Woody Allen - Manhattan (1979)
Il viso androgino di Mariel Hemingway (Tracy)
"Togliti quello sguardo sconcio dalla faccia..."
"Non è sconcio... :-)"
Dialogo con Mary (Diane Keaton) nel planetario.
Niente che valga la pena di conoscere può essere compreso dalla mente
Ultima intervista a Woody Allen a Cannes
“Ve lo dico un’altra volta: non c’è felicità nella vita. Questa è sempre stata la mia prospettiva: lo penso sin da quando ero un ragazzo.
Per me la vita è un viaggio da incubo, un’esperienza molto dolorosa e non sono il primo a dirlo. Penso anche a Nietzsche, Freud o Eugene O’Neill che sostenevano la stessa cosa. Il trucco è sapere affrontare la vita mentendo spudoratamente a se stessi. Perché se si finisce col guardarla con occhi obiettivi vi rendereste conto che è intollerabile.
La cosa bella di questa città è che il clima è grigio e le estati sono fredde, il che può essere davvero utile per creare una fotografia unica per il film. Ma me ne starei comodamente nella mia amata New York se potessi trovare i finanziamenti per le mie storie. Girare in Europa costa molto meno, solo per questo continuo a farlo.
Non ci sono attori con cui aspiro tanto a lavorare, be’ mi piacerebbe dirigere Cate Blanchett o Reese Witherspoon ma non ho ancora trovato un ruolo per loro. Dipende sempre dallo script e una volta che ho creato il personaggio penso a chi posso offrirlo. Con quest’ultima pellicola sono stato molto fortunato a trovarli tutti gli attori che volevo. E tutti erano disponibili.
Non recito perché non trovo un ruolo adatto a me. Sono troppo vecchio e molti dei ruoli nei film che ho fatto sono sempre quelli di un romantico che riesce a conquistare la sua donna. Adesso non immaginate la frustrazione che provo quando recito insieme a Scarlett Johansson ed è un uomo più giovane ad averla!
Se potessi invecchiare come Manoel De Oliveira ci metterei subito la firma. Ma la mia posizione sulla morte resta sempre quella: sono profondamente contrario. E in quanto alla vecchiaia non ve la consiglio affatto! Non è che si diventa più saggi, ma è tutto un precipitare di dolore in cui ti ritrovi a vedere e sentire sempre meno e scordarti le cose in fretta.
Datemi retta, meglio essere giovani e riuscire a conquistare la vostra donna."
Pierpaolo Festa, inviato di Film.it al Festival 15/05/2010
Woody Allen - Manhattan (1979)
Il viso androgino di Mariel Hemingway (Tracy)
"Togliti quello sguardo sconcio dalla faccia..."
"Non è sconcio... :-)"
Dialogo con Mary (Diane Keaton) nel planetario.
Niente che valga la pena di conoscere può essere compreso dalla mente
Ultima intervista a Woody Allen a Cannes
“Ve lo dico un’altra volta: non c’è felicità nella vita. Questa è sempre stata la mia prospettiva: lo penso sin da quando ero un ragazzo.
Per me la vita è un viaggio da incubo, un’esperienza molto dolorosa e non sono il primo a dirlo. Penso anche a Nietzsche, Freud o Eugene O’Neill che sostenevano la stessa cosa. Il trucco è sapere affrontare la vita mentendo spudoratamente a se stessi. Perché se si finisce col guardarla con occhi obiettivi vi rendereste conto che è intollerabile.
La cosa bella di questa città è che il clima è grigio e le estati sono fredde, il che può essere davvero utile per creare una fotografia unica per il film. Ma me ne starei comodamente nella mia amata New York se potessi trovare i finanziamenti per le mie storie. Girare in Europa costa molto meno, solo per questo continuo a farlo.
Non ci sono attori con cui aspiro tanto a lavorare, be’ mi piacerebbe dirigere Cate Blanchett o Reese Witherspoon ma non ho ancora trovato un ruolo per loro. Dipende sempre dallo script e una volta che ho creato il personaggio penso a chi posso offrirlo. Con quest’ultima pellicola sono stato molto fortunato a trovarli tutti gli attori che volevo. E tutti erano disponibili.
Non recito perché non trovo un ruolo adatto a me. Sono troppo vecchio e molti dei ruoli nei film che ho fatto sono sempre quelli di un romantico che riesce a conquistare la sua donna. Adesso non immaginate la frustrazione che provo quando recito insieme a Scarlett Johansson ed è un uomo più giovane ad averla!
Se potessi invecchiare come Manoel De Oliveira ci metterei subito la firma. Ma la mia posizione sulla morte resta sempre quella: sono profondamente contrario. E in quanto alla vecchiaia non ve la consiglio affatto! Non è che si diventa più saggi, ma è tutto un precipitare di dolore in cui ti ritrovi a vedere e sentire sempre meno e scordarti le cose in fretta.
Datemi retta, meglio essere giovani e riuscire a conquistare la vostra donna."
Pierpaolo Festa, inviato di Film.it al Festival 15/05/2010