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Regione di Mokra Gora, Serbia - Chiesetta agreste in legno di conifera con tetto a scandole / Регион Мокре Горе, Србије - сеоски црква у меком дрвету са шиндре крова / Mokra Gora Canton, Serbia - rural church in wood with shingle roof

E' dedicata a San Sava la chiesa nel villaggio di Kustendorf (Drven Grad) ideato e realizzato dal regista Kusturica su di una collina desolata e sferzata dai venti a Mokra Gora, vicino alla Bosnia nord Occidentale.

 

" Lasciando Uzice ad ovest verso la Bosnia attraverso il tunnel Sargan, oltrepassando Mokra Gora, si arriva a Drven Grad (la città di legno), la creazione del paese fantastico del famosissimo regista Emir Kusturica.

Mentre a Mokra Gora si girava il film “Life is a miracle” si narra che Kusturica sedesse per settimane aspettando il tempo perfetto per girare una scena particolare. Seduto in cima a una collina, aveva notato che sulla vetta, ad una certa distanza, sembrava sempre esserci bel tempo nonostante la pioggia e le nuvole ovunque. Questo è il luogo in cui Kusturica scelse di costruire il suo paese dallo stile etnico fatto interamente di legno. "

FONTE: www.adrimarinas.eu

 

A Kustendorf (Drven Grad) sono stati costruiti edifici con la tipica architettura delle Alpi Dinariche: le case in legno e pietra, i vialetti di sasso levigato, ma anche spazi comunitari moderni per seminari e insegnamento professionale, una biblioteca, una galleria d’arte, un negozio di souvenir, un ristorante tradizionale ed un caffè. Non poteva mancare, una sala cinema attrezzata.

.. Nel villaggio si mangia in modo sano e biologico e si bevono intrugli di frutti di bosco, si fa colazione con jogurt locale, si puo' pernottare in ambiente confortevole e semplice.

Lo stravagante artista è padrone assoluto dello spazio creato. A Drven Gradè sindaco con poteri quasi illimitati e decide a proprio arbitrio chi puo' soggiornare nel paesello montano dove ha residenza. Lo stesso regista ammette che la democrazia nella enclave di Kustendorf è sospesa !

 

Kusturica, regista di cinema apprezzato e premiato a livello internazionale, è stato piu' volte oggetto di aspre polemiche e diffamazioni a causa della propria appartenenza alla "cultura serba" e per le posizioni pacifiste ma non filo-atlantiste emerse in varie occasioni.

Nella produzione per il cinema Kusturica ha espresso una idea globale di multiculturalismo e panslavismo contro coloro che cercano di avallare la concezione dei popoli "buoni" contrapposti ai "popoli cattivi", e difendono quindi l'idea che, nella tragica guerra civile in Bosnia, si possano individuare in modo manicheo "attaccati/vittime e aggressori/carnefici" .

 

" Tra i temi che hanno animato la serata, anche grazie alle domande del pubblico che è accorso numeroso all’ evento, non potevano mancare riferimenti alla mistificazione della realtà compiuta dai media internazionali a proposito della Serbia (...) Kusturica cita l’ operazione Oluja ovvero tempesta ( 1995 ) quando furono cacciati dalla Croazia, dalle proprie case nella zona cuscinetto della Krajna, qualcosa come 250.000 civili serbi, 20.000 case bruciate ( con la supervisione Nato ) con numerosi casi di omicidi, pulizia etnica e massacri. (...)

FONTE: dall'articolo su Emir Kusturica:su www.http://www.otraweb.it (resoconto su di una recente visita a Genova del regista Emir Kusturica, serata a lui dedicata)

 

 

Non so se Kusturica abbia ragione o meno ma e' difficile dubitare che in quella guerra crimini e fanatismo, manifestazioni animalesche che trascendono qualsiasi ideologia e filosofia religiosa, siano da addebitare a tutte le fazioni in campo: ortodossi, cattolici e musulmani.

Anche in Hercegovina, a seguito degli accordi benedetti a Dayton, dobbiamo constatare che nella capitale Sarajevo gli ex perseguitati "Bosniak" (Bosniaci musulmani) sono ora gli unici incontrastati egemoni nella regione, sia culturalmente che fisicamente.

I Serbi e i Croati che un tempo erano presenti a Sarajevo in quel "melting pot" multietnico e multiculturale che affascinava il turista sono stati di fatto espulsi e hanno dovuto fuggire in Serbja,in Croazia o nella Republika Srpska e nelle enclave croate di Bosnia per evitare ritorsioni e persecuzioni.

Sarajevo è ora una città islamizzata/occidentalizzata, nella quale si mangiano hamburger Mac Donald al cospetto di nuovissime moschee finanziate da denaro di provenienza araba e turca.

 

" Emir Kusturica è celebre anche per i suoi forti e continui attacchi ai movimenti della destra ultranazionalista serba, come quando nel 1993 ha sfidato Vojislav Seselj a duello. Lo scontro avrebbe dovuto svolgersi nel centro di Belgrado a mezzogiorno, ma il leader del partito ultranazionalista si è rifiutato, dichiarando di non volere "essere accusato dell'omicidio di un filantropo"

FONTE : Wikipedia

 

Molti strali sono stati diretti al regista sul tema piu' scottante della crisi balcanica attuale: ovvero la questione del Kosovo, provincia storicamente serba che un insieme di Paesi occidentali vuole indipendente avendo gia' in passato appoggiato diplomaticamente e militarmente la maggioranza di etnia albanese nella regione, contro il governo di Belgrado.

Il Kosovo è vissuto dai Serbi come parte integrante della nazione, il cuore antico della Serbja, e lo stesso Kusturica si è espresso in tal senso partecipando addirittura a manifestazioni di piazza molto vivaci, come quella del 2008. Un episodio di forte contestazione di massa che, purtroppo, vide anche l'attacco di alcuni giovani universitari infuriati contro l'ambasciata "nemica" del principale Paese ex aggressore nel 2009 e contro altri edifici simbolo del Capitalismo occidentale, come quelli della Unicredit bank italiana.

Cosi' i cittadini belgradesi protestarono, anche violentemente, contro "lo scippo del Kosovo".

Kusturica smentì la propria adesione a qualsiasi episodio di violenza organizzata nel corso di interviste successive, spiegando pero' le ragioni del furore popolare.

Per Kusturica la cultura e le tradizioni del Kosovo (dove si trovano molti fra i piu' famosi e antichi monasteri della Chiesa ortodossa serba) sono parte integrante della cultura dell'Europa slava.

E' anche vero che esiste nella regione piu' povera della ex Fededrazione jugoslava un forte malcontento e un notevole impoverimento. La guerra ha distrutto fabbriche, case, campi.

Credo che soffiare sul fuoco della secessione in Kosovo sia facile, ma pericoloso e dannoso al benessere degli abitanti stessi.

 

Immaginate che in un Paese occidentale faticosamente riunito da Garibaldi ci siano regioni piu' povere e conflittuali dove gruppi di potere organizzati in bande si contendono il territorio come fanno i civili-paramilitari contrapposti in Kosovo, sprezzanti della legge e degli ordini del Governo .. Immaginate che qualche politico astuto e beluino piu' di altri sostenga che i biondi del Nord sono i soli ariani e devono separarsi dai bruni del Sud.. Immaginate che gli esagitati del Nord aizzati e plagiati a puntino comincino a brandire i forconi e le ascie.. Qualche ideologo ben piazzato sui media potrebbe appoggiarli, magari in cambio di una poltrona prestigiosa .. Qualche Paese del mondo potrebbe inviare aiuti umanitari in cibo e pezzi di ricambio per le camionette.. Poco cibo e molti pezzi di ricambio ..

Puo' in tal modo profilarsi la cosiddetta guerra umanitaria, con missili umanitari e aviatori disumani..

 

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" I miei film sono il contrario di quelli holywoodiani che, in varie forme, sono pura propaganda. Ossequienti alla politica di Washington, ma prodotti a Holywood. È Holywood il nodo della loro politica, risultato stellare della vera rivoluzione del Ventesimo secolo: il dominio dei media "

FONTE: Emir Kusturica su: www.wikiquote.org

 

" Eppure quando si cita il nome di Emir Kusturica, sono altri i riferimenti che balzano alla mente. Regista visionario, genio balcanico, artista kitsch e anarchico. Gioiello del cinema europeo, specie quello un po’ intellettuale, diciamolo, un po’ sinistrorso, da salotto bourgeois-bohème: animali da cortile, zingari coi denti d’oro, fiumi di rakija, matrimoni di paese, polvere, colori, suoni, spari e delirî caotici ad ogni angolo. Insomma, L’âme Slave, come cantava Boris Vian."

FONTE: www.eastjournal.net

 

" Kusturica è un regista di talento eccezionale, un talento crudo, completamente grezzo, assolutamente impulsivo e privo di qualsiasi coerenza storica, ma con una grande forza espressiva e capacità di convincere tramite le immagini. Mi ricordo i suoi primi film, meravigliosi. Ad esempio "Ti ricordi di Dolly Bell", o "Papà è in viaggio d'affari", critici a livello locale. Ricordo di averlo difeso, anche per iscritto, dai critici ufficiali che lo avevano attaccato per aver parlato di qualcuno che durante il socialismo era stato in prigione per motivi politici in un modo che non era stato gradito. (...)

(Nella filmografia di E.K. ndr) " però ci sono cose storicamente inesatte, inaccettabili e, a parte questo, politicamente stupide. (...) Per esempio ha rappresentato la Croazia come esclusivamente ustascia e fascista. Io vengo da una famiglia antifascista croata: tutta la famiglia da entrambe le parti è stata partigiana, quindi so molto bene che la Croazia non è stata così come lui la rappresenta "

FONTE: intervista Rada Ivekovic su: www.balcanicaucaso.org

 

 

 

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Uploaded on June 20, 2012
Taken on May 17, 2012