Claudia Ioan
NEL CONTATTO FLAGRANTE TRA DUE SGUARDI
NEL CONTATTO FLAGRANTE TRA DUE SGUARDI / IN THE FLAGRANT CONTACT BETWEEN TWO GAZES
"Ogni volto fotografato
è un'immagine bellica,
il punto di tangenza
tra l'aereo nemico e la nave
nell'attimo che precede l'esplosione.
Fermo nell'istantanea,
nel contatto flagrante tra due sguardi
immolato, ripreso
mentre le fiamme covano già
nella fusoliera crescendo
dentro i suoi tratti, vive
soltanto il tempo necessario
a compiere la missione del ricordo."
(Valerio Magrelli)
Omo River, Etiopia meridionale, gennaio 2012.
2.500, forse 3.000km off-road in 4x4, immersa in un panorama continuamente cangiante di etnie e lingue. Questo incontro è avvenuto ai margini di un villaggio, vicino ad un'ansa del fiume Omo.
Ho faticato a reggere lo sguardo di quest'uomo mentre lo fotografavo.
Eppure era impossibile distoglierlo.
Un incontro-scontro tra due mondi, due culture, due anime.
Qualche informazione sull'area dell'Omo River, affascinante mosaico etnico e linguistico: en.wikipedia.org/wiki/Southern_Nations,_Nationalities,_an...
Un assaggio musicale africano: Geoffrey Oryema, Lapwony
Un grande viaggio, questo nell'Omo River, in grado di suscitare reazioni emotive forti e contrastanti. Viaggio come sempre da me affrontato da sola, aggregandomi ad un piccolo gruppo di viaggiatori sconosciuti; il che mi fa avvertire ancora più acutamente la bellezza della condivisione emotiva, nei rarissimi casi in cui ho/avrò la fortuna di farne esperienza.
Dedicato allora ai compagni di viaggio, che nella comunanza di sentire (purché autentica, purché profonda) danno significato e spessore nuovo e diverso a qualunque emozione.
NEL CONTATTO FLAGRANTE TRA DUE SGUARDI
NEL CONTATTO FLAGRANTE TRA DUE SGUARDI / IN THE FLAGRANT CONTACT BETWEEN TWO GAZES
"Ogni volto fotografato
è un'immagine bellica,
il punto di tangenza
tra l'aereo nemico e la nave
nell'attimo che precede l'esplosione.
Fermo nell'istantanea,
nel contatto flagrante tra due sguardi
immolato, ripreso
mentre le fiamme covano già
nella fusoliera crescendo
dentro i suoi tratti, vive
soltanto il tempo necessario
a compiere la missione del ricordo."
(Valerio Magrelli)
Omo River, Etiopia meridionale, gennaio 2012.
2.500, forse 3.000km off-road in 4x4, immersa in un panorama continuamente cangiante di etnie e lingue. Questo incontro è avvenuto ai margini di un villaggio, vicino ad un'ansa del fiume Omo.
Ho faticato a reggere lo sguardo di quest'uomo mentre lo fotografavo.
Eppure era impossibile distoglierlo.
Un incontro-scontro tra due mondi, due culture, due anime.
Qualche informazione sull'area dell'Omo River, affascinante mosaico etnico e linguistico: en.wikipedia.org/wiki/Southern_Nations,_Nationalities,_an...
Un assaggio musicale africano: Geoffrey Oryema, Lapwony
Un grande viaggio, questo nell'Omo River, in grado di suscitare reazioni emotive forti e contrastanti. Viaggio come sempre da me affrontato da sola, aggregandomi ad un piccolo gruppo di viaggiatori sconosciuti; il che mi fa avvertire ancora più acutamente la bellezza della condivisione emotiva, nei rarissimi casi in cui ho/avrò la fortuna di farne esperienza.
Dedicato allora ai compagni di viaggio, che nella comunanza di sentire (purché autentica, purché profonda) danno significato e spessore nuovo e diverso a qualunque emozione.