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CENRESIG(Istituto Lama Tzong Khapa Pomaia)
Questa statua ha una storia molto particolare: proviene infatti dal set del film “Kundun” di Martin Scorsese, che racconta la vita di Sua Santità il XIV Dalai Lama dall’infanzia fino all’esilio in India. Nel 1996 lo scenografo premio Oscar Dante Ferretti la realizza come parte della ricostruzione del Palazzo del Potala e, una volta terminate le riprese, la statua rimane negli Atlas Studio a Ouarzazate, in Marocco.
Nel 1999 l’artista Sonia Deotto viene incaricata di progettare e realizzare un’installazione artistica che avrebbe fatto da cornice alla visita del Dalai Lama in Italia a celebrazione del decimo anniversario dell’assegnazione del Premio Nobel per la Pace; decide di contattare il direttore del Centro Cinematografico del Re del Marocco per ottenere in prestito la statua e – con sua grande sorpresa – la riceve in dono.Grazie a un team di professionisti, il trasporto avviene via terra fino a Casablanca, poi via mare sino a Genova e finalmente a Milano, dove la statua è posta al centro dello spazio espositivo dell’evento “Tibet – Arte e Spiritualità” (presentato nel libro omonimo di Skira editore, Milano 1999). In seguito la statua di Cenresig viene custodita in alcuni magazzini e, da ultimo, nel deposito di un’azienda di famiglia di Beba Stoppani, discepola di Ghesce Ciampa Ghiatso, mentre si esplorano varie possibilità per un suo collocamento appropriato. Nel giugno 2012 la statua viene donata all’Istituto Lama Tzong Khapa da Sonia Deotto, fondatrice altresì del Movimento per la Pace “OraWorldMandala”
This statue has a very particular story: it comes from the set of the film “Kundun” by Martin Scorsese, which tells the story of the life of His Holiness the XIV Dalai Lama from his childhood to his exile in India. In 1996, the Oscar-winning set designer Dante Ferretti created it as part of the reconstruction of the Potala Palace and, once filming was finished, the statue remained in the Atlas Studio in Ouarzazate, Morocco.
In 1999, the artist Sonia Deotto was commissioned to design and create an artistic installation that would have served as the backdrop for the Dalai Lama’s visit to Italy to celebrate the tenth anniversary of the awarding of the Nobel Peace Prize; decides to contact the director of the King of Morocco Film Center to borrow the statue and – to his great surprise – receives it as a gift. Thanks to a team of professionals, the transport takes place by land to Casablanca, then by sea to Genoa and finally to Milan, where the statue is placed at the center of the exhibition space of the event “Tibet – Art and Spirituality” (presented in the book of the same name by Skira Editore, Milan 1999). Subsequently, the statue of Chenrezig is kept in some warehouses and, finally, in the warehouse of a family business of Beba Stoppani, disciple of Geshe Jampa Ghiatso, while various possibilities for its appropriate placement are explored. In June 2012, the statue is donated to the Lama Tzong Khapa Institute by Sonia Deotto, also founder of the Peace Movement “OraWorldMandala”
CENRESIG(Istituto Lama Tzong Khapa Pomaia)
Questa statua ha una storia molto particolare: proviene infatti dal set del film “Kundun” di Martin Scorsese, che racconta la vita di Sua Santità il XIV Dalai Lama dall’infanzia fino all’esilio in India. Nel 1996 lo scenografo premio Oscar Dante Ferretti la realizza come parte della ricostruzione del Palazzo del Potala e, una volta terminate le riprese, la statua rimane negli Atlas Studio a Ouarzazate, in Marocco.
Nel 1999 l’artista Sonia Deotto viene incaricata di progettare e realizzare un’installazione artistica che avrebbe fatto da cornice alla visita del Dalai Lama in Italia a celebrazione del decimo anniversario dell’assegnazione del Premio Nobel per la Pace; decide di contattare il direttore del Centro Cinematografico del Re del Marocco per ottenere in prestito la statua e – con sua grande sorpresa – la riceve in dono.Grazie a un team di professionisti, il trasporto avviene via terra fino a Casablanca, poi via mare sino a Genova e finalmente a Milano, dove la statua è posta al centro dello spazio espositivo dell’evento “Tibet – Arte e Spiritualità” (presentato nel libro omonimo di Skira editore, Milano 1999). In seguito la statua di Cenresig viene custodita in alcuni magazzini e, da ultimo, nel deposito di un’azienda di famiglia di Beba Stoppani, discepola di Ghesce Ciampa Ghiatso, mentre si esplorano varie possibilità per un suo collocamento appropriato. Nel giugno 2012 la statua viene donata all’Istituto Lama Tzong Khapa da Sonia Deotto, fondatrice altresì del Movimento per la Pace “OraWorldMandala”
This statue has a very particular story: it comes from the set of the film “Kundun” by Martin Scorsese, which tells the story of the life of His Holiness the XIV Dalai Lama from his childhood to his exile in India. In 1996, the Oscar-winning set designer Dante Ferretti created it as part of the reconstruction of the Potala Palace and, once filming was finished, the statue remained in the Atlas Studio in Ouarzazate, Morocco.
In 1999, the artist Sonia Deotto was commissioned to design and create an artistic installation that would have served as the backdrop for the Dalai Lama’s visit to Italy to celebrate the tenth anniversary of the awarding of the Nobel Peace Prize; decides to contact the director of the King of Morocco Film Center to borrow the statue and – to his great surprise – receives it as a gift. Thanks to a team of professionals, the transport takes place by land to Casablanca, then by sea to Genoa and finally to Milan, where the statue is placed at the center of the exhibition space of the event “Tibet – Art and Spirituality” (presented in the book of the same name by Skira Editore, Milan 1999). Subsequently, the statue of Chenrezig is kept in some warehouses and, finally, in the warehouse of a family business of Beba Stoppani, disciple of Geshe Jampa Ghiatso, while various possibilities for its appropriate placement are explored. In June 2012, the statue is donated to the Lama Tzong Khapa Institute by Sonia Deotto, also founder of the Peace Movement “OraWorldMandala”