Junio Valerio Borghese
Nome: Junio
Cognome: Valerio Borghese
Junio Valerio Scipione Ghezzo Marcantonio Maria dei principi Borghese, noto come Junio Valerio Borghese (Artena, 6 giugno 1906 – Cadice, 26 agosto 1974), è stato un militare, politico e nobile italiano, membro della principesca famiglia Borghese. Comandante della Xª Flottiglia MAS, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 aderì alla Repubblica Sociale Italiana (RSI) come sottocapo di Stato Maggiore della Marina Nazionale Repubblicana, combattendo al fianco dei nazisti contro l'esercito anglo-americano. Ai suoi ordini la Xª Flottiglia MAS della RSI si segnalò per la particolare violenza e brutalità in funzione antipartigiana, eseguendo in atti condannati come crimini di guerra, molti dei quali occultati per decenni e venuti alla luce solo dopo il 1994 con la scoperta degli "armadi della vergogna". In seguito alla liberazione del paese fu posto in detenzione e chiamato a rispondere dei suoi crimini di guerra. Grazie a pressioni e protezione dell'OSS e di settori dei servizi italiani, il 17 febbraio 1949 la Corte d'assise di Roma stabilì un conteggio della pena che, partendo dall'ergastolo, grazie ad attenuanti e sconti di pena, venne ridotta a 12 anni di reclusione per collaborazionismo e per concorso morale nella strage di partigiani fatti fucilare dai suoi reparti. Grazie a ulteriori condoni e alle disposizioni dell'amnistia Togliatti, fu scarcerato al termine del processo. Fu Presidente del Movimento Sociale Italiano dal 1951 al 1953. Nel 1970 si fece promotore di un fallito colpo di Stato, passato alla storia come "golpe Borghese", nonché di altre iniziative eversive rientranti nel quadro della "strategia della tensione
Tipo autografo: Autografo su libretto personale Regia Marina
Junio Valerio Borghese
Nome: Junio
Cognome: Valerio Borghese
Junio Valerio Scipione Ghezzo Marcantonio Maria dei principi Borghese, noto come Junio Valerio Borghese (Artena, 6 giugno 1906 – Cadice, 26 agosto 1974), è stato un militare, politico e nobile italiano, membro della principesca famiglia Borghese. Comandante della Xª Flottiglia MAS, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 aderì alla Repubblica Sociale Italiana (RSI) come sottocapo di Stato Maggiore della Marina Nazionale Repubblicana, combattendo al fianco dei nazisti contro l'esercito anglo-americano. Ai suoi ordini la Xª Flottiglia MAS della RSI si segnalò per la particolare violenza e brutalità in funzione antipartigiana, eseguendo in atti condannati come crimini di guerra, molti dei quali occultati per decenni e venuti alla luce solo dopo il 1994 con la scoperta degli "armadi della vergogna". In seguito alla liberazione del paese fu posto in detenzione e chiamato a rispondere dei suoi crimini di guerra. Grazie a pressioni e protezione dell'OSS e di settori dei servizi italiani, il 17 febbraio 1949 la Corte d'assise di Roma stabilì un conteggio della pena che, partendo dall'ergastolo, grazie ad attenuanti e sconti di pena, venne ridotta a 12 anni di reclusione per collaborazionismo e per concorso morale nella strage di partigiani fatti fucilare dai suoi reparti. Grazie a ulteriori condoni e alle disposizioni dell'amnistia Togliatti, fu scarcerato al termine del processo. Fu Presidente del Movimento Sociale Italiano dal 1951 al 1953. Nel 1970 si fece promotore di un fallito colpo di Stato, passato alla storia come "golpe Borghese", nonché di altre iniziative eversive rientranti nel quadro della "strategia della tensione
Tipo autografo: Autografo su libretto personale Regia Marina