate sul luogo chiese cosa facessero, perché li avessero legati...
pronta la risposta. "Vecchio, non impicciarti in affari non tuoi se non vuoi scendere dal carro e unirti a loro"....
Il mio bisnonno tornò a casa e, dopo neanche un km, sentì più raffiche di mitra accompagnate dallo strazio di quei corpi.
Per giorni nessuno osò avvicinarsi a quel luogo, nonostante i lamenti continuassero a sentirsi.
Per approfondimenti:
www.biblioteca-anvgd.it/documenti/ciacole.pdf
www.edit.hr/lavoce/2006/060518/fvg.htm