La Dama col Mazzolino
Canon EOS 50D, Canon EF 17-40mm f/4L USM, monochrome development in Lightroom.
One of the many glories of the Florentine Rinascimento is the portrait-bust; this work by Andrea del Verrocchio is a superb example, showing the influence of contemporary painting from north of the Alps.
"La Dama col mazzolino, talvolta indicata come la Gentildonna dalle belle mani, è una scultura in marmo di 60 cm di altezza, realizzata verso il 1475 da Andrea del Verrocchio e conservata nel museo del Bargello a Firenze.
[...]
La Dama col Mazzolino fu un'opera innovativa nel panorama della scultura italiana dell'epoca, per il taglio della figura all'altezza dell'ombelico e per la presenza delle mani, che sono atteggiate con estrema naturalezza nel gesto della donna di stringere un mazzolino di fiori a sé. Tali elementi si riscontrano solo nella pittura nordica coeva, che a quell'epoca godeva di una larga diffusione anche a Firenze, con una minuziosa descrizione dell'abito e dell'acconciatura.
L'opera è lavorata su tutti i lati, il che fa pensare a una fruizione originaria a tutto tondo, con una particolare attenzione riservata alla gestualità delle mani, di grande impatto comunicativo. Venne evitata una rigida visione frontale e con il volto della donna leggermente girato." (Wikipedia)
it.wikipedia.org/wiki/Dama_col_mazzolino
La Dama col Mazzolino
Canon EOS 50D, Canon EF 17-40mm f/4L USM, monochrome development in Lightroom.
One of the many glories of the Florentine Rinascimento is the portrait-bust; this work by Andrea del Verrocchio is a superb example, showing the influence of contemporary painting from north of the Alps.
"La Dama col mazzolino, talvolta indicata come la Gentildonna dalle belle mani, è una scultura in marmo di 60 cm di altezza, realizzata verso il 1475 da Andrea del Verrocchio e conservata nel museo del Bargello a Firenze.
[...]
La Dama col Mazzolino fu un'opera innovativa nel panorama della scultura italiana dell'epoca, per il taglio della figura all'altezza dell'ombelico e per la presenza delle mani, che sono atteggiate con estrema naturalezza nel gesto della donna di stringere un mazzolino di fiori a sé. Tali elementi si riscontrano solo nella pittura nordica coeva, che a quell'epoca godeva di una larga diffusione anche a Firenze, con una minuziosa descrizione dell'abito e dell'acconciatura.
L'opera è lavorata su tutti i lati, il che fa pensare a una fruizione originaria a tutto tondo, con una particolare attenzione riservata alla gestualità delle mani, di grande impatto comunicativo. Venne evitata una rigida visione frontale e con il volto della donna leggermente girato." (Wikipedia)
it.wikipedia.org/wiki/Dama_col_mazzolino