Aiòn
Rebis!Il risveglio dell'androgino rosso
Progetto performativo site specific realizzato in occasione di Cosmoprof
Rebis dal latino res bis (cosa doppia) è un termine alchemico usato per indicare il risultato di un matrimonio alchemico e designa la pietra filosofale, intesa come unione degli opposti, compositum de compositiis.Viene rappresentato graficamente (e simbolicamente) come un androgino a due teste.
Il progetto ideato dall’artista e performer Armenia nasce dalla riflessione tra la figura di Gunther von Hagens scienziato e von Hagens artista, demiurgo di vere e proprie composizioni umane più vicine al tableau vivant artistico che all’esposizione da divulgazione scientifica, la bizzarra coesistenza di elementi crudi, che lasciano poco all’immaginazione, affiancati da un’insospettabile aura “risacralizzante” che celebra la vita, la creazione, l’uomo.
Ragionando su queste riflessioni Armenia ha pensato ad una performance ispirata a “L’agghiacciante simmetria” (celebre espressione tratta dalla famosa lirica di William Blake “The Tyger”) che si propone di fare leva sulla riconsacrazione della vita, dell’uomo in quanto macchina perfetta, elevabile spiritualmente attraverso l’amore. Un concetto che von Hagens è riuscito a trasmettere in maniera sottile, ma che rischia di passare inosservato agli occhi del pubblico, giustificatamente più concentrato sugli aspetti spettacolari dell’esposizione.
Rebis è la messa in scena dell’androgino platonico: una creatura ancestrale, che celebra l’unione perfetta dei due sessi, dotata di forza e vigore straordinari che, secondo il mito, commise peccato di hybris tentando la scalata del cielo. Zeus, reputando l’androgino una minaccia, lo punì, tagliandolo a metà. Ognuno di noi – secondo il mito – è quindi una metà di quell’essere originario, alla continua ricerca della parte smarrita; solo quando la trova e si riunisce ad essa, placa la sua ansia e realizza la sua completezza e la sua felicità.
Rebis!Il risveglio dell'androgino rosso
Progetto performativo site specific realizzato in occasione di Cosmoprof
Rebis dal latino res bis (cosa doppia) è un termine alchemico usato per indicare il risultato di un matrimonio alchemico e designa la pietra filosofale, intesa come unione degli opposti, compositum de compositiis.Viene rappresentato graficamente (e simbolicamente) come un androgino a due teste.
Il progetto ideato dall’artista e performer Armenia nasce dalla riflessione tra la figura di Gunther von Hagens scienziato e von Hagens artista, demiurgo di vere e proprie composizioni umane più vicine al tableau vivant artistico che all’esposizione da divulgazione scientifica, la bizzarra coesistenza di elementi crudi, che lasciano poco all’immaginazione, affiancati da un’insospettabile aura “risacralizzante” che celebra la vita, la creazione, l’uomo.
Ragionando su queste riflessioni Armenia ha pensato ad una performance ispirata a “L’agghiacciante simmetria” (celebre espressione tratta dalla famosa lirica di William Blake “The Tyger”) che si propone di fare leva sulla riconsacrazione della vita, dell’uomo in quanto macchina perfetta, elevabile spiritualmente attraverso l’amore. Un concetto che von Hagens è riuscito a trasmettere in maniera sottile, ma che rischia di passare inosservato agli occhi del pubblico, giustificatamente più concentrato sugli aspetti spettacolari dell’esposizione.
Rebis è la messa in scena dell’androgino platonico: una creatura ancestrale, che celebra l’unione perfetta dei due sessi, dotata di forza e vigore straordinari che, secondo il mito, commise peccato di hybris tentando la scalata del cielo. Zeus, reputando l’androgino una minaccia, lo punì, tagliandolo a metà. Ognuno di noi – secondo il mito – è quindi una metà di quell’essere originario, alla continua ricerca della parte smarrita; solo quando la trova e si riunisce ad essa, placa la sua ansia e realizza la sua completezza e la sua felicità.