mauz sindaco con il sarong
no comment
Ieri mentre ero al birrificio mi arrivavano ondate di odore di carbonella...ma detto così non direbbe nulla.
Invece a me ha portato indietro di qualche anno.
Mi ha fatto pensare alla spiaggiata, a quel momento che per me è meglio del Natale, del Capodanno di qualsiasi giorno dell'anno.
La notte del 14 agosto, l'alba del Ferragosto!
E ho ricordato la gente, gli amici, la preparazione della festa, la raccolta dei soldi, il fare la spesa con 5, 6 carrelli alla volta, mettere la roba nelle celle frigo, infilzare le decine di chili di salsiccia, preparare la sangria a decine di litri, allestire tutto in spiaggia, prendere il posto prima che lo prenda qualcun altro, lottare con il maestrale fortissimo, con la capitaneria, con il baracchino sulla spiaggia. Abbandonare la stanchezza, trovarsi in hotel da Gianluca per organizzare e pianificare tutto. I preparativi....
e poi la festa: grande festa grande sberla. La musica, la roba da bere e da mangiare, ma soprattutto la voglia di divertirsi, di mettersi in gioco e ballare, ballare tutto fino allo sfinimento, fino all'ultimo bicchiere, fino a buttarsi in acqua di notte, sfatto, fino a tornare a casa alle 10 del mattino sporco di sabbia, di sale, cercando di capire cosa ancora avevo perso, se una maglietta o cosa, ubriaco di sangria e di sorrisi, allegro con tanta energia, affumicato al profumo di carbonella...
la stessa che sentivo ieri.
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Ieri mentre ero al birrificio mi arrivavano ondate di odore di carbonella...ma detto così non direbbe nulla.
Invece a me ha portato indietro di qualche anno.
Mi ha fatto pensare alla spiaggiata, a quel momento che per me è meglio del Natale, del Capodanno di qualsiasi giorno dell'anno.
La notte del 14 agosto, l'alba del Ferragosto!
E ho ricordato la gente, gli amici, la preparazione della festa, la raccolta dei soldi, il fare la spesa con 5, 6 carrelli alla volta, mettere la roba nelle celle frigo, infilzare le decine di chili di salsiccia, preparare la sangria a decine di litri, allestire tutto in spiaggia, prendere il posto prima che lo prenda qualcun altro, lottare con il maestrale fortissimo, con la capitaneria, con il baracchino sulla spiaggia. Abbandonare la stanchezza, trovarsi in hotel da Gianluca per organizzare e pianificare tutto. I preparativi....
e poi la festa: grande festa grande sberla. La musica, la roba da bere e da mangiare, ma soprattutto la voglia di divertirsi, di mettersi in gioco e ballare, ballare tutto fino allo sfinimento, fino all'ultimo bicchiere, fino a buttarsi in acqua di notte, sfatto, fino a tornare a casa alle 10 del mattino sporco di sabbia, di sale, cercando di capire cosa ancora avevo perso, se una maglietta o cosa, ubriaco di sangria e di sorrisi, allegro con tanta energia, affumicato al profumo di carbonella...
la stessa che sentivo ieri.