starfooker says:
Mi ricorda la copertina della Trilogia della città di M di Biondillo, ma non solo quello. Un incrocio tra tram e Metropolitana, di notte, il punto di partenza per incunearsi in Milan, una Milan che ancora ha la nebbia, che ti avvolge, ti fa vedere e non vedere, che ti illumina, ti scalda e ti ghiaccia. Molte Milano, ma questa è una Milano del partire in Milano
starfooker says:
Milano, fashion, a tutti i costi. anche con la caviglia con le sue pieghe, tra lo sporco di un tram. femminilità a milano, nei piccoli particolari, anche tra due sedili di un tram. la sensualità imprevista di ogni giorno. Milano e le tentazioni in agguato. anche tra il freddo dell'acciaio.
starfooker says:
mi tocca tirar fuori i Baustelle:
"cusi
che ne pensa di un romantico alla Scala?
quando canta le canzoni della mala scola
quasi centomila Montenegro e Bloody Mary
mocassini gialli e sentimenti chiaro-scuri
Cara
scriverà sulle tovaglie dei Navigli
quanta gioia, quanti giorni, quanti sbagli
quanto freddo nei polmoni
che dolore
non è niente non è niente
lascia stare
se la Madonnina muore nasce un fiore
lui non vuole che la sua ragazza legga
quelle frasi incise quelle frasi amare
la sua tomba con su scritte le parole
"io vi amo
vi amo ma vi odio però
vi amo tutti
è bello è brutto io non lo so
io vi amo
vi amo ma vi odio però
vi amo tutti "
Incredibile, ma lieve. Un PIC che non ti aspetti, non inciso. Ma romantico, pensieroso. e lieve. e indefinito. come a volte lo è il sentimento.
starfooker says:
Ed ecco siori et siore.. Il PIC dei colori, definito, sfacciato, un pugno di lacrime tra gioia e dolore, punture che ti fanno sentire vivo, per quanto male faccia. perchè a votle pensare che al di là del colore ci sia un angolo buio in cui ti rifugi o ti rifugiano.. a volte.. è più di una vignettatura.
starfooker says:
Un fiore, una ragazza in controluce, un bracccio che viene verso di noi. E brillano saliere zuccheriere. Perchè a volte dobbiamo fermarci a guardare quello che scintilla, anche se il buio non ci fa vedere al di là delle luci. Ma a volte c'è un fiore a cui aggrapparci, per non farci abbagliare. E a volte è così che ci si immerge in Milan, colpiti dalle luci, aggrapandosi a quel che si può, o facendosi travolgere, in un vortice ipnotico di luci ed ombre, i ncui un momento sei in luce un momento dopo controluce
starfooker says:
Perchè K sa stupire anche quando non se ne accorge. perchè questa è la Milano di domani. ma che stupisce ancora come testimonia il signore camminante. ma alla fine i piccioni non ci pensan due volte, ti abbracciano e ti stringono o magari se ne vanno via, al solito. perchè siamo tutti uomini. e magari la milano di domani è la milano di oggi che era quela di ieri.
starfooker says:
Lo Sputo che non t'aspetti. Uno Sputo borghese e compiuto. Ma anche lo Sputo che cerca come sempre di cogliere l'animo e fissarlo come operator. E i bambini alle spalle, appena abbozzati, sembrano segnare un percorso. Da cui ci si stacca. Pur nell'indolenza operosa e nella compostezza.
starfooker says:
Il sibemolle che non ti ricordi. Un sibemolle a caccia per la città. La tecnica si è evoluta. Ma il fermare l'attimo metropolitano, poesia del cemento, magari c'era in nuce. Milano è movimento, è fermarsi, è correre e girar su se stessi. C'è chi scappa nelle sue faccende (in alto), chi si ferma a guardarti e a pensare che non sarà più così, e chi si contorce su se stesso, edonismo atletico, voglia di leccare la lama e veder quanto fa male, anche per indispettire o ricordar qualcosa a chi non può o non vuole più farlo.
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