MaOrI1563
Sardegna-Orgosolo (Murales1)
I muri che parlano.
I murales non sono altro che frammenti di memoria e vita sociale. Narrano le fatiche, le denunce e le grandi conquiste della piccola comunità orgolese, passando con estrema disinvoltura dai colorati racconti di storia quotidiana alla raffigurazione di eventi e di lotte politiche di respiro mondiale: i fatti di Pratobello, vissuti in prima persona dalla popolazione, la voce dei disoccupati, la lotta all’emancipazione femminile, la guerra di Spagna, la siccità, la pastorizia, la politica, sono solo alcune delle tematiche affrontate. Purtroppo nessuna tutela è garantita ai murales, perciò molti di questi sono andati perduti in seguito ad opere di ristrutturazione degli edifici che li ospitavano, altri stanno scomparendo a causa dell’opera del tempo, ma fortunatamente si è provveduto alla restaurazione di alcuni di questi, oltre ovviamente alla creazione di nuovi dipinti, in maniera da salvaguardare un bene che, pur nella sua semplicità, non appartiene più solamente alla comunità orgolese ma è patrimonio di chiunque riesca ad apprezzarne il valore artistico e culturale, che sia dunque nativo o straniero non ha importanza.
Sardegna-Orgosolo (Murales1)
I muri che parlano.
I murales non sono altro che frammenti di memoria e vita sociale. Narrano le fatiche, le denunce e le grandi conquiste della piccola comunità orgolese, passando con estrema disinvoltura dai colorati racconti di storia quotidiana alla raffigurazione di eventi e di lotte politiche di respiro mondiale: i fatti di Pratobello, vissuti in prima persona dalla popolazione, la voce dei disoccupati, la lotta all’emancipazione femminile, la guerra di Spagna, la siccità, la pastorizia, la politica, sono solo alcune delle tematiche affrontate. Purtroppo nessuna tutela è garantita ai murales, perciò molti di questi sono andati perduti in seguito ad opere di ristrutturazione degli edifici che li ospitavano, altri stanno scomparendo a causa dell’opera del tempo, ma fortunatamente si è provveduto alla restaurazione di alcuni di questi, oltre ovviamente alla creazione di nuovi dipinti, in maniera da salvaguardare un bene che, pur nella sua semplicità, non appartiene più solamente alla comunità orgolese ma è patrimonio di chiunque riesca ad apprezzarne il valore artistico e culturale, che sia dunque nativo o straniero non ha importanza.