Beppe Modica
lo chiamano socialnetwork ..
Lo chiaman socialnetwork,
ma ha poco di sociale.
È solo una parola
che appella in adunanza
persone d'ogni tipo,
parenti già lontani,
amici sconosciuti
e qualche conoscente
di cui si sa ben poco
oppur non si sa niente.
Lo scopo è di aggregare,
scambiarsi le notizie,
le proprie amenità
o fare soliloqui
che non legge nessuno
ma danno l'illusione
che tu sia pur qualcuno.
Il colmo si raggiunge
quando l'utente bussa
a chieder l'amicizia
e, appena gliela dai,
scompari alla sua vista.
Cos'è, una collezione
di nomi variopinti
che, come figurine,
contano per il numero
che riesci ad assemblare
e quante più ne hai
più sale il tuo quoziente
di popolarità ?
Bella virtualità
che ha soppiantato il posto
del vivere reale,
immune dallo scontro verace
d'ogni giorno,
rifugio all'apatia,
custode dell'inerzia,
della vigliaccheria,
dell'emozione assente,
di leggerezza vana
dove trionfa, becero,
il tronfio surrogato
della comunione
e il senso del dialogo
diventa pura chiacchiera,
piazza smarrita e isterica
di cuori solitari.
lo chiamano socialnetwork ..
Lo chiaman socialnetwork,
ma ha poco di sociale.
È solo una parola
che appella in adunanza
persone d'ogni tipo,
parenti già lontani,
amici sconosciuti
e qualche conoscente
di cui si sa ben poco
oppur non si sa niente.
Lo scopo è di aggregare,
scambiarsi le notizie,
le proprie amenità
o fare soliloqui
che non legge nessuno
ma danno l'illusione
che tu sia pur qualcuno.
Il colmo si raggiunge
quando l'utente bussa
a chieder l'amicizia
e, appena gliela dai,
scompari alla sua vista.
Cos'è, una collezione
di nomi variopinti
che, come figurine,
contano per il numero
che riesci ad assemblare
e quante più ne hai
più sale il tuo quoziente
di popolarità ?
Bella virtualità
che ha soppiantato il posto
del vivere reale,
immune dallo scontro verace
d'ogni giorno,
rifugio all'apatia,
custode dell'inerzia,
della vigliaccheria,
dell'emozione assente,
di leggerezza vana
dove trionfa, becero,
il tronfio surrogato
della comunione
e il senso del dialogo
diventa pura chiacchiera,
piazza smarrita e isterica
di cuori solitari.