An Almost Perfect Country (Un paese quasi perfetto), it's an Italian film written and directed by Massimo Gaudioso (2016); transposition of the French film "Un village presque parfait" 2014, in turn a remake of the Canadian film "The great seduction" 2003
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Locandina:
i.ytimg.com/vi/GKX_u1Ovskw/maxresdefault.jpg
images.everyeye.it/img-articoli/un-perfetto-recensione-v5...
m.media-amazon.com/images/M/MV5BMzQ4MzM2NzQtMTZiMS00ZDAzL...
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click to activate the small icon of slideshow: the small triangle inscribed in the small rectangle, at the top right, in the photostream (it means the monitor);
or…. Press the “L” button to zoom in the image;
clicca sulla piccola icona per attivare lo slideshow: sulla facciata principale del photostream, in alto a destra c'è un piccolo rettangolo (rappresenta il monitor) con dentro un piccolo triangolo nero;
oppure…. premi il tasto “L” per ingrandire l'immagine;
www.worldphoto.org/sony-world-photography-awards/winners-...
www.fotografidigitali.it/gallery/2726/opere-italiane-segn...
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I find out by chance about a procession “that is not marked on the web maps”, I can’t find anything about it even though I searched for a long time on the Internet, and yet the “report” seems true, a procession so little known is something I can’t let slip, I’ll go, then we’ll see; the procession, a mix of devotion and deep respect between the priest and the villagers, is there, it is celebrated in the village near Novara di Sicilia, called Badiavecchia, and “the Saint” is Saint Hugh the Abbott, patron saint of the village and of Novara di Sicilia itself. Personally, I am always fascinated by how events that happened centuries ago remain alive in popular devotion. In the film “Gladiator”, General Maximus Decimus Meridius (Russell Crowe) incites his legionaries against the barbarians in one scene and says, “What we do in life echoes in eternity!”, and this is exactly what happens with Sicilian religious processions and festivals. The celebrated Saints resemble an inexhaustible echo that reverberates in popular traditions. The story of Saint Hugh the Abbot (or Saint Hugh of Novara of Sicily) deserves an important historical preview, with Roger II, king of Sicily, (called the Norman), a unique figure especially if compared to his time, he was an enlightened and liberal king, who distinguished himself in the political panorama of those times, where massacring each other with the many wars seemed to be the only interest of the tyrants of the time; he was not interested in wars, Sicily under his guidance became a commercially and culturally flourishing island, also favored in this by its location in the center of the Mediterranean, a crossroads-hinge of three continents, between North and South, between East and West; the rest of the continent is at war against the infidels, Roger II instead welcomed all religions on the island, leaving freedom of worship to one's own god, thus a peaceful coexistence between Muslims and Christians is achieved, at the court of King Roger there are men of culture, intellectuals, even of Muslim origin, architects, masters of the arts and science, philosophy and politics; the three great cultures of the Mediterranean collaborated with each other, in Sicily the racial harmony and tolerance of King Roger, materialized in a unique reality present only in the his Sicily, which will last only 64 years, a happy period that will end with his death: Roger had demonstrated that an alternative was possible (this consideration is also valid for the terrible current events ...). This is to introduce Ugo (who was not yet a Saint in his lifetime), King Roger II wanted the construction of a monastery in Novara di Sicilia, begun in 1137, to be completed, and to do this he asked the abbot of Chiaravalle to send his monks (belonging to the Cistercian order) to the kingdom of Sicily. Ugo, a disciple of Saint Bernard of Chiaravalle, was among these monks, and he was entrusted with the management of the monastery; he died in Novara di Sicilia on November 17, but the year of his death is unknown; he was proclaimed patron saint of Novara di Sicilia in 1666, also becoming patron saint of the village of Badiavecchia. The procession I photographed was held in Badiavecchia, two things struck me, the relationship that existed between the priest Father Mario and his parishioners, a sincere relationship, of esteem, of brotherhood, comparable to that which can be experienced in a large extended family, the second thing, that unlike many processions-patron saint festivals, here there was no musical band, but a skilled violinist, followed by a collaborator who carried with her an amplified speaker, which served to spread and the poignant music made with the electronic violin, and the words of Don Mario amplified with a microphone, words that were said going to the various small neighborhoods (of Badiavecchia, and of Vallancazza, another village) stopping in front of the houses, with the parishioners listening at the door or in front of the windows, listening to the words of comfort said by Don Mario. I wanted to “tell with images” this very sweet procession, made above all with the heart, of a Sicily that has the appearance of a dizzying dive into the past, of a Sicily that still, evidently exists, but nevertheless difficult to find easily.
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Vengo a sapere in maniera del tutto casuale di una processione “che non è segnata sulle mappe del web”, non trovo nulla a riguardo pur avendo cercato a lungo su Internet, eppure la “segnalazione” sembra veritiera, una processione così poco conosciuta è una cosa che non posso lasciarmi sfuggire, vado, poi si vedrà; la processione, un misto di devozione e di profonda stima tra il sacerdote ed i paesani, c’è, si celebra nel borgo di Novara di Sicilia, chiamato Badiavecchia, ed “il festeggiato” è Sant’Ugo Abate, santo protettore del borgo e della stessa Novara di Sicilia. Personalmente sono sempre affascinato per come, eventi accaduti secoli addietro, restano sempre vivi nella devozione popolare, nel film “il Gladiatore” il generale Massimo Decimo Meridio (Russell Crowe) in una scena del film, incita i suoi legionari contro I barbari e dice ”ciò che facciamo in vita, riecheggia nell'eternità!”, ed è proprio questo quello che accade con le processioni-feste religiose Siciliane, i Santi festeggiati assomigliano ad una inesauribile eco, che si riverbera nelle tradizioni popolari. La storia di Sant’Ugo abate (o Sant’Ugo di Novara di Sicilia) merita una importante premessa di carattere storico, riguardo Ruggero II, che fu re di Sicilia, (detto il Normanno per le sue origini), figura unica soprattutto se rapportata al suo tempo, egli fu un re illuminato e liberale, distintosi nel panorama politico di quei tempi, ove il massacrarsi a vicenda con le tante guerre in corso sembrava essere l’unico interesse dei monarchi dell’epoca), a lui le guerre non lo interessavano, la Sicilia sotto la sua guida diviene una isola fiorente commercialmente e culturalmente, favorita in ciò anche dal suo trovarsi al centro del Mediterraneo, crocevia-cerniera di tre continenti, tra Settentrione e Meridione, tra Oriente ed Occidente; il resto del continente è in guerra contro gli infedeli musulmani, Ruggero II invece accoglie sull’isola tutte le religioni, lascia la libertà di culto nel proprio dio, si realizza così una serena convivenza tra musulmani e cristiani; alla corte di re Ruggero vi sono uomini di cultura, intellettuali, anche di origine musulmana, architetti, maestri nelle arti e nella scienza, nella filosofia e nella politica; le tre grandi culture del Mediterraneo collaborano tra loro, in Sicilia l’armonia razziale e la tolleranza volute da re Ruggero, si concretizzano in una realtà presente unicamente nella sua Sicilia, che durerà solo 64 anni, periodo felice che terminerà con la sua morte: Ruggero aveva dimostrato che una alternativa era possibile (questa considerazione vale anche per i terribili fatti d’attualità con le tante vittime civili a causa di guerre assurde…). Questo per introdurre Ugo (in vita ancora non era Santo), re Ruggero II desidera che venga completata la costruzione di un monastero a Novara di Sicilia iniziato nel 1137, per far ciò egli chiede all'abate di Chiaravalle di inviare nel regno di Sicilia i suoi monaci (appartenenti all’ordine dei cistercensi), Ugo, di nazionalità francese, discepolo di san Bernardo di Chiaravalle, era tra questi monaci, ad gli venne affidata la conduzione del monastero; egli morì a Novara di Sicilia il 17 novembre, ma non se ne conosce l'anno della morte; egli fu proclamato patrono di Novara di Sicilia nel 1666, divenendo anche patrono del borgo di Novara detto Badiavecchia. La processione che ho fotografato si è tenuta proprio a Badiavecchia; due sono le cose che mi hanno colpito di questa processione (con giochi pirotecnici finali), il rapporto che c’era tra il sacerdote padre Mario ed i suoi parrocchiani, un rapporto sincero, di stima, di fratellanza, paragonabile a quello che si può vivere in una grande allargata famiglia, la seconda cosa, a differenza di molte processioni-feste patronali Siciliane, qui non c’era la banda musicale ad accompagnare la vara col santo, ma un abile, virtuoso violinista, al cui seguito una collaboratrice recava con se una cassa amplificata, la quale serviva a diffondere sia le struggenti musiche realizzate col violino elettronico, sia le parole di don Mario pronunciate con un microfono, parole che venivano dette ai fedeli in processione, recandosi tutti nei vari piccoli quartierini (di Badiavecchia, e di Vallancazza, altro borgo) soffermandosi di tanto in tanto davanti ad alcune abitazioni, con le parrocchiane/parrocchiani intenti ad ascoltare sull’uscio di casa o davanti alla finestra, ascoltando commossi le parole di conforto dette dal sacerdote don Mario. Ho desiderato “raccontare con immagini” questa dolcissima-serenissima processione, fatta soprattutto col cuore, di una Sicilia che ha l’aspetto di un vertiginoso tuffo nel passato, di una Sicilia che ancora esiste-e-resiste, ma purtuttavia non certo comune, da trovare non con estrema facilità.
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Festa di S Ugo Giornata della Processione 2 Ottobre 2016
Festa S. Ugo Badiavecchia 17 Novembre 2022
Pellegrinaggio Mariano da S Marco passando da Badiavecchia verso S Basilio 14 Maggio 2017
8) Festa di S. Basilio Processione 22 Luglio 2012
11 Giornata della Misericordia a Badiavecchia 29 e 30 Ottobre 2016
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UN PAESE QUASI PERFETTO (2016) di Massimo Gaudioso - Trailer ufficiale HD
UN PAESE QUASI PERFETTO - Scena del film "La direttissima"
UN PAESE QUASI PERFETTO - Scena del film "Sushi e sashimi"
UN PAESE QUASI PERFETTO - Scena del film "Tutta la salita"
UN PAESE QUASI PERFETTO - Il sindaco disoccupato
UN PAESE QUASI PERFETTO - Scena del film "Il piano"
UN PAESE QUASI PERFETTO - Scena del film "Trenino"
UN PAESE QUASI PERFETTO - Scena del film "Tutti i medici italiani"
UN PAESE QUASI PERFETTO - Fabio Volo, il medico credulone
UN PAESE QUASI PERFETTO - Tecniche di seduzione: Anna
Un paese quasi perfetto: Fabio Volo e Miriam Leone, leggi l'articolo su SpettacoloMaia.it
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An Almost Perfect Country (Un paese quasi perfetto), it's an Italian film written and directed by Massimo Gaudioso (2016); transposition of the French film "Un village presque parfait" 2014, in turn a remake of the Canadian film "The great seduction" 2003
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…………………………………………………
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Festa di S Ugo Giornata della Processione 2 Ottobre 2016
Festa S. Ugo Badiavecchia 17 Novembre 2022
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8) Festa di S. Basilio Processione 22 Luglio 2012
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