bastelli ivano
Albergo diurno
Gli alberghi diurni Cobianchi sono una serie di alberghi diurni realizzati a partire dai primi decenni del Novecento dall'imprenditore bolognese Cleopatro Cobianchi in alcune città d'Italia.
Questi alberghi sono ancora preservati in alcuni centri storici, come nel caso del Centro diurno Cobianchi a Bologna, sotto i portici di Palazzo Re Enzo; all'epoca della loro fortuna erano rinomati per le finiture di lusso, l'igiene e l'accoglienza.
L'albergo diurno di Bologna fu il primo ad essere inaugurato: Cleopatro Cobianchi lo aprì nel 1911. Ad esso, per il successo ottenuto, fecero seguito gli altri alberghi diurni: a Milano accanto a Piazza Duomo, sotto a via Silvio Pellico nel 1924[1], e poi a Brescia, Verona, Padova, Parma, Imola, Pisa, Ancona, Terni, Roma, Napoli e Palermo.
Il design di questi alberghi era affidato ai grandi progettisti dell'epoca ed è tuttora degno di nota: può essere collocato tra stile liberty e art decò, di cui rappresenta un significativo esempio[2].
In molti alberghi Cobianchi è possibile entrare con visite guidate; alcuni vengono aperti al pubblico solo in occasione di eventi speciali, fino a diventare ambiente di spettacoli di danza, come nel caso dell'albergo di Pisa[3].
A Milano partirà il recupero dell'Albergo diurno Venezia in piazza Oberdan, che venne costruito sul modello dei bagni londinesi di Victoria Station nel 1925[4].
Albergo diurno
Gli alberghi diurni Cobianchi sono una serie di alberghi diurni realizzati a partire dai primi decenni del Novecento dall'imprenditore bolognese Cleopatro Cobianchi in alcune città d'Italia.
Questi alberghi sono ancora preservati in alcuni centri storici, come nel caso del Centro diurno Cobianchi a Bologna, sotto i portici di Palazzo Re Enzo; all'epoca della loro fortuna erano rinomati per le finiture di lusso, l'igiene e l'accoglienza.
L'albergo diurno di Bologna fu il primo ad essere inaugurato: Cleopatro Cobianchi lo aprì nel 1911. Ad esso, per il successo ottenuto, fecero seguito gli altri alberghi diurni: a Milano accanto a Piazza Duomo, sotto a via Silvio Pellico nel 1924[1], e poi a Brescia, Verona, Padova, Parma, Imola, Pisa, Ancona, Terni, Roma, Napoli e Palermo.
Il design di questi alberghi era affidato ai grandi progettisti dell'epoca ed è tuttora degno di nota: può essere collocato tra stile liberty e art decò, di cui rappresenta un significativo esempio[2].
In molti alberghi Cobianchi è possibile entrare con visite guidate; alcuni vengono aperti al pubblico solo in occasione di eventi speciali, fino a diventare ambiente di spettacoli di danza, come nel caso dell'albergo di Pisa[3].
A Milano partirà il recupero dell'Albergo diurno Venezia in piazza Oberdan, che venne costruito sul modello dei bagni londinesi di Victoria Station nel 1925[4].