confusedvision | mammaclick
i volti della pace
VIcenza 02/12/2006: manifestazione nazionale contro le servitù militari e contro la guerra.
motivi: qui
__________
Per chi non lo sapesse...
Vicenza è salita prepotentemente alla ribalta delle cronache, negli ultimi tempi. Purtroppo non per le bellezze architettoniche o paesaggistiche che la contraddistinguono, ma perché questa città è stata scelta, all’insaputa dei suoi abitanti, per diventare lo snodo principale delle politiche militari statunitensi. L’aereoporto Dal Molin di Vicenza dovrebbe diventare, secondo gli strateghi del Pentagono, la base logistica più importante dell’esercito americano, proiettando la propria potenza di fuoco nel già martoriato Medioriente. La 173^ Airborne Brigade, attualmente dislocata tra Vicenza e la Germania, si trasformerebbe in una Unità d’Azione, pronta in poche ore a trasferirsi, armi e bagagli, nei vari scenari di guerra. Questa è la volontà dell’amministrazione Bush.
È nato un movimento che, dal basso e in maniera del tutto autonoma, si è sollevato, ha organizzato una resistenza potente a questo progetto, aprendo una contraddizione enorme alla politica “ufficiale”, quella dei partiti, di centrodestra e centrosinistra. Se il governo precedente ha lavorato sottobanco per favorire questo insediamento militare, l’attuale governo ha dimostrato ben poca voglia di contrastarlo.
Il movimento vicentino ha posto al centro della propria battaglia due aspetti fondamentali, tra loro concatenati: la tutela del territorio e dei beni comuni, lo spazio cittadino come identità collettiva, da difendere anche e soprattutto in nome delle generazioni future; in maniera altrettanto forte il no alla guerra e il rifiuto di diventare complici, più o meno consapevoli, di un meccanismo che produce lutti, tragedie e sofferenze, che rende la nostra vita quotidiana sempre più incerta e pericolosa.
(ASSEMBLEA PERMANENTE CITTADINA CONTRO LA NUOVA BASE MILITARE Vicenza, 5 novembre 2006)
i volti della pace
VIcenza 02/12/2006: manifestazione nazionale contro le servitù militari e contro la guerra.
motivi: qui
__________
Per chi non lo sapesse...
Vicenza è salita prepotentemente alla ribalta delle cronache, negli ultimi tempi. Purtroppo non per le bellezze architettoniche o paesaggistiche che la contraddistinguono, ma perché questa città è stata scelta, all’insaputa dei suoi abitanti, per diventare lo snodo principale delle politiche militari statunitensi. L’aereoporto Dal Molin di Vicenza dovrebbe diventare, secondo gli strateghi del Pentagono, la base logistica più importante dell’esercito americano, proiettando la propria potenza di fuoco nel già martoriato Medioriente. La 173^ Airborne Brigade, attualmente dislocata tra Vicenza e la Germania, si trasformerebbe in una Unità d’Azione, pronta in poche ore a trasferirsi, armi e bagagli, nei vari scenari di guerra. Questa è la volontà dell’amministrazione Bush.
È nato un movimento che, dal basso e in maniera del tutto autonoma, si è sollevato, ha organizzato una resistenza potente a questo progetto, aprendo una contraddizione enorme alla politica “ufficiale”, quella dei partiti, di centrodestra e centrosinistra. Se il governo precedente ha lavorato sottobanco per favorire questo insediamento militare, l’attuale governo ha dimostrato ben poca voglia di contrastarlo.
Il movimento vicentino ha posto al centro della propria battaglia due aspetti fondamentali, tra loro concatenati: la tutela del territorio e dei beni comuni, lo spazio cittadino come identità collettiva, da difendere anche e soprattutto in nome delle generazioni future; in maniera altrettanto forte il no alla guerra e il rifiuto di diventare complici, più o meno consapevoli, di un meccanismo che produce lutti, tragedie e sofferenze, che rende la nostra vita quotidiana sempre più incerta e pericolosa.
(ASSEMBLEA PERMANENTE CITTADINA CONTRO LA NUOVA BASE MILITARE Vicenza, 5 novembre 2006)