Fili tesi e fili spezzati [Explore n.12-15 nov.2015]

In memoria di Valeria Solesin, la ventottenne veneziana vittima della strage al teatro 'Bataclan' in quel tragico 13 novembre scorso. Il fuoco di tre terroristi ha spezzato il filo della sua promettente vita. A Parigi da 4 anni per un dottorato in demografia all'Idem (l'istituto di Demografia dell'Università della Sorbona) era una ragazza che gli amici definiscono come "uno dei cervelli in fuga dall'Italia". Il suo viso pulito e il sorriso solare che è apparso nelle trasmissioni di tutti i canali televisivi e su Internet lasciano immaginare la sua bellezza interiore. Commovente il dolore intenso ma composto dei genitori cui mi associo con sentimenti contrastanti che vanno dallo stordimento alla rabbia per una morte così atroce e insensata. Inviterei i miei amici/contatti veneti a lasciare, qualora lo desiderino, una frase nel loro dialetto come ultimo saluto da una regione che il destino ha voluto colpire con un lutto così dissennato. Tutta Italia è vicina ai familiari e agli amici di Valeria oltre che alle vittime e ai feriti di questi folli attentati. Grazie a tutti…

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