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ciao ! papà

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29-12-1943 / 07-01-2010

 

(...) La vita di ognuno è una battaglia contro le sofferenze

di nascita, vecchiaia, malattia e morte.

La felicità non è assenza di problemi o preoccupazioni,

ma il non lasciarsi sconfiggere da nessuno dei problemi

o preoccupazioni che si possono incontrare.

E la felicità non è solamente concentrarsi su se stessi.

Coloro che possono aiutare gli altri a diventare felici,

sono persone veramente felici. (...)

 

Daisaku Ikeda

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Allora Almitra parlò dicendo: Ora vorremmo chiederti della Morte.

E lui disse:

Voi vorreste conoscere il segreto della morte.

ma come potrete scoprirlo se non cercandolo nel cuore della vita?

Il gufo, i cui occhi notturni sono ciechi al giorno, non può svelare il mistero della luce.

Se davvero volete conoscere lo spirito della morte, spalancate il vostro cuore al corpo della vita.

poiché la vita e la morte sono una cosa sola, come una sola cosa sono il fiume e il mare.

 

Nella profondità dei vostri desideri e speranze, sta la vostra muta conoscenza di ciò che è oltre la vita;

E come i semi sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna la primavera.

confidate nei sogni, poiché in essi si cela la porta dell'eternità.

La vostra paura della morte non è che il tremito del pastore davanti al re che posa la mano su di lui in segno di onore.

In questo suo fremere, il pastore non è forse pieno di gioia poiché porterà l'impronta regale?

E tuttavia non è forse maggiormente assillato dal suo tremito?

 

Che cos'è morire, se non stare nudi nel vento e disciogliersi al sole?

E che cos'è emettere l'estremo respiro se non liberarlo dal suo incessante fluire, così che possa risorgere e spaziare libero alla ricerca di Dio?

Solo se berrete al fiume del silenzio, potrete davvero cantare.

E quando avrete raggiunto la vetta del monte, allora incomincerete a salire.

E quando la terra esigerà il vostro corpo, allora danzerete realmente.

 

Sulla morte di Kahlil Gibran

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Dedica di un padre alla figlia.

Figlia

 

"... Vorrei essere,

in questo tuo andare

verso il domani,

pietra del sentiero,

isola

di fiori e di uccelli,

casa

o fiamma del focolare.

E quando verrà

l'inevitabile tramonto,

e le mie mani stanche

si negheranno

a tessere sogni e illusioni,

voglio baciare la luce

nella fiamma

dei tuoi occhi neri..."

 

Juan Baladan Gadea

 

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Uploaded on January 10, 2010
Taken on January 10, 2010