costagar51
Nell'antica chiesa di San Giovanni dell'Origlione
Costruita nel Seicento come chiesa del vicino convento di monache benedettine, fu dotata nel 1717 di un lungo camminamento sui palazzi vicini che consentiva alle religiose di raggiungere la loggia sul Cassaro.
Abbandonata nel 1866 al momento della requisizione dei beni ecclesiastici, il 9 maggio 1943 fu danneggiata da una bomba che distrusse quasi completamente il monastero. Diventata parrocchia per breve tempo nel secolo scorso con il nome di San Benedetto, è chiusa da un decennio per restauri. Uno scrigno di tesori: custodisce il dipinto settecentesco “San Benedetto che abbatte gli idoli” di Gaspare Serenario proveniente dalla distrutta chiesa di Santa Rosalia, mentre nel corso di recenti lavori è riemerso un brano degli affreschi originari attribuito a Pietro Novelli. Il toponimo Origlione deriverebbe da una alterazione linguistica che nel tempo ha trasformato il nome “Sancti Johannis de Richono” in “Riglion” e infine in “Origlione”.
A un’unica navata, con tre altari per lato, la chiesa ha un bel prospetto di notevole effetto decorativo. L’interno, oggi spoglio, è luminosissimo ed è preceduto dal coro con splendida gelosia in ferro battuto.
da: www.leviedeitesori.com/41-chiesa-dell%C2%92origlione/
Nell'antica chiesa di San Giovanni dell'Origlione
Costruita nel Seicento come chiesa del vicino convento di monache benedettine, fu dotata nel 1717 di un lungo camminamento sui palazzi vicini che consentiva alle religiose di raggiungere la loggia sul Cassaro.
Abbandonata nel 1866 al momento della requisizione dei beni ecclesiastici, il 9 maggio 1943 fu danneggiata da una bomba che distrusse quasi completamente il monastero. Diventata parrocchia per breve tempo nel secolo scorso con il nome di San Benedetto, è chiusa da un decennio per restauri. Uno scrigno di tesori: custodisce il dipinto settecentesco “San Benedetto che abbatte gli idoli” di Gaspare Serenario proveniente dalla distrutta chiesa di Santa Rosalia, mentre nel corso di recenti lavori è riemerso un brano degli affreschi originari attribuito a Pietro Novelli. Il toponimo Origlione deriverebbe da una alterazione linguistica che nel tempo ha trasformato il nome “Sancti Johannis de Richono” in “Riglion” e infine in “Origlione”.
A un’unica navata, con tre altari per lato, la chiesa ha un bel prospetto di notevole effetto decorativo. L’interno, oggi spoglio, è luminosissimo ed è preceduto dal coro con splendida gelosia in ferro battuto.
da: www.leviedeitesori.com/41-chiesa-dell%C2%92origlione/