Bracciano (Rm) Il Castello Orsini-Odescalchi - Bracciano (Rm) The Orsini-Odescalchi Castle - Bracciano (Rm) Château Orsini-Odescalchi
Il castello Orsini-Odescalchi, noto anche come castello di Bracciano, è un castello nel comune italiano di Bracciano risalente al XV secolo. Costituito da tre cinta di mura esterne, presenta cinque torri, una per ogni vertice della fortificazione esterna. Fu costruito dopo il 1470 da Napoleone Orsini probabilmente con la collaborazione di maestranze Sistine. Il castello apparteneva a Braccio da Montone (Casata Bracci) dietro richiesta del papa (per motivi politici) fu donato al suo sottoposto capitano Orsini. Ne è prova lo stemma del comune un braccio che tiene una rosa (uno dei simboli degli Orsini). Il fratello di Napoleone (il Cardinale Latino Orsini) era il camerlengo di papa Sisto IV proprio negli anni in cui venivano costruiti quasi simultaneamente la Cappella Sistina e il Castello di Bracciano. Oggi è di proprietà degli Odescalchi, famiglia che proprio dagli Orsini rilevò il Ducato di Bracciano alla fine del XVII secolo. Il castello, aperto al pubblico nel 1952 da Livio IV Odescalchi, è visitabile e viene spesso usato per ricevimenti, celebrare matrimoni e per altri eventi privati e culturali. Il castello sorge nel 1470 intorno alla vecchia rocca medioevale dei Prefetti di Vico, risalente al tredicesimo secolo, su ordine di Napoleone Orsini che poi viene portata a termine dal figlio Gentil Virginio Orsini nel 1485. Nel 1485 fu ospite della famiglia Orsini il vescovo di Mantova Ludovico Gonzaga, figlio del marchese di Mantova Ludovico III Gonzaga, che fuggì da Roma a causa della peste. Nella sua storia il castello subisce molti cambiamenti inclusi i progetti di Francesco di Giorgio Martini che fu ospite nella corte di Genti Virginio nel 1490 per restaurare varie fortezze. Papa Alessandro VI nel 1496 arriva a confiscare il castello, animato da un profondo risentimento verso gli Orsini. In questi anni risalgono le prime decorazioni, tra i più famosi il ciclo della donna medievale che illustra la vita di corte del tardo Medioevo e l'affresco di Antoniazzo Romano che riproduce il trionfo di Gentil Virginio Orsini, pagina importante di questo pittore del Quattrocento. Terminato il diverbio con il papa gli Orsini riprendono il possesso del castello continuando così l'abbellimento e ampliamento del castello. Alla fine del Cinquecento Giacomo Del Duca, allievo di Michelangelo, realizza una serie di interventi in occasione del sontuoso matrimonio tra Isabella de' Medici e Paolo Giordano Orsini. In quella circostanza i fratelli Taddeo e Federico Zuccari furono chiamati a decorare alcune sale, tra le quali quella che nel 1481 ospitò papa Sisto IV della Rovere in fuga dalla peste che infuriava a Roma. Gli Zuccari, due tra i più importanti artisti della fine del Cinquecento, realizzarono gli affreschi con l'oroscopo dei due sposi e gli emblemi delle due insigni casate. Nel 1696 agli Orsini subentrarono gli Odescalchi antica famiglia di origine comasca, il cui prestigio si incrementò notevolmente quando uno dei suoi membri ascese al soglio pontificio con il nome di Innocenzo XI.
The Orsini-Odescalchi castle, also known as the Bracciano castle, is a castle in the Italian town of Bracciano dating back to the 15th century. Consisting of three outer walls, it has five towers, one for each vertex of the external fortification. It was built after 1470 by Napoleone Orsini, probably with the collaboration of Sistine workers. The castle belonged to Braccio da Montone (Casata Bracci) at the request of the pope (for political reasons) and was donated to his subordinate captain Orsini. Proof of this is the coat of arms of the municipality an arm holding a rose (one of the symbols of the Orsini). Napoleon's brother (Cardinal Latino Orsini) was the chamberlain of Pope Sixtus IV precisely in the years in which the Sistine Chapel and the Castle of Bracciano were built almost simultaneously. Today it is owned by the Odescalchi, a family who took over the Duchy of Bracciano from the Orsini at the end of the 17th century. The castle, opened to the public in 1952 by Livio IV Odescalchi, can be visited and is often used for receptions, weddings and other private and cultural events. The castle was built in 1470 around the old medieval fortress of the Prefects of Vico, dating back to the thirteenth century, by order of Napoleone Orsini which was then completed by his son Gentil Virginio Orsini in 1485. In 1485 the bishop of Mantua was a guest of the Orsini family Ludovico Gonzaga, son of the Marquis of Mantua Ludovico III Gonzaga, who fled from Rome due to the plague. In its history the castle undergoes many changes including the projects of Francesco di Giorgio Martini who was a guest in the court of Genti Virginio in 1490 to restore various fortresses. Pope Alexander VI in 1496 confiscated the castle, animated by a deep resentment towards the Orsini. The first decorations date back to these years, among the most famous the cycle of the medieval woman illustrating the court life of the late Middle Ages and the fresco by Antoniazzo Romano which reproduces the triumph of Gentil Virginio Orsini, an important page of this fifteenth-century painter. After the quarrel with the pope, the Orsini regain possession of the castle, thus continuing the embellishment and expansion of the castle. At the end of the sixteenth century Giacomo Del Duca, a pupil of Michelangelo, carried out a series of interventions on the occasion of the sumptuous marriage between Isabella de 'Medici and Paolo Giordano Orsini. On that occasion the brothers Taddeo and Federico Zuccari were called to decorate some rooms, including the one that hosted Pope Sixtus IV della Rovere in 1481 fleeing the plague that was raging in Rome. The Zuccari, two of the most important artists of the late sixteenth century, created the frescoes with the horoscope of the couple and the emblems of the two famous families. In 1696 the Odescalchi, an ancient family of Como origin, took over from the Orsini, whose prestige increased considerably when one of its members ascended to the papal throne with the name of Innocent XI.
Le château Orsini-Odescalchi, également connu sous le nom de château de Bracciano, est un château de la ville italienne de Bracciano datant du XVe siècle. Composé de trois murs extérieurs, il possède cinq tours, une pour chaque sommet de la fortification extérieure. Il a été construit après 1470 par Napoleone Orsini, probablement avec la collaboration des ouvriers de Sixtine. Le château a appartenu à Braccio da Montone (Casata Bracci) à la demande du pape (pour des raisons politiques) et a été donné à son capitaine subordonné Orsini. Preuve en est le blason de la commune un bras tenant une rose (l'un des symboles des Orsini). Le frère de Napoléon (Cardinal Latino Orsini) était le chambellan du Pape Sixte IV précisément dans les années où la Chapelle Sixtine et le Château de Bracciano ont été construits presque simultanément. Aujourd'hui, il appartient aux Odescalchi, une famille qui a repris le duché de Bracciano aux Orsini à la fin du XVIIe siècle. Le château, ouvert au public en 1952 par Livio IV Odescalchi, peut être visité et est souvent utilisé pour des réceptions, des mariages et d'autres événements privés et culturels. Le château a été construit en 1470 autour de l'ancienne forteresse médiévale des préfets de Vico, datant du XIIIe siècle, sur ordre de Napoleone Orsini qui a ensuite été achevée par son fils Gentil Virginio Orsini en 1485. En 1485, l'évêque de Mantoue était un invité de la famille Orsini Ludovico Gonzaga, fils du marquis de Mantoue Ludovico III Gonzaga, qui a fui Rome à cause de la peste. Au cours de son histoire, le château subit de nombreux changements, notamment les projets de Francesco di Giorgio Martini qui fut invité à la cour de Genti Virginio en 1490 pour restaurer diverses forteresses. Le pape Alexandre VI en 1496 confisqua le château, animé d'un profond ressentiment envers les Orsini. Les premières décorations datent de ces années, parmi les plus célèbres le cycle de la femme médiévale illustrant la vie de cour de la fin du Moyen Âge et la fresque d'Antoniazzo Romano qui reproduit le triomphe de Gentil Virginio Orsini, page importante de ce XVe- peintre du siècle. Après la querelle avec le pape, les Orsini reprennent possession du château, poursuivant ainsi l'embellissement et l'agrandissement du château. À la fin du XVIe siècle, Giacomo Del Duca, élève de Michel-Ange, réalisa une série d'interventions à l'occasion du somptueux mariage entre Isabelle de Médicis et Paolo Giordano Orsini. A cette occasion, les frères Taddeo et Federico Zuccari ont été appelés à décorer certaines chambres, dont celle qui a accueilli le pape Sixte IV della Rovere en 1481 fuyant la peste qui sévissait à Rome. Les Zuccari, deux des artistes les plus importants de la fin du XVIe siècle, ont créé les fresques avec l'horoscope du couple et les emblèmes des deux familles célèbres. En 1696, les Odescalchi, ancienne famille originaire de Côme, succèdent aux Orsini, dont le prestige s'accroît considérablement lorsqu'un de ses membres monte sur le trône pontifical sous le nom d'Innocent XI.
Bracciano (Rm) Il Castello Orsini-Odescalchi - Bracciano (Rm) The Orsini-Odescalchi Castle - Bracciano (Rm) Château Orsini-Odescalchi
Il castello Orsini-Odescalchi, noto anche come castello di Bracciano, è un castello nel comune italiano di Bracciano risalente al XV secolo. Costituito da tre cinta di mura esterne, presenta cinque torri, una per ogni vertice della fortificazione esterna. Fu costruito dopo il 1470 da Napoleone Orsini probabilmente con la collaborazione di maestranze Sistine. Il castello apparteneva a Braccio da Montone (Casata Bracci) dietro richiesta del papa (per motivi politici) fu donato al suo sottoposto capitano Orsini. Ne è prova lo stemma del comune un braccio che tiene una rosa (uno dei simboli degli Orsini). Il fratello di Napoleone (il Cardinale Latino Orsini) era il camerlengo di papa Sisto IV proprio negli anni in cui venivano costruiti quasi simultaneamente la Cappella Sistina e il Castello di Bracciano. Oggi è di proprietà degli Odescalchi, famiglia che proprio dagli Orsini rilevò il Ducato di Bracciano alla fine del XVII secolo. Il castello, aperto al pubblico nel 1952 da Livio IV Odescalchi, è visitabile e viene spesso usato per ricevimenti, celebrare matrimoni e per altri eventi privati e culturali. Il castello sorge nel 1470 intorno alla vecchia rocca medioevale dei Prefetti di Vico, risalente al tredicesimo secolo, su ordine di Napoleone Orsini che poi viene portata a termine dal figlio Gentil Virginio Orsini nel 1485. Nel 1485 fu ospite della famiglia Orsini il vescovo di Mantova Ludovico Gonzaga, figlio del marchese di Mantova Ludovico III Gonzaga, che fuggì da Roma a causa della peste. Nella sua storia il castello subisce molti cambiamenti inclusi i progetti di Francesco di Giorgio Martini che fu ospite nella corte di Genti Virginio nel 1490 per restaurare varie fortezze. Papa Alessandro VI nel 1496 arriva a confiscare il castello, animato da un profondo risentimento verso gli Orsini. In questi anni risalgono le prime decorazioni, tra i più famosi il ciclo della donna medievale che illustra la vita di corte del tardo Medioevo e l'affresco di Antoniazzo Romano che riproduce il trionfo di Gentil Virginio Orsini, pagina importante di questo pittore del Quattrocento. Terminato il diverbio con il papa gli Orsini riprendono il possesso del castello continuando così l'abbellimento e ampliamento del castello. Alla fine del Cinquecento Giacomo Del Duca, allievo di Michelangelo, realizza una serie di interventi in occasione del sontuoso matrimonio tra Isabella de' Medici e Paolo Giordano Orsini. In quella circostanza i fratelli Taddeo e Federico Zuccari furono chiamati a decorare alcune sale, tra le quali quella che nel 1481 ospitò papa Sisto IV della Rovere in fuga dalla peste che infuriava a Roma. Gli Zuccari, due tra i più importanti artisti della fine del Cinquecento, realizzarono gli affreschi con l'oroscopo dei due sposi e gli emblemi delle due insigni casate. Nel 1696 agli Orsini subentrarono gli Odescalchi antica famiglia di origine comasca, il cui prestigio si incrementò notevolmente quando uno dei suoi membri ascese al soglio pontificio con il nome di Innocenzo XI.
The Orsini-Odescalchi castle, also known as the Bracciano castle, is a castle in the Italian town of Bracciano dating back to the 15th century. Consisting of three outer walls, it has five towers, one for each vertex of the external fortification. It was built after 1470 by Napoleone Orsini, probably with the collaboration of Sistine workers. The castle belonged to Braccio da Montone (Casata Bracci) at the request of the pope (for political reasons) and was donated to his subordinate captain Orsini. Proof of this is the coat of arms of the municipality an arm holding a rose (one of the symbols of the Orsini). Napoleon's brother (Cardinal Latino Orsini) was the chamberlain of Pope Sixtus IV precisely in the years in which the Sistine Chapel and the Castle of Bracciano were built almost simultaneously. Today it is owned by the Odescalchi, a family who took over the Duchy of Bracciano from the Orsini at the end of the 17th century. The castle, opened to the public in 1952 by Livio IV Odescalchi, can be visited and is often used for receptions, weddings and other private and cultural events. The castle was built in 1470 around the old medieval fortress of the Prefects of Vico, dating back to the thirteenth century, by order of Napoleone Orsini which was then completed by his son Gentil Virginio Orsini in 1485. In 1485 the bishop of Mantua was a guest of the Orsini family Ludovico Gonzaga, son of the Marquis of Mantua Ludovico III Gonzaga, who fled from Rome due to the plague. In its history the castle undergoes many changes including the projects of Francesco di Giorgio Martini who was a guest in the court of Genti Virginio in 1490 to restore various fortresses. Pope Alexander VI in 1496 confiscated the castle, animated by a deep resentment towards the Orsini. The first decorations date back to these years, among the most famous the cycle of the medieval woman illustrating the court life of the late Middle Ages and the fresco by Antoniazzo Romano which reproduces the triumph of Gentil Virginio Orsini, an important page of this fifteenth-century painter. After the quarrel with the pope, the Orsini regain possession of the castle, thus continuing the embellishment and expansion of the castle. At the end of the sixteenth century Giacomo Del Duca, a pupil of Michelangelo, carried out a series of interventions on the occasion of the sumptuous marriage between Isabella de 'Medici and Paolo Giordano Orsini. On that occasion the brothers Taddeo and Federico Zuccari were called to decorate some rooms, including the one that hosted Pope Sixtus IV della Rovere in 1481 fleeing the plague that was raging in Rome. The Zuccari, two of the most important artists of the late sixteenth century, created the frescoes with the horoscope of the couple and the emblems of the two famous families. In 1696 the Odescalchi, an ancient family of Como origin, took over from the Orsini, whose prestige increased considerably when one of its members ascended to the papal throne with the name of Innocent XI.
Le château Orsini-Odescalchi, également connu sous le nom de château de Bracciano, est un château de la ville italienne de Bracciano datant du XVe siècle. Composé de trois murs extérieurs, il possède cinq tours, une pour chaque sommet de la fortification extérieure. Il a été construit après 1470 par Napoleone Orsini, probablement avec la collaboration des ouvriers de Sixtine. Le château a appartenu à Braccio da Montone (Casata Bracci) à la demande du pape (pour des raisons politiques) et a été donné à son capitaine subordonné Orsini. Preuve en est le blason de la commune un bras tenant une rose (l'un des symboles des Orsini). Le frère de Napoléon (Cardinal Latino Orsini) était le chambellan du Pape Sixte IV précisément dans les années où la Chapelle Sixtine et le Château de Bracciano ont été construits presque simultanément. Aujourd'hui, il appartient aux Odescalchi, une famille qui a repris le duché de Bracciano aux Orsini à la fin du XVIIe siècle. Le château, ouvert au public en 1952 par Livio IV Odescalchi, peut être visité et est souvent utilisé pour des réceptions, des mariages et d'autres événements privés et culturels. Le château a été construit en 1470 autour de l'ancienne forteresse médiévale des préfets de Vico, datant du XIIIe siècle, sur ordre de Napoleone Orsini qui a ensuite été achevée par son fils Gentil Virginio Orsini en 1485. En 1485, l'évêque de Mantoue était un invité de la famille Orsini Ludovico Gonzaga, fils du marquis de Mantoue Ludovico III Gonzaga, qui a fui Rome à cause de la peste. Au cours de son histoire, le château subit de nombreux changements, notamment les projets de Francesco di Giorgio Martini qui fut invité à la cour de Genti Virginio en 1490 pour restaurer diverses forteresses. Le pape Alexandre VI en 1496 confisqua le château, animé d'un profond ressentiment envers les Orsini. Les premières décorations datent de ces années, parmi les plus célèbres le cycle de la femme médiévale illustrant la vie de cour de la fin du Moyen Âge et la fresque d'Antoniazzo Romano qui reproduit le triomphe de Gentil Virginio Orsini, page importante de ce XVe- peintre du siècle. Après la querelle avec le pape, les Orsini reprennent possession du château, poursuivant ainsi l'embellissement et l'agrandissement du château. À la fin du XVIe siècle, Giacomo Del Duca, élève de Michel-Ange, réalisa une série d'interventions à l'occasion du somptueux mariage entre Isabelle de Médicis et Paolo Giordano Orsini. A cette occasion, les frères Taddeo et Federico Zuccari ont été appelés à décorer certaines chambres, dont celle qui a accueilli le pape Sixte IV della Rovere en 1481 fuyant la peste qui sévissait à Rome. Les Zuccari, deux des artistes les plus importants de la fin du XVIe siècle, ont créé les fresques avec l'horoscope du couple et les emblèmes des deux familles célèbres. En 1696, les Odescalchi, ancienne famille originaire de Côme, succèdent aux Orsini, dont le prestige s'accroît considérablement lorsqu'un de ses membres monte sur le trône pontifical sous le nom d'Innocent XI.