IN RICORDO DI NONNA ANGELA

Mi sembra di averti ancora accanto, con i tuoi occhiali e i tuoi capelli bianchi

a raccontarmi di quand' eri giovane, della vita dei tuoi tempi,

in Africa, una terra col deserto che non è mai stata mia,

a Sfax, una citta' sul mare col porto, in Tunisia,

in un crogiolo di diverse usanze e religioni,

con gli arabi, i maltesi, gli ebrei e gli italiani,

ognuno con le proprie tradizioni,

in barba alla persona che della guerra si compiace

convivevan pacificamente tutti insieme in santa pace.

Mi raccontavi dei pescatori che tornavan dalla pesca la mattina,

delle persone che gli aspettavan sulla spiaggia per comprare

quel pesce fresco che odorava ancor di mare,

delle reti che stendevano ad asciugare,

pronte per la sera per riprendere a pescare,

dei dolci profumati dalle spezie, cose vere,

che ti lasciavan in bocca il sapore tipico del miele.

Mi raccontavi che con la famiglia, in Italia, sei dovuta ritornare,

un nuovo mondo, una nuova vita, tutta da ricominciare,

degli orrori della guerra, dei bombardamenti, che non c' era da mangiare, la famiglia da sfamare,

della vita che rischiavi per portare a casa un po' di pane.

Io che stupito ascoltavo i tuoi racconti del passato

con la bocca spalancata e lo sguardo ancor piu' meravigliato,

e nella mia ingenuita' di bambino non capivo che non era

il mondo delle fate ma scampoli di vita vera.

Nei miei ricordi una donna semplice, ma con una forza d' animo speciale,

con un vissuto non sempre facile, affrontato senza mai esitare,

circondata da un' aurea di serenita facile invidiare,

della tua determinazione nel dire che non è finita,

nonna, mi basterebbe avere una piccola frazione del tuo coraggio nell' affrontar la vita.

Chissa' come sarebbe bello ora che son cresciuto, che ho capito,

perchè del futuro non sappiamo nulla, non c'è niente di scontato,

poterti rincontrare e ringraziarti, poterti riabbracciare,

perchè dicon che il tempo scorre curvo, ritorna su se stesso, che sia infinito,

e dirti che per me sei stata una nonna veramente accezionale.

 

Valmonte Giuseppe