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Bernardino Luini (Bernardino Scapi - Dumenza, 1481 circa – Milano, giugno 1532), - San Gerolamo Penitente (1520-25) - tempera su tavola - 90 x 67 cm. - Museo Poldi Pezzoli, Milano

Bernardino Luini (Bernardino Scapi - Dumenza, about 1481 - Milan, June 1532), - Saint Jerome Penitent (1520-25) - tempera on panel - 90 x 67 cm. - Poldi Pezzoli Museum, Milan

 

In primo piano a destra, sul ciglio di una grotta scavata nella roccia, domina la figura di san Gerolamo, che si percuote il petto con una pietra mentre si appoggia con l’altra mano a un teschio. Il suo aspetto, con la barba bianca e l’umile veste, è quello di un uomo anziano in penitenza. Di fronte a lui vediamo rappresentata la piccola figura di Cristo Crocifisso, singolarmente legato al ramo di un albero. Il lato sinistro della composizione è quasi interamente dominato da un ampio paesaggio e la precisione con cui è descritto invita l’occhio dell’osservatore ad addentrarsi sempre più nella profondità del dipinto. Si parte dall’immagine del leone in primo piano, per poi passare allo specchio lacustre alle sue spalle, alla passerella attraversata da due figure, a un edificio con tiburio poligonale (simile a quello del Santuario della Beata Vergine dei Miracoli a Saronno) e, infine, alla successione dei gruppi rocciosi dello sfondo. Il dipinto è stato realizzato verosimilmente negli anni immediatamente precedenti al 1525, proprio quando Luini firmava gli affreschi della Cappella Maggiore del Santuario di Saronno. L’impostazione compositiva e l’ambientazione naturalistica, con le creste rocciose velate di azzurro, indicano la conoscenza della pittura di Andrea Solario. Il soggetto del san Gerolamo penitente, più volte raffigurato da Luini, è reso in questa tavola con grande abilità e minuziosità di esecuzione, come mostrano i dettagli, quali la barba canuta e lo sguardo rivolto al Redentore. Grazie a tali elementi e alla bellezza dello scorcio paesaggistico, questo dipinto è considerato tra i migliori dell’artista. Bernardino Luini ebbe grande fortuna tra i collezionisti dell’Ottocento, tanto che lo stesso Poldi Pezzoli possedeva diverse sue opere.

 

In the right foreground, on the edge of a cave carved into the rock, dominates the figure of St. Jerome, who beats his chest with a stone while leaning with the other hand to a skull. His appearance, with his white beard and humble robe, is that of an old man in penitence. In front of him we see represented the small figure of Christ Crucified, singularly tied to the branch of a tree. The left side of the composition is almost entirely dominated by a wide landscape and the precision with which it is described invites the eye of the observer to go deeper and deeper into the painting. It starts from the image of the lion in the foreground, and then moves on to the lake behind it, to the footbridge crossed by two figures, to a building with a polygonal tiburium (similar to that of the Sanctuary of the Beata Vergine dei Miracoli in Saronno) and, finally, to the succession of rocky groups in the background. The painting was probably made in the years immediately before 1525, just when Luini signed the frescoes of the Cappella Maggiore of the Sanctuary of Saronno. The compositional layout and the naturalistic setting, with the rocky ridges veiled in blue, indicate knowledge of the painting of Andrea Solario. The subject of the penitent Saint Jerome, often depicted by Luini, is rendered in this panel with great skill and meticulousness of execution, as shown by the details, such as the beard and the gaze turned to the Redeemer. Thanks to these elements and to the beauty of the landscape foreshortening, this painting is considered among the artist's best. Bernardino Luini had great fortune among the collectors of the nineteenth century, so much so that the Poldi Pezzoli itself owned several of his works.

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Uploaded on June 11, 2021
Taken on June 13, 2018