una grazia rara
Aschenbach notò con meraviglia la bellezza perfetta di questo viso.
Il volto pallido e gentilmente assorto, incorniciato dai capelli biondo miele, la linea schietta del naso, la bocca vezzosa, l’espressione soave e divina di gravità ricordavano le sculture greche dell’epoca aurea; e alla pura compiutezza dell’aspetto si univa una grazia così rara e insigne che lo scrittore si confessò di non aver mai veduto, né in natura né in alcun prodotto delle arti figurative, un simile capolavoro.
Thomas Mann, Der Tod in Venedig, cap. 1
una grazia rara
Aschenbach notò con meraviglia la bellezza perfetta di questo viso.
Il volto pallido e gentilmente assorto, incorniciato dai capelli biondo miele, la linea schietta del naso, la bocca vezzosa, l’espressione soave e divina di gravità ricordavano le sculture greche dell’epoca aurea; e alla pura compiutezza dell’aspetto si univa una grazia così rara e insigne che lo scrittore si confessò di non aver mai veduto, né in natura né in alcun prodotto delle arti figurative, un simile capolavoro.
Thomas Mann, Der Tod in Venedig, cap. 1