Grotte di Frasassi - Marche - Italy
Le grotte di Frasassi sono delle grotte carsiche sotterranee che si trovano nel territorio del comune di Genga, in provincia di Ancona. L'insieme delle grotte ricade all'interno del Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi.
Il complesso è formato da una enorme serie di ambienti sotterranei di cui il primo, visitabile con facilità dal pubblico è l'Abisso Ancona, una enorme cavità che ha un'estensione di 180 x 120 m e un'altezza di 200 m; è talmente ampia (oltre due milioni di m³ di volume) che al suo interno potrebbe essere contenuto senza problemi il Duomo di Milano.
Dal 1972 è sotto la tutela del Consorzio Frasassi, costituito dal comune di Genga e dalla provincia di Ancona, con l'obiettivo di salvaguardarne e valorizzarne la fruibilità scientifica e turistica.
Dal 1º settembre 1974 parte delle grotte è aperta al pubblico, divenendo nel tempo una delle maggiori attrazioni turistiche delle Marche; si è stimato che da allora vi siano state oltre 12 milioni di visite complessive.
All'interno delle grotte di Frasassi c'è, durante tutto l'anno, una temperatura costante di 14 °C e un'umidità relativa prossima al 100%.
All'interno delle cavità carsiche si possono ammirare delle sculture naturali, formatesi per opera di stratificazioni calcaree nel corso di 190 milioni di anni grazie all'opera dell'acqua e della roccia. L'acqua, veicolando il biossido di carbonio nelle rocce calcaree, crea un processo chimico che dà origine all'idrogenocarbonato di calcio, un sale che esiste solamente in soluzione [H2O+CO2+CaCO3 = Ca(HCO3)]. Tale fenomeno determina il trasferimento di piccole quantità di carbonato di calcio da un posto all'altro e, nel corso di uno stillicidio che dura millenni, finisce per formare delle concrezioni di notevoli dimensioni e di forme completamente casuali e a volte anche curiose. Le concrezioni si dividono in stalagmiti (colonne che crescono progredendo dal basso verso l'alto) e stalattiti (che invece scendono dal soffitto delle cavità).
Le forme e le dimensioni di queste opere naturali hanno stimolato la fantasia degli speleologi, i quali dopo averle scoperte le hanno "battezzate" denominandole in maniera curiosa. Tra le stalattiti e le stalagmiti più famose ricordiamo: i "Giganti", il "Cammello" e il "Dromedario", l'"Orsa" (un masso che a seguito della millenaria erosione ha assunto la vaga forma di un orso), la "Madonnina", la "Spada di Damocle" (la stalattite più grossa, di 7,40 m di altezza e 150 cm di diametro), le "piccole cascate del Niagara", la "Fetta di pancetta" (di colore rosa chiaro) e la "Fetta di lardo" (completamente bianca, per via della calcite), l'"Obelisco" (stalagmite alta 15 metri al centro della Sala 200), le "Canne d'organo" (concrezioni conico-lamellari che devono il loro nome al fatto che se vengono colpite dall'esterno risuonano), il "Castello delle streghe".
All'interno delle grotte sono presenti anche dei laghetti in cui ristagna l'acqua dello stillicidio e dei "pozzi", cavità cilindriche profonde fino a 25 m che possono raccogliere l'acqua o convogliarla verso piani carsici inferiori.
Nelle grotte non penetra in alcun punto la luce naturale superficiale, pertanto l'illuminazione è completamente artificiale e utilizza solo luci bianche fredde, cioè che non producono calore verso le concrezioni (come già detto la temperatura è costante). Le uniche luci non di questo tipo sono quelle azzurre usate per mettere in evidenza i pozzi e i laghetti.
Grotte di Frasassi - Marche - Italy
Le grotte di Frasassi sono delle grotte carsiche sotterranee che si trovano nel territorio del comune di Genga, in provincia di Ancona. L'insieme delle grotte ricade all'interno del Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi.
Il complesso è formato da una enorme serie di ambienti sotterranei di cui il primo, visitabile con facilità dal pubblico è l'Abisso Ancona, una enorme cavità che ha un'estensione di 180 x 120 m e un'altezza di 200 m; è talmente ampia (oltre due milioni di m³ di volume) che al suo interno potrebbe essere contenuto senza problemi il Duomo di Milano.
Dal 1972 è sotto la tutela del Consorzio Frasassi, costituito dal comune di Genga e dalla provincia di Ancona, con l'obiettivo di salvaguardarne e valorizzarne la fruibilità scientifica e turistica.
Dal 1º settembre 1974 parte delle grotte è aperta al pubblico, divenendo nel tempo una delle maggiori attrazioni turistiche delle Marche; si è stimato che da allora vi siano state oltre 12 milioni di visite complessive.
All'interno delle grotte di Frasassi c'è, durante tutto l'anno, una temperatura costante di 14 °C e un'umidità relativa prossima al 100%.
All'interno delle cavità carsiche si possono ammirare delle sculture naturali, formatesi per opera di stratificazioni calcaree nel corso di 190 milioni di anni grazie all'opera dell'acqua e della roccia. L'acqua, veicolando il biossido di carbonio nelle rocce calcaree, crea un processo chimico che dà origine all'idrogenocarbonato di calcio, un sale che esiste solamente in soluzione [H2O+CO2+CaCO3 = Ca(HCO3)]. Tale fenomeno determina il trasferimento di piccole quantità di carbonato di calcio da un posto all'altro e, nel corso di uno stillicidio che dura millenni, finisce per formare delle concrezioni di notevoli dimensioni e di forme completamente casuali e a volte anche curiose. Le concrezioni si dividono in stalagmiti (colonne che crescono progredendo dal basso verso l'alto) e stalattiti (che invece scendono dal soffitto delle cavità).
Le forme e le dimensioni di queste opere naturali hanno stimolato la fantasia degli speleologi, i quali dopo averle scoperte le hanno "battezzate" denominandole in maniera curiosa. Tra le stalattiti e le stalagmiti più famose ricordiamo: i "Giganti", il "Cammello" e il "Dromedario", l'"Orsa" (un masso che a seguito della millenaria erosione ha assunto la vaga forma di un orso), la "Madonnina", la "Spada di Damocle" (la stalattite più grossa, di 7,40 m di altezza e 150 cm di diametro), le "piccole cascate del Niagara", la "Fetta di pancetta" (di colore rosa chiaro) e la "Fetta di lardo" (completamente bianca, per via della calcite), l'"Obelisco" (stalagmite alta 15 metri al centro della Sala 200), le "Canne d'organo" (concrezioni conico-lamellari che devono il loro nome al fatto che se vengono colpite dall'esterno risuonano), il "Castello delle streghe".
All'interno delle grotte sono presenti anche dei laghetti in cui ristagna l'acqua dello stillicidio e dei "pozzi", cavità cilindriche profonde fino a 25 m che possono raccogliere l'acqua o convogliarla verso piani carsici inferiori.
Nelle grotte non penetra in alcun punto la luce naturale superficiale, pertanto l'illuminazione è completamente artificiale e utilizza solo luci bianche fredde, cioè che non producono calore verso le concrezioni (come già detto la temperatura è costante). Le uniche luci non di questo tipo sono quelle azzurre usate per mettere in evidenza i pozzi e i laghetti.