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dove sono finiti i rapporti umani? Condividi uno sguardo di 1 minuto e li ritroverai

Festival delle generazioni

Firenze, 15 ottobre 2016

 

-Non posso esimermi dal piacere di citare, in questo contesto, Papa Francesco. Ritengo sia l'unica figura pubblica sotto i riflettori che mette la questione all'ordine del giorno in un modo che nessun'altra personalità di spicco osa o è in grado di fare.

Ha segnalato che viviamo in un mondo in qui tutto si mescola, un'altra espressione per cosmopolita, siamo tutti mescolati, viviamo in un mondo irreparabilmente multiculturale e siamo di fronte ad una scelta molto drammatica: rispondere alla presenza di stranieri, persone con culture, valori, lingue,tradizioni, memorie storiche diverse, che vivono in prossimità.

Questo apre la strada a due possibilità, due possibili reazioni: una è costruire muri, l'altra è costruire ponti.

Costruire muri significa separazione, voltare le spalle, rifiutare il contatto, chiedere più polizia e controlli ai confini, procedure più severe per la concessione dell'asilo, costruire campi di concentramento , radunarli e rispedirli da dove sono venuti. In altre parole, tenerli a distanza, creare distanza e spazio, essere inospitali e scoraggiarli.

L'altra possibilità è costruire ponti. Questo è il nome che Papa Francesco dà al dialogo. Il dialogo che ci impegna in una conversazione mirata non a dividere chi vi prende parte tra vittoriosi e vinti, bensì arricchire tutte le parti attraverso la condivisione di esperienze, visioni del mondo, la compressione delle motivazioni, dalle intenzioni che soggiacciono al comportamento umano, ecc....-

 

Zygmunt Bauman

 

-I can't avoid myself the pleasure to quote, in this context, Papa Francesco, Pope Francis.

I think is the one public figure in the limelight which putting the issue on the public agenda in the way that no other people in limelight are daring or is able to deliver.

He pointed out that we are living in this intermixed world , other expression for cosmopolitan, we are all intermix, we are living in that hopelessly multicultural world beyond and we are facing a choice, very dramatic choice: respond to the presence of streigners, people with different cultures,different values, languages, traditions, different historical memories, in very close proximity.

Across creates two possibilities, two possible reactions: one is building walls, the other is building bridges.

Building walls means separation, turning the all back to them, refusing contact, ask for more police and border guards, more severely practices to allow asylum, building concentration camps, surrounding them and send them back where they came from. In other words, keeping them a far away from each other, making distance and space between us and to be unwelcoming and inhospitable discourage them.

The other possibility is building bridges. That Pope Francis, is the name which he gives to dialogue. The dialogue engaging in conversation. In conversation which is able not on dividing the people who take part in the victory and the defeated but conversation which enrich all sides by sharing experiences, world views, the understanding of the motives, the intentions, logic of human behavior, etc. - ....

 

part 5, to be continued...

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Uploaded on January 25, 2017
Taken on November 15, 2015