A Special Day (Una giornata particolare), it's an Italian drama film directed by Ettore Scola and starring Sophia Loren, Marcello Mastroianni and John Vernon; 1977.
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click to activate the icon of slideshow: the small triangle inscribed in the small rectangle, at the top right, in the photostream;
or…. press L to enlarge;
clicca sulla piccola icona per attivare lo slideshow: sulla facciata principale del photostream, in alto a destra c'è un piccolo rettangolo (rappresenta il monitor) con dentro un piccolo triangolo nero;
oppure…. premi L per ingrandire l'immagine;
www.worldphoto.org/sony-world-photography-awards/winners-...
www.fotografidigitali.it/gallery/2726/opere-italiane-segn...
……………………………………………………………………….
My health company, every three months, for three days, sends me to cover a shortage of staff, in the Lipari hospital, (and so do my colleagues), in the little free time I have available, I dedicate myself to my photographic passion.
Lipari is the largest island of the Aeolian Islands (they are located north of Sicily, one hour by hydrofoil from Milazzo); Lipari, under the fascist dictatorship, was the seat of forced confinement for political opponents, it was considered "a Sicilian Alcatraz", among all the islands of confinement, Lipari was most likely the most liveable, both for its considerable size that favored the relations of the confined with the inhabitants, both because, to a greater extent than elsewhere, in Lipari, confined persons were allowed to live in private residences, together with their families or other companions. I found written: "Being on an island that belongs to another island means feeling doubly foreign, tied to the will of the gods and nature, where every certainty can be swept away by the waves of that sea that laps it in every intimate part, but it is a sensation that lasts for a few minutes, the Liparoti (the inhabitants of Lipari, ed) know it well (as all Sicilians know), the Greek concept of Xenia, hospitality, is inherent in them, a written rule, is a duty that provides sanctity and protection for the guest ".
Lipari has a long history as a place of detention. It is the island where the common criminals were initially confined, then with the law of November 6, 1926 (the twenty-year fascist period begins with the seizure of power by fascism and Mussolini, officially occurred on October 31, 1922), Lipari thus became the a place to isolate and confine opponents; the life of the confined began immediately after disembarkation, with lodging in the dormitories of the Castle, under the strict surveillance of the police and the fascist militia, every morning, the confined were subjected to the appeal and they received a daily pay of 10 lire; they could move freely in the town, without however exceeding the demarcation line that surrounded the inhabited center; walking was the main activity, the saddest and most melancholy ones pushed to the limit allowed, to see the ferries arrive from Milazzo, aware that the sea was guarded by motorboats armed with machine guns. A situation that will not prevent Nitti, Rosselli and Lussu from fleeing the island, on a moonless night, between 27 and 28 July 1929.
I made some photo-portraits of people I didn't know, I thank them very much for their sympathy and their availability; I tried to capture the essence of minimal photographic stories, collected walking along the streets of Lipari ... in search of fleeting moments ...I used a particular photographic technique for some photographs at the time of shooting, which in addition to capturing the surrounding space, also "inserted" a temporal dimension, with photos characterized by being moved because the exposure times were deliberately lengthened, they are confused -focused-imprecise-undecided ... the Anglo-Saxon term that encloses this photographic genre with a single word is "blur", these images were thus created during the shooting phase, and not as an effect created subsequently, in retrospect, in the post-production
La mia azienda sanitaria, ogni tre mesi, per tre giorni, mi manda a ricoprire una carenza di organico, nell’ospedale di Lipari, (e così anche i miei colleghi), nel poco tempo libero che mi resta a disposizione, mi dedico alla mia passione fotografica.
Lipari è l’isola più grande delle isole Eolie (si trovano a nord della Sicilia, ad un’ora di aliscafo da Milazzo); Lipari , sotto la dittatura fascista, fu sede di confino coatto per gli oppositori politici, essa era considerata “un’Alcatraz siciliana”, fra tutte le isole di confino, Lipari fu molto probabilmente quella più vivibile, sia per le sue notevoli dimensioni che favorivano i rapporti dei confinati con gli abitanti, sia perché, in misura maggiore che altrove, a Lipari veniva consentito ai confinati di abitare in residenze private, insieme ai propri familiari o ad altri compagni. Ho trovato scritto: “Trovarsi su un Isola che appartiene a un’altra Isola, vuol dire sentirsi doppiamente straniero, legato al volere degli dei e della natura, dove ogni certezza può essere spazzata via dalle onde di quel mare che la lambisce in ogni intima parte, ma è una sensazione che dura solo per qualche minuto, i Liparoti (gli abitanti di lipari, n.d.r.)lo sanno bene (come lo sanno tutti i siciliani), è connaturato in loro il concetto greco della Xenia, l'ospitalità, non è una norma scritta, è un atto dovuto che prevede sacralità e protezione per l’ospite”.
Lipari ha una lunga storia come luogo di detenzione. È l’isola dove all’inizio erano confinati i delinquenti comuni, poi con la legge del 6 novembre 1926 (il ventennio fascista inizia con la presa del potere del fascismo e di Mussolini, ufficialmente avvenuta il 31 ottobre 1922), Lipari divenne così il luogo dove isolare e confinare gli oppositori; la vita del confinato iniziava subito dopo lo sbarco, con l’alloggio nelle camerate del Castello, sotto la rigida sorveglianza della polizia e della milizia fascista, ogni mattina, i confinati erano sottoposti all’appello e alla consegna della "mazzetta", ossia la paga giornaliera di 10 lire; potevano circolare liberamente nel paese, senza però superare la linea di demarcazione che circondava il centro abitato; passeggiare era la principale attività, i più tristi e malinconici si spingevano fino al limite consentito per vedere arrivare i traghetti da Milazzo, consapevoli che il mare era sorvegliato da motoscafi armati di mitragliatrici. Situazione che non impedirà a Nitti, Rosselli e Lussu di fuggire dall’isola, in una notte senza luna, tra il 27 e il 28 luglio del 1929.
Ho realizzato dei foto-ritratti di persone che non conoscevo, le ringrazio veramente tanto per la loro simpatia e la loro disponibilità; ho cercato di cogliere al volo l’essenza di storie fotografiche minime, raccolte camminando per le strade di Lipari... alla ricerca di attimi fugaci s-fuggenti ...
Ho utilizzato per alcune fotografie una tecnica fotografica particolare al momento dello scatto, che oltre a catturare lo spazio circostante, ha "inserito" anche una dimensione temporale, con foto caratterizzate dall’essere mosse poiché volutamente sono stati allungati i tempi di esposizione, sono confuse-sfocate-imprecise-indecise...il termine anglosassone che racchiude con una sola parola questo genere fotografico è "blur", queste immagini sono state così realizzate in fase di scatto, e non come un effetto creato successivamente, a posteriori, in fase di post-produzione.
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Una giornata particolare – Sul terrazzo
Una giornata particolare 3 Love sequence
Una giornata particolare scena “il genio è maschio”
Film Dossier - "Una Giornata Particolare" - Intervento di Marcello Mastroianni (1983, RAI 1)
Una giornata particolare - L'inquilino del sesto piano è frocio!
Una giornata particolare – La rumba
Una Giornata Particolare addio Gabriele
Una giornata particolare - Il bacio
Una giornata particolare - Marcello Mastroianni e l'amante
A Special Day 1977 (Una Giornata Particolare) - theme (Third Reich anthem on piano)
Ettore Scola racconta il suo cinema
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A Special Day (Una giornata particolare), it's an Italian drama film directed by Ettore Scola and starring Sophia Loren, Marcello Mastroianni and John Vernon; 1977.
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click to activate the icon of slideshow: the small triangle inscribed in the small rectangle, at the top right, in the photostream;
or…. press L to enlarge;
clicca sulla piccola icona per attivare lo slideshow: sulla facciata principale del photostream, in alto a destra c'è un piccolo rettangolo (rappresenta il monitor) con dentro un piccolo triangolo nero;
oppure…. premi L per ingrandire l'immagine;
www.worldphoto.org/sony-world-photography-awards/winners-...
www.fotografidigitali.it/gallery/2726/opere-italiane-segn...
……………………………………………………………………….
My health company, every three months, for three days, sends me to cover a shortage of staff, in the Lipari hospital, (and so do my colleagues), in the little free time I have available, I dedicate myself to my photographic passion.
Lipari is the largest island of the Aeolian Islands (they are located north of Sicily, one hour by hydrofoil from Milazzo); Lipari, under the fascist dictatorship, was the seat of forced confinement for political opponents, it was considered "a Sicilian Alcatraz", among all the islands of confinement, Lipari was most likely the most liveable, both for its considerable size that favored the relations of the confined with the inhabitants, both because, to a greater extent than elsewhere, in Lipari, confined persons were allowed to live in private residences, together with their families or other companions. I found written: "Being on an island that belongs to another island means feeling doubly foreign, tied to the will of the gods and nature, where every certainty can be swept away by the waves of that sea that laps it in every intimate part, but it is a sensation that lasts for a few minutes, the Liparoti (the inhabitants of Lipari, ed) know it well (as all Sicilians know), the Greek concept of Xenia, hospitality, is inherent in them, a written rule, is a duty that provides sanctity and protection for the guest ".
Lipari has a long history as a place of detention. It is the island where the common criminals were initially confined, then with the law of November 6, 1926 (the twenty-year fascist period begins with the seizure of power by fascism and Mussolini, officially occurred on October 31, 1922), Lipari thus became the a place to isolate and confine opponents; the life of the confined began immediately after disembarkation, with lodging in the dormitories of the Castle, under the strict surveillance of the police and the fascist militia, every morning, the confined were subjected to the appeal and they received a daily pay of 10 lire; they could move freely in the town, without however exceeding the demarcation line that surrounded the inhabited center; walking was the main activity, the saddest and most melancholy ones pushed to the limit allowed, to see the ferries arrive from Milazzo, aware that the sea was guarded by motorboats armed with machine guns. A situation that will not prevent Nitti, Rosselli and Lussu from fleeing the island, on a moonless night, between 27 and 28 July 1929.
I made some photo-portraits of people I didn't know, I thank them very much for their sympathy and their availability; I tried to capture the essence of minimal photographic stories, collected walking along the streets of Lipari ... in search of fleeting moments ...I used a particular photographic technique for some photographs at the time of shooting, which in addition to capturing the surrounding space, also "inserted" a temporal dimension, with photos characterized by being moved because the exposure times were deliberately lengthened, they are confused -focused-imprecise-undecided ... the Anglo-Saxon term that encloses this photographic genre with a single word is "blur", these images were thus created during the shooting phase, and not as an effect created subsequently, in retrospect, in the post-production
La mia azienda sanitaria, ogni tre mesi, per tre giorni, mi manda a ricoprire una carenza di organico, nell’ospedale di Lipari, (e così anche i miei colleghi), nel poco tempo libero che mi resta a disposizione, mi dedico alla mia passione fotografica.
Lipari è l’isola più grande delle isole Eolie (si trovano a nord della Sicilia, ad un’ora di aliscafo da Milazzo); Lipari , sotto la dittatura fascista, fu sede di confino coatto per gli oppositori politici, essa era considerata “un’Alcatraz siciliana”, fra tutte le isole di confino, Lipari fu molto probabilmente quella più vivibile, sia per le sue notevoli dimensioni che favorivano i rapporti dei confinati con gli abitanti, sia perché, in misura maggiore che altrove, a Lipari veniva consentito ai confinati di abitare in residenze private, insieme ai propri familiari o ad altri compagni. Ho trovato scritto: “Trovarsi su un Isola che appartiene a un’altra Isola, vuol dire sentirsi doppiamente straniero, legato al volere degli dei e della natura, dove ogni certezza può essere spazzata via dalle onde di quel mare che la lambisce in ogni intima parte, ma è una sensazione che dura solo per qualche minuto, i Liparoti (gli abitanti di lipari, n.d.r.)lo sanno bene (come lo sanno tutti i siciliani), è connaturato in loro il concetto greco della Xenia, l'ospitalità, non è una norma scritta, è un atto dovuto che prevede sacralità e protezione per l’ospite”.
Lipari ha una lunga storia come luogo di detenzione. È l’isola dove all’inizio erano confinati i delinquenti comuni, poi con la legge del 6 novembre 1926 (il ventennio fascista inizia con la presa del potere del fascismo e di Mussolini, ufficialmente avvenuta il 31 ottobre 1922), Lipari divenne così il luogo dove isolare e confinare gli oppositori; la vita del confinato iniziava subito dopo lo sbarco, con l’alloggio nelle camerate del Castello, sotto la rigida sorveglianza della polizia e della milizia fascista, ogni mattina, i confinati erano sottoposti all’appello e alla consegna della "mazzetta", ossia la paga giornaliera di 10 lire; potevano circolare liberamente nel paese, senza però superare la linea di demarcazione che circondava il centro abitato; passeggiare era la principale attività, i più tristi e malinconici si spingevano fino al limite consentito per vedere arrivare i traghetti da Milazzo, consapevoli che il mare era sorvegliato da motoscafi armati di mitragliatrici. Situazione che non impedirà a Nitti, Rosselli e Lussu di fuggire dall’isola, in una notte senza luna, tra il 27 e il 28 luglio del 1929.
Ho realizzato dei foto-ritratti di persone che non conoscevo, le ringrazio veramente tanto per la loro simpatia e la loro disponibilità; ho cercato di cogliere al volo l’essenza di storie fotografiche minime, raccolte camminando per le strade di Lipari... alla ricerca di attimi fugaci s-fuggenti ...
Ho utilizzato per alcune fotografie una tecnica fotografica particolare al momento dello scatto, che oltre a catturare lo spazio circostante, ha "inserito" anche una dimensione temporale, con foto caratterizzate dall’essere mosse poiché volutamente sono stati allungati i tempi di esposizione, sono confuse-sfocate-imprecise-indecise...il termine anglosassone che racchiude con una sola parola questo genere fotografico è "blur", queste immagini sono state così realizzate in fase di scatto, e non come un effetto creato successivamente, a posteriori, in fase di post-produzione.
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Una giornata particolare – Sul terrazzo
Una giornata particolare 3 Love sequence
Una giornata particolare scena “il genio è maschio”
Film Dossier - "Una Giornata Particolare" - Intervento di Marcello Mastroianni (1983, RAI 1)
Una giornata particolare - L'inquilino del sesto piano è frocio!
Una giornata particolare – La rumba
Una Giornata Particolare addio Gabriele
Una giornata particolare - Il bacio
Una giornata particolare - Marcello Mastroianni e l'amante
A Special Day 1977 (Una Giornata Particolare) - theme (Third Reich anthem on piano)
Ettore Scola racconta il suo cinema
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