Add rien
Sto parlando a te, sono io. Ti ricordi? Il mese scorso eravamo a comprarti un loculo
"Pero' nessuno, mai,
ha parlato del meglio degli ospedali,
voglio dire: del ricordo
di quei gesti pieni di vita
della gente.
Tutti ricordano i tubi,
le analisi, i morti che
vengono portati via dal letto accanto
E nessuno ha i coglioni per parlare
dello stato di grazia degli ospedali,
del miracolo quasi impercettibile,
nel momento in cui il malato terminale
quello che davamo per spacciato, ritorna,
attraversa la porta,
torna a casa
Vi assicuro che nessun film di prigionieri,
racconta meglio questa sensazione
Quella di tornare alla vita
Un prigioniero fugge da una vita da cani
verso una vita quotidiana che e', diciamo,
una vita da cagnoglini pekinesi
Ma chi esce dall'ospedale,
esce dalla flebo
che ti aveva iniettato la morte, un'altra volta a respirare
Io ringrazierei ogni mattina
Direi:
Che bastardi e figli di puttana,
gli ex malati che dimenticano!
Escono dall'ospedale,
passano sotto porte sopra le quali c'e' scritto MORTE,
ne escono vivi e nel giro di un mese si dimenticano
A chi e' venuto in mente di vedere
In faccia la morte?
Credo che sia cosi'
Che questi coglioni hanno visto in faccia
la morte e
si sono salvati la pelle,
e adesso dimenticano
Dimenticano facilmente
qualsiasi persona e qualsiasi animaletto,
dimenticano i propri figli e i propri figliastri,
la loro seconda moglie e il loro primo marito,
dimenticano tutto quello che gli si mette davanti,
pur di rimanere abbracciati a se stessi
E quando si salvano la vita,
non ascoltano
- che coglioni -
una voce oscura nella memoria che gli ripete:
Sto parlando a te, sono io. Ti ricordi?
Il mese scorso eravamo a comprarti
un loculo" - Rodrigo García
Sto parlando a te, sono io. Ti ricordi? Il mese scorso eravamo a comprarti un loculo
"Pero' nessuno, mai,
ha parlato del meglio degli ospedali,
voglio dire: del ricordo
di quei gesti pieni di vita
della gente.
Tutti ricordano i tubi,
le analisi, i morti che
vengono portati via dal letto accanto
E nessuno ha i coglioni per parlare
dello stato di grazia degli ospedali,
del miracolo quasi impercettibile,
nel momento in cui il malato terminale
quello che davamo per spacciato, ritorna,
attraversa la porta,
torna a casa
Vi assicuro che nessun film di prigionieri,
racconta meglio questa sensazione
Quella di tornare alla vita
Un prigioniero fugge da una vita da cani
verso una vita quotidiana che e', diciamo,
una vita da cagnoglini pekinesi
Ma chi esce dall'ospedale,
esce dalla flebo
che ti aveva iniettato la morte, un'altra volta a respirare
Io ringrazierei ogni mattina
Direi:
Che bastardi e figli di puttana,
gli ex malati che dimenticano!
Escono dall'ospedale,
passano sotto porte sopra le quali c'e' scritto MORTE,
ne escono vivi e nel giro di un mese si dimenticano
A chi e' venuto in mente di vedere
In faccia la morte?
Credo che sia cosi'
Che questi coglioni hanno visto in faccia
la morte e
si sono salvati la pelle,
e adesso dimenticano
Dimenticano facilmente
qualsiasi persona e qualsiasi animaletto,
dimenticano i propri figli e i propri figliastri,
la loro seconda moglie e il loro primo marito,
dimenticano tutto quello che gli si mette davanti,
pur di rimanere abbracciati a se stessi
E quando si salvano la vita,
non ascoltano
- che coglioni -
una voce oscura nella memoria che gli ripete:
Sto parlando a te, sono io. Ti ricordi?
Il mese scorso eravamo a comprarti
un loculo" - Rodrigo García