Villa Piercy
Villa Piercy è un'antica villa campestre della provincia di Nuoro appartenuta all'ingegnere gallese Benjamin Piercy, che vi abitò con la sua famiglia dopo essersi trasferito in Sardegna avendo ricevuto l'incarico di progettare e dirigere i lavori di esecuzione della rete ferroviaria dell'isola. Si trova in località Badde Salighes ("valle dei salici"), nel territorio di Bolotana, tra le montagne della catena del Marghine.La villaLa costruzione della villa avvenne nel periodo compreso tra il 1879 ed il 1882. I lavori furono coordinati e diretti dallo stesso Benjamin Piercy. Si sviluppa su tre livelli, di cui uno seminterrato. La pianta è quadrangolare ed i quattro vertici sono cinti da altrettante torrette, munite di feritoie, sormontate da una copertura cupolata metallica e da un piccolo pinnacolo in ferro. Le stanze al piano terra sono sormontate da volte a crociera, due delle quali presentano dei dipinti.Nel luglio del 2010, dopo un lungo lavoro di restauro ad opera del proprietario, l'Unione di comuni del Marghine, la villa è stata aperta al pubblico. Il progetto di recupero interessa anche il giardino della villa nonché il piccolo borgo adiacente alla proprietà dove è presente un interessante xiloteca. Nell'aprile 2012 è stato trafugato l'antico cancello posto nel viale d'ingresso della villa, gesto che ha destato clamore e sconcerto nella zona
Villa Piercy
Villa Piercy è un'antica villa campestre della provincia di Nuoro appartenuta all'ingegnere gallese Benjamin Piercy, che vi abitò con la sua famiglia dopo essersi trasferito in Sardegna avendo ricevuto l'incarico di progettare e dirigere i lavori di esecuzione della rete ferroviaria dell'isola. Si trova in località Badde Salighes ("valle dei salici"), nel territorio di Bolotana, tra le montagne della catena del Marghine.La villaLa costruzione della villa avvenne nel periodo compreso tra il 1879 ed il 1882. I lavori furono coordinati e diretti dallo stesso Benjamin Piercy. Si sviluppa su tre livelli, di cui uno seminterrato. La pianta è quadrangolare ed i quattro vertici sono cinti da altrettante torrette, munite di feritoie, sormontate da una copertura cupolata metallica e da un piccolo pinnacolo in ferro. Le stanze al piano terra sono sormontate da volte a crociera, due delle quali presentano dei dipinti.Nel luglio del 2010, dopo un lungo lavoro di restauro ad opera del proprietario, l'Unione di comuni del Marghine, la villa è stata aperta al pubblico. Il progetto di recupero interessa anche il giardino della villa nonché il piccolo borgo adiacente alla proprietà dove è presente un interessante xiloteca. Nell'aprile 2012 è stato trafugato l'antico cancello posto nel viale d'ingresso della villa, gesto che ha destato clamore e sconcerto nella zona