Marisa de Rota
La Torre dei Pallini di Trieste, la triste storia del monumento storico diventato porta-antenne
Sulla torre dei pallini è stato installato un ripetitore per telefoni cellulari tuttora attivo, nonostante una petizione contraria firmata dai residenti e lavoratori della zona.
Il primo corpo di fabbrica risale al 1806 quando Dioniggi Ciana (1752-1825), giunto a Trieste in cerca di fortuna, vi avviò la produzione di peltri, una lega di stagno e piombo, utilizzati fin dal Medioevo per gli arredi da tavola e utensili da cucina (calici, boccali, vasellame). In seguito iniziò la produzione anche di pallini da caccia che ebbe un forte impulso da parte del figlio di Ciana, Giuseppe, il quale rinnovò la fabbrica realizzando anche la costruzione di una torre per pallini, il progetto venne affidato al regio perito Angelo Toniutti nel marzo del 1839. Per produrre i pallini si faceva cadere, da un'altezza di 45 metri, del piombo fuso dall'alto della torre, attraverso diversi tipi di piastre di rame forate a seconda delle dimensioni dei pallini che si volevano ottenere, durante la caduta il piombo si raffreddava e i pallini erano raccolti in una vasca piena d'acqua, in seguito venivano asciugati e controllati.
The Torre dei Pallini in Trieste, the sad story of the historical monument that became an antenna holder
A cell phone repeater was installed on the shot tower and is still active, despite a petition to the contrary signed by residents and workers in the area.
The first building dates back to 1806 when Dioniggi Ciana (1752-1825), who arrived in Trieste in search of fortune, started the production of pewter, an alloy of tin and lead, used since the Middle Ages for table furnishings and utensils kitchenware (goblets, mugs, crockery). Subsequently, the production of hunting pellets also began, which had a strong impetus from Ciana's son, Giuseppe, who renovated the factory and also built a tower for pellets; the project was entrusted to the royal expert Angelo Toniutti in March of 1839. To produce the shot, molten lead was dropped from a height of 45 meters from the top of the tower, through different types of perforated copper plates depending on the size of the shot you wanted to obtain, during the fall the lead cooled and the pellets were collected in a tub full of water, then dried and checked.
La Torre dei Pallini di Trieste, la triste storia del monumento storico diventato porta-antenne
Sulla torre dei pallini è stato installato un ripetitore per telefoni cellulari tuttora attivo, nonostante una petizione contraria firmata dai residenti e lavoratori della zona.
Il primo corpo di fabbrica risale al 1806 quando Dioniggi Ciana (1752-1825), giunto a Trieste in cerca di fortuna, vi avviò la produzione di peltri, una lega di stagno e piombo, utilizzati fin dal Medioevo per gli arredi da tavola e utensili da cucina (calici, boccali, vasellame). In seguito iniziò la produzione anche di pallini da caccia che ebbe un forte impulso da parte del figlio di Ciana, Giuseppe, il quale rinnovò la fabbrica realizzando anche la costruzione di una torre per pallini, il progetto venne affidato al regio perito Angelo Toniutti nel marzo del 1839. Per produrre i pallini si faceva cadere, da un'altezza di 45 metri, del piombo fuso dall'alto della torre, attraverso diversi tipi di piastre di rame forate a seconda delle dimensioni dei pallini che si volevano ottenere, durante la caduta il piombo si raffreddava e i pallini erano raccolti in una vasca piena d'acqua, in seguito venivano asciugati e controllati.
The Torre dei Pallini in Trieste, the sad story of the historical monument that became an antenna holder
A cell phone repeater was installed on the shot tower and is still active, despite a petition to the contrary signed by residents and workers in the area.
The first building dates back to 1806 when Dioniggi Ciana (1752-1825), who arrived in Trieste in search of fortune, started the production of pewter, an alloy of tin and lead, used since the Middle Ages for table furnishings and utensils kitchenware (goblets, mugs, crockery). Subsequently, the production of hunting pellets also began, which had a strong impetus from Ciana's son, Giuseppe, who renovated the factory and also built a tower for pellets; the project was entrusted to the royal expert Angelo Toniutti in March of 1839. To produce the shot, molten lead was dropped from a height of 45 meters from the top of the tower, through different types of perforated copper plates depending on the size of the shot you wanted to obtain, during the fall the lead cooled and the pellets were collected in a tub full of water, then dried and checked.