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Tramonto con l'arcobaleno

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L'abbattere delle regole

(Parlo anche della foto, l'ultimo tramonto che ho scattato a Napoli)

 

Scrivo dovunque mi trovo. Anche se quel che sto scrivendo è ambientato in luoghi diversi.

Quando io scrivo, non ho tempi e spazi, è il risultato di una visione che prosegue ancora.

Mi piace osservare le cose e renderle visibili anche agli altri, per portare gli altri nel mio stesso luogo, in modo di potere far vivere a tutti la mia stessa emozione.

Per me, il vero arricchimento della persona è un profondo conoscere di ogni strumento comunicativo.

Ce ne sono molti, uno di questi è la fotografia, la fotografia, è però, un vedere di un singolo momento, un riferimento.

Il raccontare è come molte fotografie raccolte, scorse, leggibili ad occhio e no.

Il cinema nasce con la sceneggiatura, è il racconto e supporta tutti i fotogrammi che compongono le scene.

Se per alcuni è una visione di una storia, in modo passivo; per altri è un trarne visioni su visioni di storie che compongono e ispirano nuove storie che possono insegnare dei comportamenti da seguire o da evitare.

Lo scrivere a volte mi porta a capire io stesso cose che non avrei mai ammesso anni fa.

Non mi fermo mai a situazioni passate, io proseguo sempre e cerco nuovi spunti.

Scrivo ora, anche qui.

 

Liugi, lavora in redazione, è impaginatore, mi conosce come scrittore, è solito fare battute.

E’ un signore di mezza età, sua moglie lo definisce un giocherellone. Si veste adattando i colori in modo elegante, quando beve un caffè porta sempre al disotto della tazza il piattino con l’altra mano, cauto che non cada alcuna goccia sulla camicia; è molto attento ai particolari.

Tiene sempre alla scrivania un pacchetto di fazzoletti, e li usa in ogni modo possibile.

Lava le mani infinite volte al giorno, nel suo cassetto non manca mai l’amuchina.

E’ molto simpatico, l’altro giorno se ne è uscito, in questo modo:

 

“Hey F. Ho visto il tuo flickr. Me lo ha fatto vedere mio figlio.

 

Sapevo che fotografavi, ma che poi sotto le foto scrivessi anche lì …

 

Quasi come in un tuo libro …

 

Ho visto anche un articolo in rete, ho pensato:

 

Tel chi il Giovanni F.!

 

Ma quando vai in ferie?”

 

E conclude dicendo:

 

“Però te se semper in gir!!”.

 

Lo scrivere un libro è molto, molto diverso dallo scrivere in flickr, perché un libro richiede un arco narrativo di trecento, quattrocento pagine.

I miei racconti qui sono cose di pochi minuti, non hanno lo stesso impegno. Neppure gli articoli, per me sono impegnativi.

Un libro è legato a tanti personaggi, la difficoltà è nell’equilibrare la storia.

Ci sono regole, è come una qualsiasi altra arte, ma se devo dirla veramente … La cosa più bella è fregarsene .. Riuscire a divertirsi nell’abbattere le regole. E’ per questo che sto qui.

 

W flickr! A me piace flickr, io qui faccio delle mie pagine il mio mondo.

 

Gio

 

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Uploaded on July 10, 2017
Taken on April 11, 2017