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{she’s the telco queen, 2021 december}

lottatrice con le antenne categoria yagi, lottatrice doppia parabola, undicesimo dan lotta con fibra monomodale, imbattuta nei tornei regionali negli ultimi sette anni pre-pandemici, per rappresentare il tuo movimento nei combattimenti in maniera corretta imposto il tempo di otturazione tra un trentacinquesimo e un quarantesimo di secondo. i potenti fari sopra il ring e il motion blur fanno il resto: ogni tua mossa, ogni colpo portato appare come la coda di una cometa negli spazi siderali tra te e il tuo avversario, così da restituire l’urto delle onde elettromagnetiche o dei raggi laser, invisibili dagli spalti.

 

qualche anno fa, ti ho vista cogliere delle margherite e intrecciarle per comporre una piccola corona; -hai le mani da infermiera- ho detto guardando quanta cura le tue dita sottili mettevano nell’opera. -oh, no!- hai risposto, -un’infermiera non usa le proprie mani per vincere il titolo nazionale-.

 

niente di più vero, ora che il tuo avversario è al tappeto e cerca inutilmente di rialzarsi schivando i tuoi colpi, ma non sono le mani quelle che gli daranno il knockout. me ne accorgo da uno zoom sul monitor: se non fosse per il cono di luce che circonda e separa il ring, creando un muro di buio oltre le corde, sarebbe più evidente come il motion blur che è stato presente in tutta l’inquadratura, ora lasci spazio a due minuscole fessure all’altezza dei tuoi occhi dove l’immagine è estremamente nitida, la calma al centro del ciclone, dei due cicloni. ed è un attimo, nemmeno la telecamera riesce a riprendere, e l’avversario è a terra, immobile.

 

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Uploaded on May 1, 2024
Taken on December 11, 2021