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Ponte delle Torri a Spoleto
Vero e proprio simbolo della città, il Ponte delle Torri che sorge poco fuori Spoleto è in realtà un ponte-acquedotto, un ingegnoso sistema che permetteva di collegare le due sponde del torrente Tessino e, al contempo, trasportare l'acqua dal Monteluco fino in città. Ai lati del ponte si trovano la Rocca Albornoziana, altrimenti nota come Castello, e il Fortilizio dei Mulini, una struttura a carattere difensivo ma che servì come mulinno fino in epoca recente. Il ponte, lungo 230 metri e alto oltre settanta, fu costruito probabilmente tra il XIII e il XIV secolo, forse sulla base di un preesistente acquedotto di epoca romana. Viene ricordato da Goethe nel suo viaggio in Italia, e a questo proposito è stata apposta in prossimità del luogo una lapide commemorativa con le sue impressioni su Spoleto e sul ponte.
Ponte delle Torri a Spoleto
Vero e proprio simbolo della città, il Ponte delle Torri che sorge poco fuori Spoleto è in realtà un ponte-acquedotto, un ingegnoso sistema che permetteva di collegare le due sponde del torrente Tessino e, al contempo, trasportare l'acqua dal Monteluco fino in città. Ai lati del ponte si trovano la Rocca Albornoziana, altrimenti nota come Castello, e il Fortilizio dei Mulini, una struttura a carattere difensivo ma che servì come mulinno fino in epoca recente. Il ponte, lungo 230 metri e alto oltre settanta, fu costruito probabilmente tra il XIII e il XIV secolo, forse sulla base di un preesistente acquedotto di epoca romana. Viene ricordato da Goethe nel suo viaggio in Italia, e a questo proposito è stata apposta in prossimità del luogo una lapide commemorativa con le sue impressioni su Spoleto e sul ponte.