giovannicampus
sinagoga di Bukhara
Da secoli nella città di Bukhara vive – anzi ormai sopravvive, numericamente esangue – una comunità di ebrei sefarditi. Con le sue 10 mila sepolture, il loro cimitero testimonia un passato florido, ma gli ebrei vivi in città sono, al più, un centinaio. Gli altri sono emigrati negli Stati Uniti, in Israele e in Australia negli anni Settanta e Novanta del secolo scorso. Con numeri così esigui i praticanti sono pochi perché è sempre più arduo attenersi alle norme alimentari ebraiche e raggiungere il minimo di dieci fedeli maschi (minyan) necessari per la preghiera corale in sinagoga. La comunità ebraica, comunque, non è, e non si sente, discriminata o minacciata dai connazionali musulmani.
For centuries in the city of Bukhara a community of Sephardi Jews has lived - indeed it now survives, numerically bloodless -. With its 10,000 burials, their cemetery bears witness to a flourishing past, but the Jews living in the city are, at most, a hundred. The others emigrated to the United States, Israel and Australia in the 1970s and 1990s. With such small numbers, practitioners are few because it is increasingly difficult to comply with Jewish food standards and reach the minimum of ten male faithful (minyan) necessary for choral prayer in the synagogue. The Jewish community, however, is not, and does not feel, discriminated against or threatened by fellow Muslims.
sinagoga di Bukhara
Da secoli nella città di Bukhara vive – anzi ormai sopravvive, numericamente esangue – una comunità di ebrei sefarditi. Con le sue 10 mila sepolture, il loro cimitero testimonia un passato florido, ma gli ebrei vivi in città sono, al più, un centinaio. Gli altri sono emigrati negli Stati Uniti, in Israele e in Australia negli anni Settanta e Novanta del secolo scorso. Con numeri così esigui i praticanti sono pochi perché è sempre più arduo attenersi alle norme alimentari ebraiche e raggiungere il minimo di dieci fedeli maschi (minyan) necessari per la preghiera corale in sinagoga. La comunità ebraica, comunque, non è, e non si sente, discriminata o minacciata dai connazionali musulmani.
For centuries in the city of Bukhara a community of Sephardi Jews has lived - indeed it now survives, numerically bloodless -. With its 10,000 burials, their cemetery bears witness to a flourishing past, but the Jews living in the city are, at most, a hundred. The others emigrated to the United States, Israel and Australia in the 1970s and 1990s. With such small numbers, practitioners are few because it is increasingly difficult to comply with Jewish food standards and reach the minimum of ten male faithful (minyan) necessary for choral prayer in the synagogue. The Jewish community, however, is not, and does not feel, discriminated against or threatened by fellow Muslims.