Bar Sport

Al bar Sport non si mangia quasi mai. C’è una bacheca con delle paste, ma è puramente coreografica. Sono paste ornamentali, spesso veri e propri pezzi d’artigianato. Sono lì da anni, tanto che i clienti abituali, ormai, le conoscono una per una. Entrando dicono: «La meringa è un po’ sciupata, oggi. Sarà il caldo». Oppure: «È ora di dar la polvere al krapfen». Solo, qualche volta, il cliente occasionale osa avvicinarsi al sacrario. Una volta, ad esempio, entrò un rappresentante di Milano. Aprì la bacheca e si mise in bocca una pastona bianca e nera, con sopra una spruzzata di quella bellissima granella in duralluminio che sola contraddistingue la pasta veramente cattiva.

Subito nel bar si sparse la voce: «Hanno mangiato la Luisona!» La Luisona era la decana delle paste, e si trovava nella bacheca dal 1959. Guardando il colore della sua crema i vecchi riuscivano a trarre le previsioni del tempo. La sua scomparsa fu un colpo durissimo per tutti. Il rappresentante fu invitato a uscire nel generale disprezzo.

Nessuno lo toccò, perché il suo gesto malvagio conteneva già in sé la più tremenda delle punizioni. Infatti fu trovato appena un’ora dopo, nella toilette di un autogrill di Modena, in preda ad atroci dolori. La Luisona si era vendicata.

La particolarità di queste paste è infatti la non facile digeribilità. Quando la pasta viene ingerita, per prima cosa la granella buca l’esofago. Poi, quando la pasta arriva al fegato, questo la analizza e rinuncia, spostandosi di un colpo a sinistra e lasciandola passare. La pasta, ancora intera, percorre l’intestino e cade a terra intatta dopo pochi secondi. Se il barista non ha visto niente, potete anche rimetterla nella bacheca e andarvene.

 

(da Bar Sport, di Stefano Benni Garzanti, Milano)

 

 

Sports do not eat at the bar almost never . There is a glass case with the pastrys , but is purely choreography . Pastrys are ornamental , often real pieces of craftsmanship. They have been there for years , so much so that customers

usual , by now, know them one by one. Entering say, "The

meringue is a bit ' spoiled, today. It will be hot . " Or: " It's time to give the powder to the donuts . " Only sometimes the occasional dares to approach the shrine . Once , for example , entered a representative of Milan. He opened the bulletin board and put in the mouth a big pastry

black and white , topped with a sprinkle of that beautiful grain

duralumin in which alone distinguishes the dough really bad .

Soon word spread in the bar : "They ate Luisona ! "

The Luisona doyenne was the pastry , and it was on the bulletin board by the , 1959. Looking at the color of his cream the old could draw the weather . His death was a terrible blow for everyone. The representative was invited to go out into general contempt.

No one touched him , because his evil deed already contained in itself the most terrible of punishments . In fact it was found just one hour later, in the toilets of a motorway at Modena, in the throes of terrible pains. The Luisona had avenged.

The peculiarity of these pastrys is in fact not easy to digest .

When the dough is ingested , first thing in the grain pit the

esophagus. Then, when the dough reaches the liver , it analyzes it and renunciation, moving from a shot to the left and letting it go . The pastry, whole again , along the intestine and falls to the ground intact after a few seconds. If the bartender did not see anything , you can also put it back

the bulletin board and leave.

 

( from Sports Bar , of Stefano Benni , Ed. Garzanti )

 

Done