SAN LEO. PIAZZA DANTE ALIGHIERI.
NON ERAVAMO IN LOCKDOWN
.“La più bella città d’Italia“, così Umberto Eco definiva il borgo di San Leo in Emilia Romagna. Due chiese, una piazza, una fortezza e uno sperone roccioso a 600 metri sul livello del mare, rendono questo borgo in provincia di Rimini un luogo fuori dal tempo. A vederlo oggi così tranquillo, non si crede che San Leo sia stata nei secoli niente più che una straordinaria fortezza militare e una macchina da guerra puntata contro chiunque avesse pretese di conquista sul Montefeltro e la valle del Marecchia. Ma lo si capisce subito quando ci si arrampica verso la cima, tra le dolci colline del Montefeltro. Quando la strada si fa ripida e comprare la sagoma del paese, sembra quasi una nave persa nella nebbia del mare, una visione che nei secoli ha affascinato Dante, attirato San Francesco, terrorizzato Cagliostro.
Siamo nella magnifica zona del Montefeltro e della Valmarecchia, tra dolci colline, borghi, fiumi e una storia secolare. Il masso su cui sorge il borgo è stato considerato sacro da sempre ma è intorno al IV secolo che i romani si insediano a San Leo. In realtà, questo luogo è sempre stato chiamato Montefeltro, da Mons Feretri, perché dove ora c’è il duomo c’era un tempio dedicato a Giove Feretro.
Fotocomposizione di 12 immagini
In EXPLORE il 27/12/2020 al n. 102
CANON EOS 600D con ob. SIGMA 10-20 f./4-5,6 EX DC HSM
SAN LEO. PIAZZA DANTE ALIGHIERI.
NON ERAVAMO IN LOCKDOWN
.“La più bella città d’Italia“, così Umberto Eco definiva il borgo di San Leo in Emilia Romagna. Due chiese, una piazza, una fortezza e uno sperone roccioso a 600 metri sul livello del mare, rendono questo borgo in provincia di Rimini un luogo fuori dal tempo. A vederlo oggi così tranquillo, non si crede che San Leo sia stata nei secoli niente più che una straordinaria fortezza militare e una macchina da guerra puntata contro chiunque avesse pretese di conquista sul Montefeltro e la valle del Marecchia. Ma lo si capisce subito quando ci si arrampica verso la cima, tra le dolci colline del Montefeltro. Quando la strada si fa ripida e comprare la sagoma del paese, sembra quasi una nave persa nella nebbia del mare, una visione che nei secoli ha affascinato Dante, attirato San Francesco, terrorizzato Cagliostro.
Siamo nella magnifica zona del Montefeltro e della Valmarecchia, tra dolci colline, borghi, fiumi e una storia secolare. Il masso su cui sorge il borgo è stato considerato sacro da sempre ma è intorno al IV secolo che i romani si insediano a San Leo. In realtà, questo luogo è sempre stato chiamato Montefeltro, da Mons Feretri, perché dove ora c’è il duomo c’era un tempio dedicato a Giove Feretro.
Fotocomposizione di 12 immagini
In EXPLORE il 27/12/2020 al n. 102
CANON EOS 600D con ob. SIGMA 10-20 f./4-5,6 EX DC HSM