burnt-fingernails
Bologna!
Yashica FX-3
Al termine dei miei 3 anni di studio a Bologna
Grazie a me.
Grazie a mio padre e mia madre che mi hanno mantenuto,è solo grazie a loro che ho potuto vivere tutto questo
Grazie alla mia compagna di vita Elisa che conosco da 12anni, che mi ha aiutato a rendere questa esperienza il piu’ incredibile possibile..elaborare il momento per renderlo eterno.Tutto sarà eterno.
Le risate,le ubriacature dure e leggere,i viaggi,il filosofeggiare la notte sulla vita,le utopie che con il tempo sono cresciute con noi, politica, religione, odio e amore.
Le risate che sono state veramente infinite che ci hanno tolto il respiro e anche qualche piantino…perché anche quello ci sta sempre.
La stanza doppia disastrata, i tuoi tappi per non sentire il rumore notturno,le paranoie,gli sfoghi…abbiamo raggiunto un grado d’intimità meraviglioso e maturo.
Il stracazzismo giornaliero,il rimandare tutto a domani perché oggi eravamo stanche.
Le infinite sigarette,la cenere ovunque..nei piatti , nei bicchieri ,nella stufa ,la sigaretta che mi mettevi in bocca ogni mattina prima che aprissi gli occhi, la nostra bellissima cucina piena di rifiuti ,alcol e amore per la vita…il nostro risveglio
Il farsi la doccia e rimanere delle ore in accappatoio..come in una beauty farm.
Tu che preparavi da mangiare e io che lavavo i piatti.
I momenti meravigliosi sono incredibile e infiniti…Ad esempio ricordi quella volta che ubriache siamo andate a fare la spesa in Porta Saragozza…e rovistando in un cassone abbiamo trovato la migliore raccolta di Prevert…allora ci siamo sedute tra la frutta e la verdura..io ti leggevo le poesie,ci guardavo ogni tanto e ci commovevamo..sono stati 40 minuti in cui ci siamo totalmente estraniante..finchè la cassiera gentilmente ci ha cacciato…e siamo uscite dal supermercato con una bottiglia di spumante da 2 euro,delle patatine, quel libro blu di Prevert e a casa il frigo ancora completamente vuoto.
Sei la cosa piu’ bella che mi sono portata a casa da questo trip meraviglioso assieme alla mia ormai ombra di bambina.
Grazie ad Alessandro che mi ha insegnato che la selezione naturale esiste,c’è ed impera,il nostro fratello barese che è stato un maestro di vita con le sue massime dialettali e non.
Con le sue arringhe in cucina, il caffè della mattina(“Elisa fa o caffè) e le sue marborlo lights,e ancora le infinite risate su TUTTO, i suoi racconti…il vivere per raccontarla…o il raccontarla per vivere,con te anche la spiegazione delle regole degli scacchi diventavano un romanzo avvincente.
I litigi perché non so starmene zitta, le frecciatine che volavano qua e la..lanciate velocemente ma con lo scopo di atterrare dolcemente.
Il disgusto condiviso per il putridume della casa…e giu’ tanto per cambiare a ridere,a fare congetture senza senso(la storia dei guanti del bagno….) e quando ci mettevamo a pulire tu stranamente poco dopo ti eclissavi. Che depravato!
Quando tentavi di parlare in veneto(non trascrivo la tua frase e cavallo di battaglia del nostro dialetto ma sai bene cosa intendo)…e noi venete che per sfotterti ti abbiamo insegnato che nel nostro dialetto il plurale si faceva aggiungendo la s alla fine della parola e allora la sera quando tornavi ci chiamavi con “Puttans!!!”
Quando mi guardavi la seduta beata e pacifica nella poltrona e mi dicevi “Chi sta meglio di te?..Papa Ratzingerrrrrr!!!” e io m’infastidivo
Le crociate su Berlusconi…e quando quel tale in salotto appena ha visto la faccia del Cavalier in tv…ha sputato sullo schermo…vi ricordate?
Tutto il rumore notturno che abbiamo dovuto sopportare,chitarre , urli, ubriachezza molesta, carabinieri alla porta, biglietti di reclami dai vicini dove ci chiedevamo se per caso fossimo animali..come cantavi bene tu Alessà eravamo figli di un sistema aberrante!
Le carene delle biciclette raccattate dall’immondizia dai nostri coinquilini,i cartelli stradali,le poltrone provenienti dal rusco,la poltrona da dentista di R.J.F III
La disperazione perché le stoviglie erano sempre sporche…allora proponevamo di mangiare con le mani…ma non l’abbiamo mai fatto.
I coordinatori dell’appartamento che una volta al mese venivano a controllare la pulizia dell’appartamento…vedere la loro faccia non aveva prezzo…e quella volta che ci hanno detto di impegnarci altrimenti ci sarebbe dovuta essere la disinfestazione dei topi? o quella ancora in cui A.M. è uscita quasi vomitando dall’ appartamento per l’aria come dire…rarefatta…?
L’idraulico che si rifiutava di mettere le mani nella vasca.
Il tecnico siciliano dell’ estintore che mi chiedeva sempre come facessimo a persistere li dentro…
Il prete che ho cacciato perché voleva benedirci la casa.…quella mia fissazione ossessiva per la laicità.”no”gli ho detto” non ci sarà nessuna benedizione perché qui vivono persone di religioni diverse!”
I pakistani(paki) che ci vendevano dopo le 22 la birra di nascosto per paura di prendere la multa…e con un sorriso di complicità gli passavo lo zaino da riempire…moretti,moretti e moretti e amabile d ‘ Emilia
Marty la ragazza di Alessandro che ci veniva a trovare, dormiva da noi, potremmo riconoscere tra mille altre donne i suoi passi o i suoi tacchi, entrava in salotto con un sorriso e con le sue scarpe rosse, verdi, nere,con i tacchi o senza tacchi,sempre perfettamente curata e in pandan con mille chiacchere e novità, la sua dolcezza, la sua eleganza….le ore passate in salotto a parlare del piu’ del meno…e Alessandro che ci raggiungeva e apparecchiava la tavola sull’ asse da stiro…
Il mitico pakistano che ci portava la pizza a domicilio e che l’ultimo dell’anno primo gli abbiamo messo in mano 2 bicchieri di vinaccio e poi ho cercato di baciarlo.
Il balcone dove mi sedevo sempre con le gambe nel vuoto a fumare e a cantare ai passanti…
Quella volta che ci siamo messi a gettare dalla finestra tutte le centinaia di bottiglie nell’immondizia..Tu Alessà e Bobby a calare i secchi stracolmi giu’ in strada e io a cestinarli…i turisti che ci fotografavano ridendo…pensando fosse una strana tradizione italica.
Quando andavamo a studiare a l’Archiginnasio…la mia ira s’alimentava…2 ore per aspettare un posto, le chiavi per mettere la borsa nell’ armadietto, firmare poi l’autorizzazione…”entra con macchina fotografica…” ”entra con fotocopie”…”no,non può entrare con l’acqua”…e tu Elisa che ci volevi andare a tutti i costi..forse sotto sotto per veder il mio nevrotismo sprigionarsi.
Tanta musica, solo musica perché noi siamo del partito di quelli che la musica ti da ossigeno. Sempre.
Tanta musica, ad ognuno la sua,a tutti quella di ognuno…il dover sopportare stoicamente certe tamarrate degli articolo 31 “voglio una lurida…sono arrapato ooooo!”…o “messico e nuvole la faccia triste dell’america voglia di piangere ho”…o ancora Nino D'Angelo..."una birra gelata,gelata come noi..."
E Quelle canzonette di Lino Banfi…!proprio trash…proprio demenziali come noi..
L’amore simbiotico per il cinema ma quello buono…rimanere incantati davanti alla scatola televisiva, vhs , dvd, film in b&n e a colori, film drammatici ,film di guerra, film orientali…no merda italiana contemporanea, tanto cinema americano ma anche quello europeo.
Le infinite discussioni filosofiche, politiche, religiose…persone di culture e religioni diverse a confronto…un perfetto tavolo di democrazia…
Noi che ci credevamo tutti e ci spiegavamo come il mondo l’avremmo voluto, utopie che rimbalzavano sul tavolo di marmo, la condivisione della fame di confrontarsi, le confutazioni delle teorie altrui.
Si partiva da “Dio esiste?”o “cos’è l’essere?”..e intanto con birra e sigarette ognuno proponeva…
Quando si parlava di politica…li eravamo quasi tutti in accordo
Quando si parlava di religione…ci scaldavamo un po’ tutti. C’era chi la chiesa e il clero l’avrebbe voluto spazzare dalla faccia della terra, chi credeva fermamente nel papa e davanti ad un capitello si faceva il segno della croce,.chi ateo, ortodosso o ebreo….discutevamo sulla presunta purezza della Vergine Maria, o sulla colpa della crocifissione di Cristo…ebrei o Ponzio Pilato? entrambi?…
Vivere con “stranieri” è stato forse una dei moti piu’ violenti al mio essere…ho imparato la sopportazione, il confronto, l’accettazione, l’amore per le particolarità, ogni cosa non è piu’ così strana ai miei occhi ora ma semplicemente entusiasmante…ecco il piu’ grande insegnamento di Via Paglietta : il mondo è veramente infinito e c’è posto per tutti, alzare il dito contro qualsiasi persona che non rispecchia i nostri standard soggettivi di normalità è un infamità incredibile…è il rifiuto del vivere e della suprema bellezza della mondo.
è vero che il mondo è bello perché vario,è vero che bisogna vivere e lasciar vivere, è vero che basta poco per essere intolleranti basta poco basta essere un po’ ignoranti, è vero CHE basta poco per non capire e scappare via (per una volta concordo con Vasco)
In questi 3 anni noi italiani di Via Paglietta abbiamo veramente visto di tutto…cene con rabbini ortodossi, appartamento progettato per vivere in 7 e trovarsi delle volte in 15 o 16, ospiti e bagagli ovunque, sconosciuti che dormivano in corridoio, salotto o cucina quindi svegliarsi la mattina e trovare Tizio o Caio che ti sorrideva e pensare”e questo da dove cazzo viene fuori?!”..sedersi ed iniziare a chiacchierare come nulla fosse.
Le feste del secondo anno :in 30 dentro ad una cucina, birra e amabile dell’Emilia, hip pop, bicchieri rotti, abbracci e baci, Bobby che schizzava male e come un equilibrista camminava con la scala di ferro, Sandy che io ed Elisa coccolavamo, baciavamo ed abbracciavamo, ”Sandy mi vuoi sposare?”gli chiedevo sempre da ubriaca ”certo!ma devi diventare ebrea prima!”mi rispondeva lui, i brindisi, le risate, il perfetto equilibrio, il percepire solo l’istante.
Come riassumere tre anni?impossibile…tanti momenti folli e demenziali…eravamo tutti pazzi furiosi.
Veronica e la sua pistola a pallini da usare per strada perché diceva che gli uomini italiani erano troppo furbi, aggressivi e maschilisti…e come non darle torto!
Morgan e la sua passione per il cibo ,Kate e la sua dolcezza ,Alex il regista che quando si ubriacava scappava per la città e finiva all’ospedale,Sandy l’uomo della mia vita , forse colui che ho adorato piu’ di tutti:di una cultura ,un intelligenza e una autoironia sorprendentemente infinita, Bobby sebbene nipote di uno degli uomini piu’ celebri e potenti della storia era un ragazzo semplicissimo, Alex 2 e le tagliatelle fatte a mano da lui.
Quella nuova lingua che è fiorita in casa nostra…un “itliaenglish”..telefono diventava fonmo, fare la lavatrice era fare la launderia, materasso era matriscia,i ladri erano i ruffiani nel parco,amici diventavano amichi,ridicolo era ridicoloso, i capelli ricci erano capelli ricchi,tosse era tosca, il nostro valoroso portiere della nazionale Buffon era Buffone, sporcarla era la spazzatura, per loro esistevano persone di nazionalità diverse come etruschesi, croaziani e russesi, la ceretta era quella cosa per tirare via i capelli,l'acol era alculo...e via dicendo....
I nostri americani sono tornati in patria oltre che con un buon italiano parlato anche con un accento vicentino invidiabile e una sterminata collezione d’improperi veneti…
Morgan che diceva sempre che la felicità era ignoranza .
Sandy invece che la vita è una puttana e poi muori.
Morgan che una volta al fruttivendolo ha chiesto un po’ di figa invece che un po’ di fichi.
Amici dal Belgio,Cina,dalla Svezia,Porto Rico,Alaska,da New York,San Francisco,Buffalo, Washington dc,Santa Barbara,Boston,Miami,Chicago……e la frase ricorrente di tutti…"quando sarai negli Usa casa mia sarà casa tua"
Bologna..una città spettacolare, un porto, gente che va e viene.
Piazza Maggiore e la sua incredibile atmosfera atemporale, sembra che li vada tutto al rallentatore.
Piazza Santo Stefano e le sue serate…perché appena inizia un leggero caldo tutti gli studenti vi si riversano a far festa.
Bologna e i suoi portici che ti riparano dalla pioggia ,che d’estate puzzano d’urina e che sono il tetto di barboni e punkabbestie.
Bologna e Via Zamboni.
Via Zamboni e i suoi infiniti studenti colorati, fotocopie sotto braccio, esami da registrare ,appelli a cui rispondere, statini, code chilometriche per la burocrazia.
Studenti di ogni parte del mondo che aspettano il loro esame, magliette macchiate ,cravatte, pearcing o dread…lo studio superficiale,lo studio pesante,il non so nulla,il dai ci provo al massimo torno la prossima volta, visi bianchi e stressati, le occhiaie ,i caffè,le risate liberatorie, il docente che chiama il tuo cognome…”merda questo ora mi macella”pensi tu …“si accomodi”dice lui.
I 30, i 27, i 25, i 18 o il torni la prossima volta, il sorriso di scoraggiamento, il va bhe chi se ne frega effettivamente avevo studiato 3 libri su 5.
Le lezioni, la noia, gli assistenti,il programma d’esame.
I docenti troppo vecchi, lasciate posto ai giovani, a 40anni ancora assistenti e frustrati.
Il professore che apre la pagina a caso “mi parli di…”..docenti sorridenti,incazzati,maleducati gentili,vecchi,acciaccati,che ti fumano in faccia o parlano al cellulare.
Docenti che ti fanno studiare i libro che hanno scritto loro,a Bologna come in qualsiasi parte d’Italia.
Girare per le biblioteche alla ricerca del testo d’esame, la sala borsa la cosa piu’ bella di Bologna.
Studenti assonnati la mattina perché hanno fatto troppo tardi la sera prima,l’aperitivo,i punkabbestia veri, i punkabbestai figli di papà che giocano a fare gli alternativi e poi qualche anno dopo torneranno in famiglia e prenderanno il controllo dell’azienda di famiglia.
Personaggi che ti fermano e ti chiedo”ti serve fumo?bici?”,”hai una sigaretta?”,”dammi 1 euro che devo mangiare”, “qualche centesimo per favore che devo farmi il biglietto per tornare”.
Gli studenti squattrinati, i soldi che non bastano veramente mai, allora tanti carboidrati e il fegato che chiede pietà.
I barboni, i giocolieri ,i suonatori di fisarmonica ,gli zigani ,il personaggio che attraversa la strada facendo capriole all’indietro, quello che ti ferma perché ha voglia di chiacchierare ,le riunioni di lotta comunista ,le feste anticlericali ,i collettivi, i party reggae , i locali faschion con la luce soffusa, i concerti ,chi sale su un muro e pensando d’ essere a Picadilly Circus improvvisa un monologo sull’inquinamento e la folla che si accalca interessata.
I tram, il 33 circolare, Sirio e Rita, la stazione e il monumento alla strage nera ,Piazza del nettuno ,il monumento ai partigiani…tutte le sue viuzze, i suoi profumi, i suoi odori,i 400 volantini che ti trovi sempre in mano…perché ti femano ,ti ragalano il giornale,altri sconti per qualche pub,altri ti vogliono presentare miracolosi metodi per apprendere senza fatica.
I carabinieri che controllano ma non s’avvicinano, i comitati antidegrado,gli accenti che si mischiano,le collane artigianali vendute lungo i portici, gli orecchini con i tappi di birra, le mostre, l’arte, Lucio Dalla che passeggia amabilmente con la sua pelliccia.
Bologna che ama la cultura, Bologna che accoglie tutti. Bologna che ama punto.
Bologna che non sembra Italia, Bologna concentrato di stranezza e pseudopermissivismo urbano.
Associazioni contro Cofferatti .Cofferatti che non vuole la Street Parade,che chiude i centri sociali…e la controparte che s’incazza e promette guerra.
Gay che in queste strade possono essere gay senta sentirsi in colpa,senza sentirsi invertiti, depravati o malati..che possono prendere per mano il loro compagno..tanto nessuno gli deriderà,li eviterà e soprattutto nessuno si spaventerà.
Bologna e i suoi vicoli, gli spettacoli di strada, i viali, i kebab, i motorini per la pizza a domicilio, le bici rubate, bottiglie abbandonate, il piacere di sedersi a terra, il resto del carlino, studenti che chiedono a dio la grazia nei loro letti la notte prima dell’esame.
Bologna una donna morbida che sorride che ti rassicura, Bologna materna, Bologna CHE LASCIA VIVERE, Bologna che non giudica nessuno, che non mette alla forca , che non brucia le streghe.
Dedicato a me,ad Elisa ,ad Alessandro o bello guaglione ,a Marty.
Dedicato a Morgan,Veronica,Alex S.,Joshua,Elisabetta,Aaroon,Joshua,Kate,Bobby,Sandy,Alex w,Sophia,Juliana,Daniel,Lex,Diego,Kibby,Kyle,Andrea,Giorgia,Tim,Deniel,Cristina,Big Mike,Mike 2,Mike 3,Micelle,Peter magro, Peter grasso,Jo;Dave…a tutti i nostri amici americani che si sono susseguiti in questi anni.
Dedicato a Jenny e Federica,Elena e Laura da Rimini.
Dedicato a tutti gli amici sconosciuti o no, di un una notte o un mese che hanno dormito nei nostri letti,a terra o su una coperta,che hanno saputo apprezzare la situazione folkloristica del nostro bellissimo, grandissimo, luridissimi, depravatissimo e disgraziatissimo appartamento…la casa della lussuria come qualcuno l’ha definita.
Dedicato a Lele,a Tony, all’omino della Dash, a tutti gli altri colleghi italiani della Brown a Bologna,
Dedicato a tutte quei passanti che mi hanno sorriso o a cui io ho sorriso.
Dedicato a tutti coloro che per puro piacere del parlare e del vivere mi hanno fermato o che io ho fermato per strada, quindi i discorsi strampalati sul tempo, sulla pulizia della città, su Cofferatti e via dicendo
Dedicato a tutti quegli addetti del terziario che mi hanno affettato la mortadella, venduto il pane o la birra, fatto il conto alla cassa, venduto le sigarette o un panino
Dedicato alla mia barista preferita che ogni mattina mi salutava con un “ciao Bimba.zigaretta?” e poi si chiacchierava del piu’ o del meno o si confidava.
Dedicato al barbone di via D’azeglio che vedevo ogni mattina con i suoi cani,sempre leggero e felice
Dedicato al custode del parcheggio e alla mia frase standard”salve,posso prender un giornale?”
Dedicato a X che ha perso salute mentale e fisica per raggiungermi spesso a Bologna, ha fatto viaggi di ore e ore solo per passare una notte con me in un giaciglio piccolissimo, io non ti ho mai chiesto di darmi la vita, perché sapevi bene che la mia vita mai te l’avrei data..io in questo caso non ho nulla da rimproverarmi. E forse tu si.
Dedicato ai vicini di casa che hanno sopportato di tutto,veramente,allagamenti,fuoco e diavolina sul balcone e nel giardino interno, schiamazzi notturni…io direi:Santi Subito!
Dedicato al nostro propietario di casa…straricco…e la nostra dura lotta per avere un fottutissimo fornello che funzionasse…Signore…150 euro solo ci volevano e poteva evitare di portarci in casa fontanieri e specialisti per verificare che fosse veramente rotto!ma come ben si sa piu’ hanno soldi e meno ne spendono…ma si sa anche chi l’ha dura la vince…mi consenta di dirle che è un gran coglione!
Dedicato in modo veramente sentito a Lilia…una grande donna, grazie a Lilia che ha sopportato ogni mese l’affitto in ritardo di un mese e certe volte anche di ben 2 mesi..grazie ci ha salvato il culo a tutti!
Lungo l’autostrada da lontano ti vedrò
ecco là le luci di San Luca
entrando dentro al centro, l’auto si rovina un pò
Bologna, ogni strada c’è una buca
per prima cosa mangio una pizza da Altero
c’è un barista buffo, un tipo nero
Bologna, sai mi sei mancata un casino
aspetto mezzanotte chè il giornale comprerò
lo stadio, il trotto, il Resto del Carlino
piove molto forte ma tanto non mi bagnerò
c’è un bar col portico, mi faccio un cappuccino
ma che casino, quanta gente, cos’è sta confusione?
c’è una puttana, anzi no: è un busone
Bologna, sai mi sei mancata un casino
chissà se in questa strada si può entrare oppure no?
ah no, c’è Sirio, ma che due maroni
così cammino per la piazza
con una merda sul paletot
ma perché anche col buio volano i piccioni?
voglio andarmene sui colli
voglio andarmene a vedere il temporale
tra i fulmini coi tuoni mi sembra di volare
nel tempo dei ricordi perdermi e affogare
figurine, piedi sporchi e ancora i compiti da fare
le pugnette sui tetti, che belli quei cieli
seduti lì insieme con le nuvole che cambiano colore
bocche rosse d’estate, cocomeri in fiore
come è buono nei viali il profumo dei tigli
con della benzina l’odore
certe notti stellate nei cine all’aperto
e le lucciole che si corrono dietro,
si corrono dietro per fare l’amore
com’è bello andar a fare l’amore
c’è un tuono più forte che la notte svanisce
mi sveglio di colpo più stanco più solo
mentre il cielo schiarisce
accendo il motore, guardo nello specchietto
e vedo riflessa con un po' di dolore
Bologna col rosso dei muri alle spalle
che poco a poco sparisce
metto la freccia e vado a ….
Bologna!
Yashica FX-3
Al termine dei miei 3 anni di studio a Bologna
Grazie a me.
Grazie a mio padre e mia madre che mi hanno mantenuto,è solo grazie a loro che ho potuto vivere tutto questo
Grazie alla mia compagna di vita Elisa che conosco da 12anni, che mi ha aiutato a rendere questa esperienza il piu’ incredibile possibile..elaborare il momento per renderlo eterno.Tutto sarà eterno.
Le risate,le ubriacature dure e leggere,i viaggi,il filosofeggiare la notte sulla vita,le utopie che con il tempo sono cresciute con noi, politica, religione, odio e amore.
Le risate che sono state veramente infinite che ci hanno tolto il respiro e anche qualche piantino…perché anche quello ci sta sempre.
La stanza doppia disastrata, i tuoi tappi per non sentire il rumore notturno,le paranoie,gli sfoghi…abbiamo raggiunto un grado d’intimità meraviglioso e maturo.
Il stracazzismo giornaliero,il rimandare tutto a domani perché oggi eravamo stanche.
Le infinite sigarette,la cenere ovunque..nei piatti , nei bicchieri ,nella stufa ,la sigaretta che mi mettevi in bocca ogni mattina prima che aprissi gli occhi, la nostra bellissima cucina piena di rifiuti ,alcol e amore per la vita…il nostro risveglio
Il farsi la doccia e rimanere delle ore in accappatoio..come in una beauty farm.
Tu che preparavi da mangiare e io che lavavo i piatti.
I momenti meravigliosi sono incredibile e infiniti…Ad esempio ricordi quella volta che ubriache siamo andate a fare la spesa in Porta Saragozza…e rovistando in un cassone abbiamo trovato la migliore raccolta di Prevert…allora ci siamo sedute tra la frutta e la verdura..io ti leggevo le poesie,ci guardavo ogni tanto e ci commovevamo..sono stati 40 minuti in cui ci siamo totalmente estraniante..finchè la cassiera gentilmente ci ha cacciato…e siamo uscite dal supermercato con una bottiglia di spumante da 2 euro,delle patatine, quel libro blu di Prevert e a casa il frigo ancora completamente vuoto.
Sei la cosa piu’ bella che mi sono portata a casa da questo trip meraviglioso assieme alla mia ormai ombra di bambina.
Grazie ad Alessandro che mi ha insegnato che la selezione naturale esiste,c’è ed impera,il nostro fratello barese che è stato un maestro di vita con le sue massime dialettali e non.
Con le sue arringhe in cucina, il caffè della mattina(“Elisa fa o caffè) e le sue marborlo lights,e ancora le infinite risate su TUTTO, i suoi racconti…il vivere per raccontarla…o il raccontarla per vivere,con te anche la spiegazione delle regole degli scacchi diventavano un romanzo avvincente.
I litigi perché non so starmene zitta, le frecciatine che volavano qua e la..lanciate velocemente ma con lo scopo di atterrare dolcemente.
Il disgusto condiviso per il putridume della casa…e giu’ tanto per cambiare a ridere,a fare congetture senza senso(la storia dei guanti del bagno….) e quando ci mettevamo a pulire tu stranamente poco dopo ti eclissavi. Che depravato!
Quando tentavi di parlare in veneto(non trascrivo la tua frase e cavallo di battaglia del nostro dialetto ma sai bene cosa intendo)…e noi venete che per sfotterti ti abbiamo insegnato che nel nostro dialetto il plurale si faceva aggiungendo la s alla fine della parola e allora la sera quando tornavi ci chiamavi con “Puttans!!!”
Quando mi guardavi la seduta beata e pacifica nella poltrona e mi dicevi “Chi sta meglio di te?..Papa Ratzingerrrrrr!!!” e io m’infastidivo
Le crociate su Berlusconi…e quando quel tale in salotto appena ha visto la faccia del Cavalier in tv…ha sputato sullo schermo…vi ricordate?
Tutto il rumore notturno che abbiamo dovuto sopportare,chitarre , urli, ubriachezza molesta, carabinieri alla porta, biglietti di reclami dai vicini dove ci chiedevamo se per caso fossimo animali..come cantavi bene tu Alessà eravamo figli di un sistema aberrante!
Le carene delle biciclette raccattate dall’immondizia dai nostri coinquilini,i cartelli stradali,le poltrone provenienti dal rusco,la poltrona da dentista di R.J.F III
La disperazione perché le stoviglie erano sempre sporche…allora proponevamo di mangiare con le mani…ma non l’abbiamo mai fatto.
I coordinatori dell’appartamento che una volta al mese venivano a controllare la pulizia dell’appartamento…vedere la loro faccia non aveva prezzo…e quella volta che ci hanno detto di impegnarci altrimenti ci sarebbe dovuta essere la disinfestazione dei topi? o quella ancora in cui A.M. è uscita quasi vomitando dall’ appartamento per l’aria come dire…rarefatta…?
L’idraulico che si rifiutava di mettere le mani nella vasca.
Il tecnico siciliano dell’ estintore che mi chiedeva sempre come facessimo a persistere li dentro…
Il prete che ho cacciato perché voleva benedirci la casa.…quella mia fissazione ossessiva per la laicità.”no”gli ho detto” non ci sarà nessuna benedizione perché qui vivono persone di religioni diverse!”
I pakistani(paki) che ci vendevano dopo le 22 la birra di nascosto per paura di prendere la multa…e con un sorriso di complicità gli passavo lo zaino da riempire…moretti,moretti e moretti e amabile d ‘ Emilia
Marty la ragazza di Alessandro che ci veniva a trovare, dormiva da noi, potremmo riconoscere tra mille altre donne i suoi passi o i suoi tacchi, entrava in salotto con un sorriso e con le sue scarpe rosse, verdi, nere,con i tacchi o senza tacchi,sempre perfettamente curata e in pandan con mille chiacchere e novità, la sua dolcezza, la sua eleganza….le ore passate in salotto a parlare del piu’ del meno…e Alessandro che ci raggiungeva e apparecchiava la tavola sull’ asse da stiro…
Il mitico pakistano che ci portava la pizza a domicilio e che l’ultimo dell’anno primo gli abbiamo messo in mano 2 bicchieri di vinaccio e poi ho cercato di baciarlo.
Il balcone dove mi sedevo sempre con le gambe nel vuoto a fumare e a cantare ai passanti…
Quella volta che ci siamo messi a gettare dalla finestra tutte le centinaia di bottiglie nell’immondizia..Tu Alessà e Bobby a calare i secchi stracolmi giu’ in strada e io a cestinarli…i turisti che ci fotografavano ridendo…pensando fosse una strana tradizione italica.
Quando andavamo a studiare a l’Archiginnasio…la mia ira s’alimentava…2 ore per aspettare un posto, le chiavi per mettere la borsa nell’ armadietto, firmare poi l’autorizzazione…”entra con macchina fotografica…” ”entra con fotocopie”…”no,non può entrare con l’acqua”…e tu Elisa che ci volevi andare a tutti i costi..forse sotto sotto per veder il mio nevrotismo sprigionarsi.
Tanta musica, solo musica perché noi siamo del partito di quelli che la musica ti da ossigeno. Sempre.
Tanta musica, ad ognuno la sua,a tutti quella di ognuno…il dover sopportare stoicamente certe tamarrate degli articolo 31 “voglio una lurida…sono arrapato ooooo!”…o “messico e nuvole la faccia triste dell’america voglia di piangere ho”…o ancora Nino D'Angelo..."una birra gelata,gelata come noi..."
E Quelle canzonette di Lino Banfi…!proprio trash…proprio demenziali come noi..
L’amore simbiotico per il cinema ma quello buono…rimanere incantati davanti alla scatola televisiva, vhs , dvd, film in b&n e a colori, film drammatici ,film di guerra, film orientali…no merda italiana contemporanea, tanto cinema americano ma anche quello europeo.
Le infinite discussioni filosofiche, politiche, religiose…persone di culture e religioni diverse a confronto…un perfetto tavolo di democrazia…
Noi che ci credevamo tutti e ci spiegavamo come il mondo l’avremmo voluto, utopie che rimbalzavano sul tavolo di marmo, la condivisione della fame di confrontarsi, le confutazioni delle teorie altrui.
Si partiva da “Dio esiste?”o “cos’è l’essere?”..e intanto con birra e sigarette ognuno proponeva…
Quando si parlava di politica…li eravamo quasi tutti in accordo
Quando si parlava di religione…ci scaldavamo un po’ tutti. C’era chi la chiesa e il clero l’avrebbe voluto spazzare dalla faccia della terra, chi credeva fermamente nel papa e davanti ad un capitello si faceva il segno della croce,.chi ateo, ortodosso o ebreo….discutevamo sulla presunta purezza della Vergine Maria, o sulla colpa della crocifissione di Cristo…ebrei o Ponzio Pilato? entrambi?…
Vivere con “stranieri” è stato forse una dei moti piu’ violenti al mio essere…ho imparato la sopportazione, il confronto, l’accettazione, l’amore per le particolarità, ogni cosa non è piu’ così strana ai miei occhi ora ma semplicemente entusiasmante…ecco il piu’ grande insegnamento di Via Paglietta : il mondo è veramente infinito e c’è posto per tutti, alzare il dito contro qualsiasi persona che non rispecchia i nostri standard soggettivi di normalità è un infamità incredibile…è il rifiuto del vivere e della suprema bellezza della mondo.
è vero che il mondo è bello perché vario,è vero che bisogna vivere e lasciar vivere, è vero che basta poco per essere intolleranti basta poco basta essere un po’ ignoranti, è vero CHE basta poco per non capire e scappare via (per una volta concordo con Vasco)
In questi 3 anni noi italiani di Via Paglietta abbiamo veramente visto di tutto…cene con rabbini ortodossi, appartamento progettato per vivere in 7 e trovarsi delle volte in 15 o 16, ospiti e bagagli ovunque, sconosciuti che dormivano in corridoio, salotto o cucina quindi svegliarsi la mattina e trovare Tizio o Caio che ti sorrideva e pensare”e questo da dove cazzo viene fuori?!”..sedersi ed iniziare a chiacchierare come nulla fosse.
Le feste del secondo anno :in 30 dentro ad una cucina, birra e amabile dell’Emilia, hip pop, bicchieri rotti, abbracci e baci, Bobby che schizzava male e come un equilibrista camminava con la scala di ferro, Sandy che io ed Elisa coccolavamo, baciavamo ed abbracciavamo, ”Sandy mi vuoi sposare?”gli chiedevo sempre da ubriaca ”certo!ma devi diventare ebrea prima!”mi rispondeva lui, i brindisi, le risate, il perfetto equilibrio, il percepire solo l’istante.
Come riassumere tre anni?impossibile…tanti momenti folli e demenziali…eravamo tutti pazzi furiosi.
Veronica e la sua pistola a pallini da usare per strada perché diceva che gli uomini italiani erano troppo furbi, aggressivi e maschilisti…e come non darle torto!
Morgan e la sua passione per il cibo ,Kate e la sua dolcezza ,Alex il regista che quando si ubriacava scappava per la città e finiva all’ospedale,Sandy l’uomo della mia vita , forse colui che ho adorato piu’ di tutti:di una cultura ,un intelligenza e una autoironia sorprendentemente infinita, Bobby sebbene nipote di uno degli uomini piu’ celebri e potenti della storia era un ragazzo semplicissimo, Alex 2 e le tagliatelle fatte a mano da lui.
Quella nuova lingua che è fiorita in casa nostra…un “itliaenglish”..telefono diventava fonmo, fare la lavatrice era fare la launderia, materasso era matriscia,i ladri erano i ruffiani nel parco,amici diventavano amichi,ridicolo era ridicoloso, i capelli ricci erano capelli ricchi,tosse era tosca, il nostro valoroso portiere della nazionale Buffon era Buffone, sporcarla era la spazzatura, per loro esistevano persone di nazionalità diverse come etruschesi, croaziani e russesi, la ceretta era quella cosa per tirare via i capelli,l'acol era alculo...e via dicendo....
I nostri americani sono tornati in patria oltre che con un buon italiano parlato anche con un accento vicentino invidiabile e una sterminata collezione d’improperi veneti…
Morgan che diceva sempre che la felicità era ignoranza .
Sandy invece che la vita è una puttana e poi muori.
Morgan che una volta al fruttivendolo ha chiesto un po’ di figa invece che un po’ di fichi.
Amici dal Belgio,Cina,dalla Svezia,Porto Rico,Alaska,da New York,San Francisco,Buffalo, Washington dc,Santa Barbara,Boston,Miami,Chicago……e la frase ricorrente di tutti…"quando sarai negli Usa casa mia sarà casa tua"
Bologna..una città spettacolare, un porto, gente che va e viene.
Piazza Maggiore e la sua incredibile atmosfera atemporale, sembra che li vada tutto al rallentatore.
Piazza Santo Stefano e le sue serate…perché appena inizia un leggero caldo tutti gli studenti vi si riversano a far festa.
Bologna e i suoi portici che ti riparano dalla pioggia ,che d’estate puzzano d’urina e che sono il tetto di barboni e punkabbestie.
Bologna e Via Zamboni.
Via Zamboni e i suoi infiniti studenti colorati, fotocopie sotto braccio, esami da registrare ,appelli a cui rispondere, statini, code chilometriche per la burocrazia.
Studenti di ogni parte del mondo che aspettano il loro esame, magliette macchiate ,cravatte, pearcing o dread…lo studio superficiale,lo studio pesante,il non so nulla,il dai ci provo al massimo torno la prossima volta, visi bianchi e stressati, le occhiaie ,i caffè,le risate liberatorie, il docente che chiama il tuo cognome…”merda questo ora mi macella”pensi tu …“si accomodi”dice lui.
I 30, i 27, i 25, i 18 o il torni la prossima volta, il sorriso di scoraggiamento, il va bhe chi se ne frega effettivamente avevo studiato 3 libri su 5.
Le lezioni, la noia, gli assistenti,il programma d’esame.
I docenti troppo vecchi, lasciate posto ai giovani, a 40anni ancora assistenti e frustrati.
Il professore che apre la pagina a caso “mi parli di…”..docenti sorridenti,incazzati,maleducati gentili,vecchi,acciaccati,che ti fumano in faccia o parlano al cellulare.
Docenti che ti fanno studiare i libro che hanno scritto loro,a Bologna come in qualsiasi parte d’Italia.
Girare per le biblioteche alla ricerca del testo d’esame, la sala borsa la cosa piu’ bella di Bologna.
Studenti assonnati la mattina perché hanno fatto troppo tardi la sera prima,l’aperitivo,i punkabbestia veri, i punkabbestai figli di papà che giocano a fare gli alternativi e poi qualche anno dopo torneranno in famiglia e prenderanno il controllo dell’azienda di famiglia.
Personaggi che ti fermano e ti chiedo”ti serve fumo?bici?”,”hai una sigaretta?”,”dammi 1 euro che devo mangiare”, “qualche centesimo per favore che devo farmi il biglietto per tornare”.
Gli studenti squattrinati, i soldi che non bastano veramente mai, allora tanti carboidrati e il fegato che chiede pietà.
I barboni, i giocolieri ,i suonatori di fisarmonica ,gli zigani ,il personaggio che attraversa la strada facendo capriole all’indietro, quello che ti ferma perché ha voglia di chiacchierare ,le riunioni di lotta comunista ,le feste anticlericali ,i collettivi, i party reggae , i locali faschion con la luce soffusa, i concerti ,chi sale su un muro e pensando d’ essere a Picadilly Circus improvvisa un monologo sull’inquinamento e la folla che si accalca interessata.
I tram, il 33 circolare, Sirio e Rita, la stazione e il monumento alla strage nera ,Piazza del nettuno ,il monumento ai partigiani…tutte le sue viuzze, i suoi profumi, i suoi odori,i 400 volantini che ti trovi sempre in mano…perché ti femano ,ti ragalano il giornale,altri sconti per qualche pub,altri ti vogliono presentare miracolosi metodi per apprendere senza fatica.
I carabinieri che controllano ma non s’avvicinano, i comitati antidegrado,gli accenti che si mischiano,le collane artigianali vendute lungo i portici, gli orecchini con i tappi di birra, le mostre, l’arte, Lucio Dalla che passeggia amabilmente con la sua pelliccia.
Bologna che ama la cultura, Bologna che accoglie tutti. Bologna che ama punto.
Bologna che non sembra Italia, Bologna concentrato di stranezza e pseudopermissivismo urbano.
Associazioni contro Cofferatti .Cofferatti che non vuole la Street Parade,che chiude i centri sociali…e la controparte che s’incazza e promette guerra.
Gay che in queste strade possono essere gay senta sentirsi in colpa,senza sentirsi invertiti, depravati o malati..che possono prendere per mano il loro compagno..tanto nessuno gli deriderà,li eviterà e soprattutto nessuno si spaventerà.
Bologna e i suoi vicoli, gli spettacoli di strada, i viali, i kebab, i motorini per la pizza a domicilio, le bici rubate, bottiglie abbandonate, il piacere di sedersi a terra, il resto del carlino, studenti che chiedono a dio la grazia nei loro letti la notte prima dell’esame.
Bologna una donna morbida che sorride che ti rassicura, Bologna materna, Bologna CHE LASCIA VIVERE, Bologna che non giudica nessuno, che non mette alla forca , che non brucia le streghe.
Dedicato a me,ad Elisa ,ad Alessandro o bello guaglione ,a Marty.
Dedicato a Morgan,Veronica,Alex S.,Joshua,Elisabetta,Aaroon,Joshua,Kate,Bobby,Sandy,Alex w,Sophia,Juliana,Daniel,Lex,Diego,Kibby,Kyle,Andrea,Giorgia,Tim,Deniel,Cristina,Big Mike,Mike 2,Mike 3,Micelle,Peter magro, Peter grasso,Jo;Dave…a tutti i nostri amici americani che si sono susseguiti in questi anni.
Dedicato a Jenny e Federica,Elena e Laura da Rimini.
Dedicato a tutti gli amici sconosciuti o no, di un una notte o un mese che hanno dormito nei nostri letti,a terra o su una coperta,che hanno saputo apprezzare la situazione folkloristica del nostro bellissimo, grandissimo, luridissimi, depravatissimo e disgraziatissimo appartamento…la casa della lussuria come qualcuno l’ha definita.
Dedicato a Lele,a Tony, all’omino della Dash, a tutti gli altri colleghi italiani della Brown a Bologna,
Dedicato a tutte quei passanti che mi hanno sorriso o a cui io ho sorriso.
Dedicato a tutti coloro che per puro piacere del parlare e del vivere mi hanno fermato o che io ho fermato per strada, quindi i discorsi strampalati sul tempo, sulla pulizia della città, su Cofferatti e via dicendo
Dedicato a tutti quegli addetti del terziario che mi hanno affettato la mortadella, venduto il pane o la birra, fatto il conto alla cassa, venduto le sigarette o un panino
Dedicato alla mia barista preferita che ogni mattina mi salutava con un “ciao Bimba.zigaretta?” e poi si chiacchierava del piu’ o del meno o si confidava.
Dedicato al barbone di via D’azeglio che vedevo ogni mattina con i suoi cani,sempre leggero e felice
Dedicato al custode del parcheggio e alla mia frase standard”salve,posso prender un giornale?”
Dedicato a X che ha perso salute mentale e fisica per raggiungermi spesso a Bologna, ha fatto viaggi di ore e ore solo per passare una notte con me in un giaciglio piccolissimo, io non ti ho mai chiesto di darmi la vita, perché sapevi bene che la mia vita mai te l’avrei data..io in questo caso non ho nulla da rimproverarmi. E forse tu si.
Dedicato ai vicini di casa che hanno sopportato di tutto,veramente,allagamenti,fuoco e diavolina sul balcone e nel giardino interno, schiamazzi notturni…io direi:Santi Subito!
Dedicato al nostro propietario di casa…straricco…e la nostra dura lotta per avere un fottutissimo fornello che funzionasse…Signore…150 euro solo ci volevano e poteva evitare di portarci in casa fontanieri e specialisti per verificare che fosse veramente rotto!ma come ben si sa piu’ hanno soldi e meno ne spendono…ma si sa anche chi l’ha dura la vince…mi consenta di dirle che è un gran coglione!
Dedicato in modo veramente sentito a Lilia…una grande donna, grazie a Lilia che ha sopportato ogni mese l’affitto in ritardo di un mese e certe volte anche di ben 2 mesi..grazie ci ha salvato il culo a tutti!
Lungo l’autostrada da lontano ti vedrò
ecco là le luci di San Luca
entrando dentro al centro, l’auto si rovina un pò
Bologna, ogni strada c’è una buca
per prima cosa mangio una pizza da Altero
c’è un barista buffo, un tipo nero
Bologna, sai mi sei mancata un casino
aspetto mezzanotte chè il giornale comprerò
lo stadio, il trotto, il Resto del Carlino
piove molto forte ma tanto non mi bagnerò
c’è un bar col portico, mi faccio un cappuccino
ma che casino, quanta gente, cos’è sta confusione?
c’è una puttana, anzi no: è un busone
Bologna, sai mi sei mancata un casino
chissà se in questa strada si può entrare oppure no?
ah no, c’è Sirio, ma che due maroni
così cammino per la piazza
con una merda sul paletot
ma perché anche col buio volano i piccioni?
voglio andarmene sui colli
voglio andarmene a vedere il temporale
tra i fulmini coi tuoni mi sembra di volare
nel tempo dei ricordi perdermi e affogare
figurine, piedi sporchi e ancora i compiti da fare
le pugnette sui tetti, che belli quei cieli
seduti lì insieme con le nuvole che cambiano colore
bocche rosse d’estate, cocomeri in fiore
come è buono nei viali il profumo dei tigli
con della benzina l’odore
certe notti stellate nei cine all’aperto
e le lucciole che si corrono dietro,
si corrono dietro per fare l’amore
com’è bello andar a fare l’amore
c’è un tuono più forte che la notte svanisce
mi sveglio di colpo più stanco più solo
mentre il cielo schiarisce
accendo il motore, guardo nello specchietto
e vedo riflessa con un po' di dolore
Bologna col rosso dei muri alle spalle
che poco a poco sparisce
metto la freccia e vado a ….