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_DSC8939 - 27 05 2012 Dactylorhiza maculata.
La Concordia (nome scientifico Dactylorhiza maculata (L.) Soó, 1962) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Orchidaceae, spontanea nei luoghi freschi d'Italia.
Il nome generico (dactylorhiza) è formato da due parole greche: “dito” e “radice” e si riferisce ai sui tuberi suddivisi in diversi tubercoli (tuberi a forma digito-palmata). Il nome specifico (maculata) fa riferimento alle foglie macchiate.
Il binomio scientifico di questa pianta inizialmente era Orchis maculata, proposto dal botanico e naturalista svedese Carl von Linné (1707 - 1778) in una pubblicazione del 1753, modificato successivamente in quello attualmente accettato (Dactylorhiza maculata), proposto dal botanico ungherese Károly Rezső Soó (1903 – 1980) nel 1962.
In lingua tedesca questa pianta si chiama Geflecktes Knabenkraut; in francese si chiama Orchis tacheté; in inglese si chiama Spotted-orchid.
Questa pianta, fondamentalmente glabra, è alta da 15 a 45 cm (massimo 70 cm). La forma biologica è geofita bulbosa (G bulb), ossia sono piante perenni erbacee che portano le gemme in posizione sotterranea. Durante la stagione avversa non presentano organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei chiamati bulbi o tuberi, organi di riserva che annualmente producono nuovi fusti, foglie e fiori. È un'orchidea terrestre in quanto contrariamente ad altre specie, non è “epifita”, ossia non vive a spese di altri vegetali di maggiori proporzioni
Le radici sono fascicolate e secondarie da bulbo, e si trovano nella parte superiore dei bulbi.
Parte ipogea: la parte sotterranea del fusto è composta da due tuberi palmati ognuno più o meno profondamente diviso in più lobi o tubercoli (caratteristica peculiare del genere Dactylorhiza); il primo svolge delle importanti funzioni di alimentazione del fusto, mentre il secondo raccoglie materiali nutritizi di riserva per lo sviluppo della pianta che si formerà nell'anno venturo.
Parte epigea: la parte aerea del fusto è eretta, cilindrica e piena (non cava); la superficie è striata. Alla base sono presenti delle lunghe guaine (foglie radicali atrofizzate). È fogliosa fino all'infiorescenza. Nella parte alta può essere arrossata.
Le foglie sono oblunghe o ovalo-lanceolate, carenate e ripiegate verso l'alto e comunque a disposizione eretta (quasi patente); la superficie presenta delle "macchie" scure (da cui il nome della specie) a forma ellissoide-allungata; in alcuni casi le macchie si infittiscono fino a sovrapporsi; sono presenti inoltre delle nervature parallele (non troppo evidenti) disposte longitudinalmente. Le foglie possono essere sia radicali (o basali) che caulinari; entrambe sono amplessicauli e abbraccianti il fusto.
Foglie basali: quella basali sono più ovali o lineari-spatolate.
Foglie cauline: quelle cauline sono più lanceolate e lesiniformi e progressivamente più ristrette.
_DSC8939 - 27 05 2012 Dactylorhiza maculata.
La Concordia (nome scientifico Dactylorhiza maculata (L.) Soó, 1962) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Orchidaceae, spontanea nei luoghi freschi d'Italia.
Il nome generico (dactylorhiza) è formato da due parole greche: “dito” e “radice” e si riferisce ai sui tuberi suddivisi in diversi tubercoli (tuberi a forma digito-palmata). Il nome specifico (maculata) fa riferimento alle foglie macchiate.
Il binomio scientifico di questa pianta inizialmente era Orchis maculata, proposto dal botanico e naturalista svedese Carl von Linné (1707 - 1778) in una pubblicazione del 1753, modificato successivamente in quello attualmente accettato (Dactylorhiza maculata), proposto dal botanico ungherese Károly Rezső Soó (1903 – 1980) nel 1962.
In lingua tedesca questa pianta si chiama Geflecktes Knabenkraut; in francese si chiama Orchis tacheté; in inglese si chiama Spotted-orchid.
Questa pianta, fondamentalmente glabra, è alta da 15 a 45 cm (massimo 70 cm). La forma biologica è geofita bulbosa (G bulb), ossia sono piante perenni erbacee che portano le gemme in posizione sotterranea. Durante la stagione avversa non presentano organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei chiamati bulbi o tuberi, organi di riserva che annualmente producono nuovi fusti, foglie e fiori. È un'orchidea terrestre in quanto contrariamente ad altre specie, non è “epifita”, ossia non vive a spese di altri vegetali di maggiori proporzioni
Le radici sono fascicolate e secondarie da bulbo, e si trovano nella parte superiore dei bulbi.
Parte ipogea: la parte sotterranea del fusto è composta da due tuberi palmati ognuno più o meno profondamente diviso in più lobi o tubercoli (caratteristica peculiare del genere Dactylorhiza); il primo svolge delle importanti funzioni di alimentazione del fusto, mentre il secondo raccoglie materiali nutritizi di riserva per lo sviluppo della pianta che si formerà nell'anno venturo.
Parte epigea: la parte aerea del fusto è eretta, cilindrica e piena (non cava); la superficie è striata. Alla base sono presenti delle lunghe guaine (foglie radicali atrofizzate). È fogliosa fino all'infiorescenza. Nella parte alta può essere arrossata.
Le foglie sono oblunghe o ovalo-lanceolate, carenate e ripiegate verso l'alto e comunque a disposizione eretta (quasi patente); la superficie presenta delle "macchie" scure (da cui il nome della specie) a forma ellissoide-allungata; in alcuni casi le macchie si infittiscono fino a sovrapporsi; sono presenti inoltre delle nervature parallele (non troppo evidenti) disposte longitudinalmente. Le foglie possono essere sia radicali (o basali) che caulinari; entrambe sono amplessicauli e abbraccianti il fusto.
Foglie basali: quella basali sono più ovali o lineari-spatolate.
Foglie cauline: quelle cauline sono più lanceolate e lesiniformi e progressivamente più ristrette.