Lavanda in fiore
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La lavanda è conosciuta fin dai tempi più antichi per le sue proprietà antiemetiche, antisettiche, analgesiche, battericide, vasodilatatorie, antinevralgiche, per i dolori muscolari ed è considerata un blando sedativo. L'olio essenziale di lavanda è l'olio eterico più utilizzato in profumeria.
In aromaterapia, viene utilizzata come antidepressivo, tranquillizzante, equilibrante del sistema nervoso, come decongestionante contro i raffreddori e l'influenza. Inoltre viene ritenuta efficace per abbassare la pressione arteriosa, per ridurre i problemi digestivi ed è miscelata con altre sostanza omeopatiche per curare il mal di schiena e il mal d'orecchie.
Qualche goccia di olio essenziale, aggiunta nell'acqua del bagno, aiuta a rilassare.
Per uso cosmetico, se utilizzata nell'ultimo risciacquo, quando si lavano i capelli, oltre che dare un profumo delizioso, aiuta a combattere i capelli grassi.
I fiori di lavanda, contrariamente a tante altre specie, conservano a lungo il loro aroma anche se secchi. È infatti consuetudine mettere dei sacchetti di tela nei cassetti per profumare la biancheria. La pianta, che era già nota agli antichi, veniva usata anche per la preparazione di talismani e portafortuna, legati a pratiche magiche ed esoteriche.
Il genere Lavandula appartiene alla famiglia delle Lamiaceae e comprende una trentina di specie originarie dei Paesi del Mediterraneo.
Il nome generico lavanda con il quale siamo abituati a chiamare queste piante è stato recepito letteralmente nella lingua italiana dal gerundio latino lavare «che deve essere lavato» per alludere al fatto che questa specie era molto utilizzata nell'antichità (soprattutto nel medioevo) per detergere il corpo.
La lavanda è una pianta molto rustica, che ben si adatta alle diverse situazioni pedo-climatiche e cresce spontanea nell'Italia meridionale e la ritroviamo nei terreni aridi e sassosi a formare dei bellissimi cespugli.
Sono piante perenni, sempreverdi di piccole dimensioni raggiungendo infatti al massimo un'altezza di un metro. Le foglie sono lineari, lanceolate, strette, di un caratteristico colore verde-grigio.
Le infiorescenze, portate da lunghi steli, sono delle spighe. Ciascuna spiga contiene un numero variabile di fiori molto profumati e con aroma variabiale a seconda della specie.
Il frutto della lavanda è un achenio che contiene al suo interno un solo seme
Lavanda in fiore
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La lavanda è conosciuta fin dai tempi più antichi per le sue proprietà antiemetiche, antisettiche, analgesiche, battericide, vasodilatatorie, antinevralgiche, per i dolori muscolari ed è considerata un blando sedativo. L'olio essenziale di lavanda è l'olio eterico più utilizzato in profumeria.
In aromaterapia, viene utilizzata come antidepressivo, tranquillizzante, equilibrante del sistema nervoso, come decongestionante contro i raffreddori e l'influenza. Inoltre viene ritenuta efficace per abbassare la pressione arteriosa, per ridurre i problemi digestivi ed è miscelata con altre sostanza omeopatiche per curare il mal di schiena e il mal d'orecchie.
Qualche goccia di olio essenziale, aggiunta nell'acqua del bagno, aiuta a rilassare.
Per uso cosmetico, se utilizzata nell'ultimo risciacquo, quando si lavano i capelli, oltre che dare un profumo delizioso, aiuta a combattere i capelli grassi.
I fiori di lavanda, contrariamente a tante altre specie, conservano a lungo il loro aroma anche se secchi. È infatti consuetudine mettere dei sacchetti di tela nei cassetti per profumare la biancheria. La pianta, che era già nota agli antichi, veniva usata anche per la preparazione di talismani e portafortuna, legati a pratiche magiche ed esoteriche.
Il genere Lavandula appartiene alla famiglia delle Lamiaceae e comprende una trentina di specie originarie dei Paesi del Mediterraneo.
Il nome generico lavanda con il quale siamo abituati a chiamare queste piante è stato recepito letteralmente nella lingua italiana dal gerundio latino lavare «che deve essere lavato» per alludere al fatto che questa specie era molto utilizzata nell'antichità (soprattutto nel medioevo) per detergere il corpo.
La lavanda è una pianta molto rustica, che ben si adatta alle diverse situazioni pedo-climatiche e cresce spontanea nell'Italia meridionale e la ritroviamo nei terreni aridi e sassosi a formare dei bellissimi cespugli.
Sono piante perenni, sempreverdi di piccole dimensioni raggiungendo infatti al massimo un'altezza di un metro. Le foglie sono lineari, lanceolate, strette, di un caratteristico colore verde-grigio.
Le infiorescenze, portate da lunghi steli, sono delle spighe. Ciascuna spiga contiene un numero variabile di fiori molto profumati e con aroma variabiale a seconda della specie.
Il frutto della lavanda è un achenio che contiene al suo interno un solo seme