La Bottega Della Salute
STITICHEZZA
- Formula 80 granuli € 7.50
Hai provato con tanti lassativi MA ... ti causano forti dolori ..
o dopo un certo tempo non hanno più la stessa efficacia ?!
allora hai bisogno dei GRANI DELLA SALUS
NATURALE .. EFFICACE .. DELICATO
La Stipsi affligge un numero crescente di persone nei paesi industrializzati; i Grani della Salus sono la risposta a questo diffuso problema grazie ai principi vegetali in esso contenuti che costituiscono un'efficace soluzione in caso di pigrizia intestinale.
I Grani della Salus, usati all'occorrenza in caso di stitichezza abituale o ricorrente, stimolano le funzioni fisiologiche dell'intestino, normalizzando e riequilibrando la motilità intestinale.
Proprietà delle piante presenti nel composto :
Aloe del capo (Aloe ferox Miller) Liliacea carnosa, con grandi foglie con margine spinosissimo e tagliente. Vive nelle zone aride costiere dell’Africa subsahariana. I fiori formano una pannocchia terminale. La polpa della foglia è ricca di polisaccaridi che intrappolano l’acqua di riserva rendendo l’aloe resistente alla siccità. L’epidermide delle foglie invece è attraversata da canali resiniferi ricchi di antraceni, sostanze responsabili dell’azione a livello intestinale. A seconda della parte utilizzata è possibile valorizzare un effetto piuttosto che un altro.
Senna (Cassia angustifolia Vahl.) Suffrutice dai fiori gialli, parente del fagiolo, è originario della regione del Nilo (Alessandrina) e dell’India (Tinnevelly). È nota da secoli per il suo effetto preminente nel favorire il transito intestinale. Le foglie e i baccelli (follicoli) infatti, contengono glucosidi diantronici responsabili dell’azione catartica simile a quella della cascara e dell’aloe, ma più blanda e tollerata dall’organismo.
Frangula (Frangula rhamnus alnus Miller) Piccolo arbusto diffuso nei boschi montani dell’Europa continentale. Se ne raccoglie la corteccia in lunghe strisce che poi vengono essiccate. La corteccia viene utilizzata dopo un invecchiamento di almeno un anno che determina la perdita di quelle sostanze ad effetto emetico. Rimangono in tal modo i principi antrachinonici capaci di favorire il transito intestinale. La sua azione viene esplicata in modo dolce, senza fenomeni irritativi.
Rabarbaro (Rheum officinale L.) Poderosa erba perenne con grandi foglie palmate che si rinviene in natura negli altopiani del Tibet e della Siberia. Qui è conosciuto da tempi immemori e se ne utilizza la radice per le sue proprietà sia astringenti (a piccole dosi), che normalmente, catartiche. Contiene glicosidi di tipo antracenico che con meccanismi blandi e reversibili limitano il riassorbimento dell’acqua nel tratto intestinale.
Verbena odorosa (Lippia citriodora L.) Arbusto o piccolo albero originario del Sud America. L’infuso fatto con le sue foglie è delicatamente profumato di limone (da qui il nome di cedrina) per la presenza di olio essenziale ricco in limonene citronellolo e citrale. Da sempre è ritenuta una pianta sudorifera e antinfiammatoria, ma ha una blanda azione sedativa negli stati di ansia e di eccitazione nervosa. Viene spesso inserita in preparazione come correttore del sapore e aroma oltre che per le sue proprietà benefiche.
Chiodi di Garofano (Eugenia caryophyllata Thumb) Alberello tropicale dalle foglie profumatissime. I boccioli fiorali chiusi raccolti ed essiccati al sole sono detti: (chiodi) che contengono fino al 15-18% di olio essenziale che è costituito al 90% di eugenolo. Oltre che come aroma in cibi e bevande, l’olio essenziale è un odontalgico provato e possiede attività antisettiche dimostrate. È utile nella stasi intestinale in quanto previene i fastidiosi fenomeni fermentativi.
Cannella (Cinnamomum zeylanicum Nees.) La cannella, insieme al pepe, al chiodo di garofano e alla vaniglia, giungeva a noi dall’Asia attraverso la via delle spezie. Il nome è dovuto alla forma in cui si presenta la droga: delle piccole cannucce, ottenute dalla corteccia essiccata dell’albero della cannella. È ricca in olio essenziale costituito prevalentemente da aldeide cinnamica, sostanza attiva cui si devono le proprietà antisettiche e carminative. Una blanda azione astringente tempera l’azione catartica delle altre piante.
Bibliografie
Enrica Campanini – Dizionario di fitoterapia e piante medicinali, tecniche nuove, Milano, 1998
Repertorio Fitoterapico 2° edizione (Refit), OEMF, Milano, 1996
Jean Valnet – Fitoterapia Cura delle malattie con le piante, Giunti Martello, Firenze, 1984
- Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.
Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata.
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I Grani della Salus, usati all'occorrenza in caso di stitichezza abituale o ricorrente, stimolano le funzioni fisiologiche dell'intestino, normalizzando e riequilibrando la motilità intestinale.
Proprietà delle piante presenti nel composto :
Aloe del capo (Aloe ferox Miller) Liliacea carnosa, con grandi foglie con margine spinosissimo e tagliente. Vive nelle zone aride costiere dell’Africa subsahariana. I fiori formano una pannocchia terminale. La polpa della foglia è ricca di polisaccaridi che intrappolano l’acqua di riserva rendendo l’aloe resistente alla siccità. L’epidermide delle foglie invece è attraversata da canali resiniferi ricchi di antraceni, sostanze responsabili dell’azione a livello intestinale. A seconda della parte utilizzata è possibile valorizzare un effetto piuttosto che un altro.
Senna (Cassia angustifolia Vahl.) Suffrutice dai fiori gialli, parente del fagiolo, è originario della regione del Nilo (Alessandrina) e dell’India (Tinnevelly). È nota da secoli per il suo effetto preminente nel favorire il transito intestinale. Le foglie e i baccelli (follicoli) infatti, contengono glucosidi diantronici responsabili dell’azione catartica simile a quella della cascara e dell’aloe, ma più blanda e tollerata dall’organismo.
Frangula (Frangula rhamnus alnus Miller) Piccolo arbusto diffuso nei boschi montani dell’Europa continentale. Se ne raccoglie la corteccia in lunghe strisce che poi vengono essiccate. La corteccia viene utilizzata dopo un invecchiamento di almeno un anno che determina la perdita di quelle sostanze ad effetto emetico. Rimangono in tal modo i principi antrachinonici capaci di favorire il transito intestinale. La sua azione viene esplicata in modo dolce, senza fenomeni irritativi.
Rabarbaro (Rheum officinale L.) Poderosa erba perenne con grandi foglie palmate che si rinviene in natura negli altopiani del Tibet e della Siberia. Qui è conosciuto da tempi immemori e se ne utilizza la radice per le sue proprietà sia astringenti (a piccole dosi), che normalmente, catartiche. Contiene glicosidi di tipo antracenico che con meccanismi blandi e reversibili limitano il riassorbimento dell’acqua nel tratto intestinale.
Verbena odorosa (Lippia citriodora L.) Arbusto o piccolo albero originario del Sud America. L’infuso fatto con le sue foglie è delicatamente profumato di limone (da qui il nome di cedrina) per la presenza di olio essenziale ricco in limonene citronellolo e citrale. Da sempre è ritenuta una pianta sudorifera e antinfiammatoria, ma ha una blanda azione sedativa negli stati di ansia e di eccitazione nervosa. Viene spesso inserita in preparazione come correttore del sapore e aroma oltre che per le sue proprietà benefiche.
Chiodi di Garofano (Eugenia caryophyllata Thumb) Alberello tropicale dalle foglie profumatissime. I boccioli fiorali chiusi raccolti ed essiccati al sole sono detti: (chiodi) che contengono fino al 15-18% di olio essenziale che è costituito al 90% di eugenolo. Oltre che come aroma in cibi e bevande, l’olio essenziale è un odontalgico provato e possiede attività antisettiche dimostrate. È utile nella stasi intestinale in quanto previene i fastidiosi fenomeni fermentativi.
Cannella (Cinnamomum zeylanicum Nees.) La cannella, insieme al pepe, al chiodo di garofano e alla vaniglia, giungeva a noi dall’Asia attraverso la via delle spezie. Il nome è dovuto alla forma in cui si presenta la droga: delle piccole cannucce, ottenute dalla corteccia essiccata dell’albero della cannella. È ricca in olio essenziale costituito prevalentemente da aldeide cinnamica, sostanza attiva cui si devono le proprietà antisettiche e carminative. Una blanda azione astringente tempera l’azione catartica delle altre piante.
Bibliografie
Enrica Campanini – Dizionario di fitoterapia e piante medicinali, tecniche nuove, Milano, 1998
Repertorio Fitoterapico 2° edizione (Refit), OEMF, Milano, 1996
Jean Valnet – Fitoterapia Cura delle malattie con le piante, Giunti Martello, Firenze, 1984
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