francesca ♫ says:
Riporto le parole bellissime di Giovanni:
Una giornata bellissima ieri, un sole spettacolare, la prima cosa che è venuta in mente è stato la giornata dedicata a chi non c’è più.
Passando dai campi dietro casa, in tutta tranquillità si arriva al luogo dove riposano le persone.
Saranno tre chilometri circa.
E con il vento che c’era i giorni scorsi è tutto asciutto e si può camminare bene.
I campi intorno sono verdi, alcuni sono proprio coltivati ad erba per tappeti erbosi.(per campi da calcio)
Poi ci sono appezzamenti dove c’erano cereali e ora sono arati di nuovo.
E’ come vedere una casa dove i mobili sono alberi e l’erba tappeto e la terra pavimento, soffitto il cielo e il sole lampadario. D’altro lato la luna pallida sembra un quadro appeso e il cielo cambia colore, le tende delle nubi fan da sipario ad un incanto.
Se si guarda bene tutto, e si fotografa ogni cosa, quanti post bisognerebbe fare!
Senza contare poi il saluto e l’arrivederci a chi non c’è,ma è presente se ci credi.
La natura mi sconvolge al punto di voler poter fotografare il più piccolo e rappresentativo particolare che richieda tempo per comprenderlo.
I passi piccolini di chi riprende un grattacielo a New York e poi si accorge che il cielo è una cosa grandissima e riesce a posizionarsi sopra alla qualsiasi cosa.
Ieri un fenomeno strano…
E anche lei era rimasta a guardare il cielo chiedendo cosa fosse.
La mia macchina fotografica puntata in controluce, una specie d’altro sole più a nord-ovest, mentre il sole tramontava durante il nostro rientro, spiegabile o no.
Un fenomeno di rifrazioni naturale non definibile come arcobaleno, più sopito. può capitare che uno strato d'aria molto più calda sovrasti uno strato di aria più fredda: in questo caso, la differenza tra gli indici di rifrazione può dar luogo alla formazione di un condotto atmosferico che agisce come una lente di rifrazione. Non si tratta di un flare fotografico della lente della camera.
Visibile ad occhio nudo, Una luce strana sul rosso, il cielo ne fa di tutti i colori…
Ed è bello pensare ad un ringraziamento del cielo alla terra che cambierà.
francesca ♫ says:
le parole di Doniflo:
L'avevano abbandonato sotto ad un tavolo tanti anni fa quando se ne andarono da quella casa. Loro due, una più piccola dell'altra nella sostanza.
Era stato dono, gioco, sogno, diatriba e ribellione, ginocchia sbucciate e lividi per quella bimba ossuta ricciola e aggrotata.
Ritrovarselo davanti dopo più di mezzo secolo, sospeso nella vetrina di un giocattolaio , come dire, melanconia smarrimento e un'infantile quanto sconsiderata voglia di giocare.
Ma lui era proiettato altrove, quasi volava. Via.
E poi la vertrina era chiusa, il tramonto già passato.
D.F
francesca ♫ says:
Gio dice:
[ ... ]
Era Adele che strappava l'erba ai lati del muretto con le sue mani ossute.
Ed erano anni che lo faceva.
Era sua consuetudine fare ciò al tramonto.
Dopo che aveva cenato.
Quasi sempre trovava il modo di staccarsi da tutto e per quell'ora sola, si sentiva un unico piccolo pezzo della natura.
Una bellissima illusione, era molto gratificante.
[ ... ]
Gio
Nothing here yet.
You can save a photo or video to a gallery from its detail page, or choose from your faves here.
Comments