finieddu
Taxus baccata, foresta di Badde Salighes.
La foresta di Badde Salighes è formata da piante autoctone, alcune delle quali millenarie, e da piante esotiche, che alla fine dell'800 furono messe a dimora nel parco attorno alla villa Piercy, dal proprietario della tenuta, l'ingegnere Benjamin Piercy. La vegetazione autoctona è costituita principalmente da formazioni miste di lecci, tassi, aceri, agrifogli e roverelle. Alcuni esemplari millenari di tasso, che superano i sette metri di circonferenza, possono essere considerati relitti dell'originaria foresta primaria del periodo terziario. In questo contesto naturale si colloca l'opera del Piercy che intervenne creando un parco modellato secondo l'esempio dei grandi parchi inglesi, seguendo il gusto dell'epoca. Le specie da introdurre furono scelte in modo particolarmente accurato, tanto è vero che esse paiono essersi adattate perfettamente al nuovo ambiente.
Particolarmente accurato era il progetto che ne regolava la disposizione, in modo da ottenere grandi viali, boschetti di alberi della stessa specie alternati a spazi aperti ad esempio, con attenzione anche agli effetti cromatici dati dai diversi tipi di fioriture. Per la realizzazione di questo parco fu quindi tagliata una parte della foresta originaria che fu sostituita con i grandi viali di ippocastano, di calocedro, gli abeti, i cedri e i cipressi ed altri. Tra le particolarità da segnalare c'è anche il tunnel di bosso sempreverde, molto bello e fra i più lunghi in Italia.
TAXUS BACCATA
TASSO
Taxacee. Albero alto fino a 20-25 m. Il tronco è eretto, spesso diviso fin dalla base; e ramoso con rami secondari penduli che sostengono una corona piramidale espansa di colore verde cupo.
Foglie persistenti, aghiformi, lineari, piatte, leggermente a forma di falce, acute ma non pungenti. Hanno inserzione distica.
Frutti: arilli grossi, carnosi, dapprima verdi poi scarlatti, a forma di campana che circonda un solo seme nero di lunghezza non superiore al centimetro.
Corteccia di colore rossastro,nei primi anni di vita è liscia poi si desquama con l'età.
Il tasso è una pianta molto longeva può vivere fino a 2000 anni.
Nordeuropa, Caucaso, Nordafrica, Nordamerica, sporadico nei boschi di conifere.
Viene anche chiamato "albero della morte" ma solo perché le foglie ed i semi contenuti nelle rosse bacche, sono velenosi poiché contengono un alcaloide denominato tassina.
Per gli antichi romani la strada che portava all'aldilà era bordata proprio di tassi.
In antichità si credeva che steccando un arto fratturato le proprietà terapeutiche della pianta potessero calcificare le ossa prima del dovuto.
Dal legno di tasso, molto elastico e di grana fine erano ricavati archi e frecce. Queste ultime, data la tossicità della pianta, divenivano strumenti letali.
Oggi, l'uso del legno di Tasso è essenzialmente d'ebanisteria.
Taxus baccata, foresta di Badde Salighes.
La foresta di Badde Salighes è formata da piante autoctone, alcune delle quali millenarie, e da piante esotiche, che alla fine dell'800 furono messe a dimora nel parco attorno alla villa Piercy, dal proprietario della tenuta, l'ingegnere Benjamin Piercy. La vegetazione autoctona è costituita principalmente da formazioni miste di lecci, tassi, aceri, agrifogli e roverelle. Alcuni esemplari millenari di tasso, che superano i sette metri di circonferenza, possono essere considerati relitti dell'originaria foresta primaria del periodo terziario. In questo contesto naturale si colloca l'opera del Piercy che intervenne creando un parco modellato secondo l'esempio dei grandi parchi inglesi, seguendo il gusto dell'epoca. Le specie da introdurre furono scelte in modo particolarmente accurato, tanto è vero che esse paiono essersi adattate perfettamente al nuovo ambiente.
Particolarmente accurato era il progetto che ne regolava la disposizione, in modo da ottenere grandi viali, boschetti di alberi della stessa specie alternati a spazi aperti ad esempio, con attenzione anche agli effetti cromatici dati dai diversi tipi di fioriture. Per la realizzazione di questo parco fu quindi tagliata una parte della foresta originaria che fu sostituita con i grandi viali di ippocastano, di calocedro, gli abeti, i cedri e i cipressi ed altri. Tra le particolarità da segnalare c'è anche il tunnel di bosso sempreverde, molto bello e fra i più lunghi in Italia.
TAXUS BACCATA
TASSO
Taxacee. Albero alto fino a 20-25 m. Il tronco è eretto, spesso diviso fin dalla base; e ramoso con rami secondari penduli che sostengono una corona piramidale espansa di colore verde cupo.
Foglie persistenti, aghiformi, lineari, piatte, leggermente a forma di falce, acute ma non pungenti. Hanno inserzione distica.
Frutti: arilli grossi, carnosi, dapprima verdi poi scarlatti, a forma di campana che circonda un solo seme nero di lunghezza non superiore al centimetro.
Corteccia di colore rossastro,nei primi anni di vita è liscia poi si desquama con l'età.
Il tasso è una pianta molto longeva può vivere fino a 2000 anni.
Nordeuropa, Caucaso, Nordafrica, Nordamerica, sporadico nei boschi di conifere.
Viene anche chiamato "albero della morte" ma solo perché le foglie ed i semi contenuti nelle rosse bacche, sono velenosi poiché contengono un alcaloide denominato tassina.
Per gli antichi romani la strada che portava all'aldilà era bordata proprio di tassi.
In antichità si credeva che steccando un arto fratturato le proprietà terapeutiche della pianta potessero calcificare le ossa prima del dovuto.
Dal legno di tasso, molto elastico e di grana fine erano ricavati archi e frecce. Queste ultime, data la tossicità della pianta, divenivano strumenti letali.
Oggi, l'uso del legno di Tasso è essenzialmente d'ebanisteria.