Indian_Forever
Turisti organizzati - Organized tourists
Nei viaggi fatti in vari Paesi ho sempre preferito fare viaggi non organizzati. Questo perché permette al visitatore di approfondire meglio usi e costumi delle popolazioni visitate. Questo sempre ovviamente con i limiti della lingua e dei tempi trascorsi nel luogo scelto. Ma anche perché, a mio avviso, i viaggi organizzati consentono delle storture da parte del turista che io detesto. Proprio in questa foto a Lamu (Kenia) si può notare ciò cui mi riferisco. Questo drappello di turisti sembrano (sono!) un corpo estraneo all’ambiente. Per non parlare della classica figura (sulla sn della foto) del “simpatico” di turno che crede di avere il diritto di padroneggiare ad alta voce con battute spesso ridicole ed offensive. In fin dei conti quale migliore occasione consente la fotografia di poter raccontare, il più verosimilmente possibile, storie di vita vissuta, basta saper osservare ed avere un minimo di sensibilità.
On trips made in various countries I have always preferred to travel unorganized. This is because it allows the visitor to investigate the uses and customs of the peoples visited. This of course always with the limits of language and time spent in the selected location. But also because, in my opinion, organized tours allow the distortions caused by the tourist that I abhor. Just at this picture to Lamu (Kenya) you can see what I mean. This group of tourists seem (sono!) a foreign environment. Not to mention the classical picture (on the photo sn) of the "cute" on duty who believe they have the right to master aloud with often ridiculous and offensive jokes. After all what better enables the photograph can tell, the nearest degree, real-life stories, you just know how to observe and have a minimum sensitivity.
Olimpus OM 40
Turisti organizzati - Organized tourists
Nei viaggi fatti in vari Paesi ho sempre preferito fare viaggi non organizzati. Questo perché permette al visitatore di approfondire meglio usi e costumi delle popolazioni visitate. Questo sempre ovviamente con i limiti della lingua e dei tempi trascorsi nel luogo scelto. Ma anche perché, a mio avviso, i viaggi organizzati consentono delle storture da parte del turista che io detesto. Proprio in questa foto a Lamu (Kenia) si può notare ciò cui mi riferisco. Questo drappello di turisti sembrano (sono!) un corpo estraneo all’ambiente. Per non parlare della classica figura (sulla sn della foto) del “simpatico” di turno che crede di avere il diritto di padroneggiare ad alta voce con battute spesso ridicole ed offensive. In fin dei conti quale migliore occasione consente la fotografia di poter raccontare, il più verosimilmente possibile, storie di vita vissuta, basta saper osservare ed avere un minimo di sensibilità.
On trips made in various countries I have always preferred to travel unorganized. This is because it allows the visitor to investigate the uses and customs of the peoples visited. This of course always with the limits of language and time spent in the selected location. But also because, in my opinion, organized tours allow the distortions caused by the tourist that I abhor. Just at this picture to Lamu (Kenya) you can see what I mean. This group of tourists seem (sono!) a foreign environment. Not to mention the classical picture (on the photo sn) of the "cute" on duty who believe they have the right to master aloud with often ridiculous and offensive jokes. After all what better enables the photograph can tell, the nearest degree, real-life stories, you just know how to observe and have a minimum sensitivity.
Olimpus OM 40