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Juniperus oxycedrus, Ginepro coccolone (Monte Corrasi)

Nomi in Sardo

Zinnibiri eru (Villacidro - Campidano), Zinniperi eru (Fluminimaggiore), Zinnuberu eru (Campidano), Zinnibere (Busachi), Zinniberi (Laconi), Zinniberu (Fonni), Nibaru (Sard. sett.), Niburu (Sard. sett.), Giniparu (Logudoro), Nibanu (Logudoro), Libanu (Logudoro), Nibarru (Gallura), Ghiniperu (Barbagie – Baronie - Logudoro), Ghiniporo

(Orani), Kinniberu (Mandrolisai – Baronie), Thiniperu (Dorgali), Thinniberu (Baunei), Thinniperu (Ogliastra), Thurubenneru (Villagrande Strisaili), Sinnèburu (loc. div.), Niperu (loc. div.), Ghiniparu (loc. div.).

 

E’ un albero sempreverde. Il tronco è contorto, la corteccia si squama in lunghi nastri. Le foglie sono aghiformi e pungenti, fiorisce da gennaio ad aprile. Questa pianta produce delle pseudobacche o coccole che da giovani sono verdastre, diventano bruno rossicce a maturità. Il ginepro ha un accrescimento lentissimo, tuttavia, grazie alla sua longevità riesce a raggiungere dimensioni notevoli raggiunge altezze di 7/8 metri. Il legno del ginepro è compatto, fine e profumato è idoneo per lavori di ebanisteria e per matite. Sin dai tempi remoti è stato utilizzato per costruire imbarcazioni, travature per abitazioni e persino per scolpire statue. Esso è praticamente imputrescibile e di lunghissima durata: puo’ resistere migliaia di anni, nel villaggio di Tiscali si possono ancora ammirare le architravi delle capanne in legno di ginepro risalenti a 2000 anni fa. Dal legno di ginepro si ottiene “l’olio di Cade”, utile contro le dermatosi croniche e, in veterinaria per combattere la scabbia e le ulcere degli ovini.

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Uploaded on January 31, 2021
Taken on April 19, 2019