CPM Sestri Levante
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La nostra storia inizia nei primi anni 80, a Riva Trigoso. Qui due ambiziosi tecnici che lavoravano alla Fincantieri (Riccardo Marena e Giorgio Salvestri) lasciano ‘il posto sicuro’ per prendere il largo nel mare dei compositi. E’ un azzardo che sarà ampiamente ricompensato dai fatti.
Circa dieci anni più tardi (siamo negli anni 90) vede diverse esperienze dei due fondatori, e tutte di prestigio. Riccardo Marena è nel Team di costruzione del Moro di Venezia mentre Giorgio Salvestri opera come singolo artigiano per diversi cantieri nautici in tutta Italia. Tra questi: Cantieri SanGermani, Ferretti, Galetti etc). Silvestri ha collaborato con Marena al progetto del Moro di Venezia ed ha seguito la costruzione per le parti in composito dei treni ad alta velocità.
Nella seconda parte degli anni 90 Riccardo Marena è coinvolto – sempre nel Team di costruzione - nella campagna di coppa America di Prada.
Intanto Giorgio Salvestri è capocantiere alla Maxi Dolphin per seguire la costruzione del trentasei metri Viriella. In questa occasione conosce Antonio Gagliardi che fa parte anche lui del team di costruzione.
E arriviamo al 2001, non a caso immortalato da Kubrick nello strepitoso 2001 odissea nello spazio. Qui si prepareranno odissee marinare ma il fascino è lo stesso. Nasce infatti l’idea della compositi Punta Manara. Gagliardi si trasferisce in Liguria lasciando il Garda. Inizia una feconda attività di interventi di riparazioni o miglioramenti su numerose imbarcazioni. La CPM opera su barche da regata ma anche da crociera, tra le più note My Song, il Kirribilli, la maggior parte dei Southern Wind che si fermano a Genova e molti Wally. Ma ci sono anche costruzioni ex novo di barche a vela di piccolo taglio: la più famosa è la Portobello 28.
Il varo del primo esemplare di questa serie è stato effettuato a Sestri Levante il 24 agosto del 2004. La barca che è diventata la regina dei match race era stata disegnata da Judel Vrolijk, il progettista di Alinghi. Successivamente nella Baia delle Favole si era svolta una competizione ad altissimo livello in cui il natante si era messo immediatamente in luce.
Passano gli anni e nel 2011 CPM è ormai una realtà consolidata e si trasforma in un’azienda vera e propria. I soci sono Giorgio Salvestri ed Antonio Gagliardi mentre Riccardo Marena rimane come consulente privilegiato. Del gruppo fa stabilmente parte anche Marco Patrick Sartori, preparatissimo tecnico nel mondo della nautica. Dopo gli studi in ingegneria Aerospaziale Sartori ha lavorato in diversi uffici tecnici di cantieri, ha collaborato con Velerie e per un breve periodo ha collaborato con una grande azienda produttrice di materiali di consumo per la nautica e non.
L’obiettivo della CPM è di intensificare l’impegno sulla tecnologia dei materiali compositi senza limitarsi al settore nautico ma penetrando anche nei settori che possono essere sensibili a queste tecnologie.
Per questo l’azienda è molto aperta a tutti coloro che hanno esigenze e problematiche nelle realtà più diverse e anche lontane dal settore nautico. CPM ritiene infatti che questa esperienza così lunga
e approfondita possa essere ‘spesa’ con successo anche in altri campi.
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La nostra storia inizia nei primi anni 80, a Riva Trigoso. Qui due ambiziosi tecnici che lavoravano alla Fincantieri (Riccardo Marena e Giorgio Salvestri) lasciano ‘il posto sicuro’ per prendere il largo nel mare dei compositi. E’ un azzardo che sarà ampiamente ricompensato dai fatti.
Circa dieci anni più tardi (siamo negli anni 90) vede diverse esperienze dei due fondatori, e tutte di prestigio. Riccardo Marena è nel Team di costruzione del Moro di Venezia mentre Giorgio Salvestri opera come singolo artigiano per diversi cantieri nautici in tutta Italia. Tra questi: Cantieri SanGermani, Ferretti, Galetti etc). Silvestri ha collaborato con Marena al progetto del Moro di Venezia ed ha seguito la costruzione per le parti in composito dei treni ad alta velocità.
Nella seconda parte degli anni 90 Riccardo Marena è coinvolto – sempre nel Team di costruzione - nella campagna di coppa America di Prada.
Intanto Giorgio Salvestri è capocantiere alla Maxi Dolphin per seguire la costruzione del trentasei metri Viriella. In questa occasione conosce Antonio Gagliardi che fa parte anche lui del team di costruzione.
E arriviamo al 2001, non a caso immortalato da Kubrick nello strepitoso 2001 odissea nello spazio. Qui si prepareranno odissee marinare ma il fascino è lo stesso. Nasce infatti l’idea della compositi Punta Manara. Gagliardi si trasferisce in Liguria lasciando il Garda. Inizia una feconda attività di interventi di riparazioni o miglioramenti su numerose imbarcazioni. La CPM opera su barche da regata ma anche da crociera, tra le più note My Song, il Kirribilli, la maggior parte dei Southern Wind che si fermano a Genova e molti Wally. Ma ci sono anche costruzioni ex novo di barche a vela di piccolo taglio: la più famosa è la Portobello 28.
Il varo del primo esemplare di questa serie è stato effettuato a Sestri Levante il 24 agosto del 2004. La barca che è diventata la regina dei match race era stata disegnata da Judel Vrolijk, il progettista di Alinghi. Successivamente nella Baia delle Favole si era svolta una competizione ad altissimo livello in cui il natante si era messo immediatamente in luce.
Passano gli anni e nel 2011 CPM è ormai una realtà consolidata e si trasforma in un’azienda vera e propria. I soci sono Giorgio Salvestri ed Antonio Gagliardi mentre Riccardo Marena rimane come consulente privilegiato. Del gruppo fa stabilmente parte anche Marco Patrick Sartori, preparatissimo tecnico nel mondo della nautica. Dopo gli studi in ingegneria Aerospaziale Sartori ha lavorato in diversi uffici tecnici di cantieri, ha collaborato con Velerie e per un breve periodo ha collaborato con una grande azienda produttrice di materiali di consumo per la nautica e non.
L’obiettivo della CPM è di intensificare l’impegno sulla tecnologia dei materiali compositi senza limitarsi al settore nautico ma penetrando anche nei settori che possono essere sensibili a queste tecnologie.
Per questo l’azienda è molto aperta a tutti coloro che hanno esigenze e problematiche nelle realtà più diverse e anche lontane dal settore nautico. CPM ritiene infatti che questa esperienza così lunga
e approfondita possa essere ‘spesa’ con successo anche in altri campi.