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Della poesia dell'acqua...

Ode all'allegria

 

Oggi ti invoco, allegria.

 

Come la terra

sei

necessaria.

 

Come il fuoco

sostieni

i focolari.

 

Come il pane

sei pura.

 

Come l’acqua d’un fiume

sei sonora.

 

Come un’ape

Distribuisci miele volando.

 

Allegria,

fui un giovane taciturno,

credetti che la tua chioma

fosse scandalosa.

 

Non era vero, me ne resi conto

quando sul mio petto

essa si sciolse in cascata.

 

Oggi allegria,

incontrata per strada,

lontano da ogni libro,

accompagnami.

 

Con te

voglio andare di casa in casa,

voglio andare di gente in gente,

di bandiera in bandiera.

Tu non appartieni soltanto a me,

Andremo sulle isole,

sui mari.

Andremo nelle miniere,

nei boschi.

E non soltanto boscaioli solitari,

povere lavandaie

o spigolosi, augusti

tagliapietre,

mi riceveranno con i tuoi grappoli,

ma i congregati,

i riuniti,

i sindacati del mare o del legno,

i valorosi ragazzi

nella loro lotta.

 

Con te per il mondo!

Con il mio canto!

Con il volo socchiuso

della stella,

e con la gioia

della spuma!

 

Io sono debitore verso tutti

perché devo

a tutti la mia allegria.

 

Nessuno si sorprenda perché voglio

consegnare agli uomini

i doni della terra,

perché ho imparato lottando

che è mio terrestre dovere

propagare l’allegria.

E con il mio canto compio il mio destino.

 

Pablo Neruda

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Uploaded on December 18, 2017
Taken on December 17, 2017